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Molestie sessuali: che fare? Una ricerca promossa dal CUG dell'Università di Trieste
Il libro "Molestie sessuali: che fare?" è il risultato di una ricerca promossa dal CUG dell'Università di Trieste. Il volume contribuisce alla comprensione del fenomeno delle molestie sessuali sia sotto l'aspetto dell'inquadramento normativo sia in quello della sua rilevazione sul campo
Molestie sessuali: che fare? Una ricerca promossa dal CUG dell’Università di Trieste
Promosso dal Comitato Unico di Garanzia dell’Università di Trieste nell'ambito delle azioni di contrasto a ogni forma di discriminazione diretta e indiretta, il volume contribuisce alla comprensione del problema delle molestie sessuali sotto l'aspetto dell’inquadramento normativo, nel saggio di Sara Perini, e sotto quello della sua rilevazione sul campo, nel saggio di Federica Anastasia. Nella prefazione sono individuati i possibili effetti economici delle molestie. Nel caso dell’Università è necessario considerare i costi imposti su diversi piani: quando minano il benessere e l’efficienza organizzativa dell’amministrazione, quando contrastano una competizione aperta sul piano delle carriere nella ricerca, quando vengono agite nei confronti delle studentesse e degli studenti nella formazione
Maltrattamenti contro familiari e conviventi
Il contributo approfondisce la tematica della rilevanza penale dei maltrattamenti contro familiari e conviventi. Una particolare attenzione \ue8 stata riservata all'utilizzo della norma come strumento normativo per contrastare la violenza domestica, anche alla luce delle recenti modifiche apportate dalla legge n. 119/2013, conosciuta come legge sul femminicidio e contenente numerose disposizioni volte a rafforzare la tutela delle vittime in ambito familiare.
Lo sguardo si \ue8 allargato, poi, anche all'ambito lavorativo, dove la norma \ue8 stata non di rado impiegata per reprimere le condotte vessatorie e mobbizzanti, ed, infine, un cenno \ue8 stato fatto anche ai rapporti tra violenza domestica e multiculturalismo, per chiudere con una approfondita indagine dei profili risarcitori delle vittime di tale reato
Gli strumenti normativi di contrasto: la tutela penale e la tutela della sicurezza sul lavoro
Nel volume si affronta il tema della violenza realizzata a danno degli operatori dei servizi sanitari e sociali da parte degli utenti. Esso contiene un'indagine volta ad individuare le forme e le cause di tale tipo di violenza e a delineare le strategie utili per prevenirla, anche sul fronte della sicurezza nei luoghi di lavoro, nonch\ue8 le risposte penali da mettere in campo quando prevenire non \ue8 pi\uf9 possibile
Molestie sessuali nei luoghi di lavoro: "giusta causa" di licenziamento del molestatore, a prescindere dalla sua intenzione soggettiva
L\u2019Autrice, ispirandosi a una sentenza della Corte d\u2019Appello di Firenze in materia di licenziamento di un lavoratore da parte del datore di lavoro, dovuto a molestie sessuali nei luoghi di lavoro poste in essere nei confronti di una lavoratrice (precaria), si addentra nell\u2019esplorazione di questa forma di violenza (realizzata prevalentemente) contro le donne e ritenuta (a torto) minore, richiamando, anzitutto, la dimensione culturale, sociologica e psicologica del fenomeno, nonch\ue9 le dannose conseguenze che ne derivano alle vittime. Prosegue, quindi, tratteggiando il quadro normativo italiano, ponendo in risalto la disciplina multilivello e gli strumenti di tutela, e, infine, svolge delle riflessioni circa le prospettive di riforma auspicabili, che dovrebbero passare attraverso un modello di intervento organico, integrato e multidisciplinare, volto a coinvolgere tutte le figure professionali che, a vario titolo e con mandati diversi, se ne debbono fare carico
Il contesto legislativo: la disciplina italiana della prostituzione
Il contributo contiene una ricognizione critica della disciplina della prostituzione nell'ordinamento italiano nonch\ue8 una riflessione sul fenomeno della prostituzione indotta da costrizione e sugli strumenti predisposti per la protezione delle vittime
Legge Merlin: favoreggiamento e reclutamento della prostituzione costituiscono reato anche quando "vendere sesso" \ue8 una scelta libera e consapevole
Il tema affrontato nell'articolo \ue8 quello del fenomeno della prostituzione. Vengono esplorati i diversi modelli normativi di riferimento del commercio sessuale e le soluzioni che dominano il campo a livello internazionale; vengono, poi, ripercorse le tappe evolutive della disciplina italiana in materia (dal regolamentarismo all'abolizionismo del 1958) nonch\ue8 le posizioni della dottrina maggioritaria e minoritaria; viene inoltre analizzata la giurisprudenza pi\uf9 significativa, in particolare, la recente sentenza della Corte costituzionale, 6 marzo 2019, n. 141, che ha "salvato" la Legge Merlin del 1958, rigettando le questioni di legittimit\ue0 costituzionale sollevate dalla Corte d'Appello di Bari in ordine alle fattispecie penali di reclutamento e di favoreggiamento della prostituzione. Sono, infine, considerate le prospettive sostenute in alcuni progetti di riforma , anche alla luce di una ampia riflessione, che va oltre la sfera meramente tecnico-giuridica, per investire anche il piano culturale, sociale e politico
Perchè tradurre il Codice Penale sloveno?
1nonenoneFOLLA N.Folla, Natalin
Violenza sessuale e atti persecutori tra certezze e incertezze interpretative e \u201cculturali\u201d
La libert\ue0 di autodeterminazione sessuale e la libert\ue0 morale sono i beni giuridici tutelati dal legislatore nei reati di Violenza sessuale e di Attipersecutori. Il contenuto di questi presidi penalistici, tuttavia, \ue8 ancora oggetto di interpretazioni giurisprudenziali e dottrinali difformi e constrastanti