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Il Gambling Compulsivo: rilevanza epidemiologica
<p><strong>Introduzione</strong>: il gioco dâazzardo ha profonde radici nella storia e nella cultura di ogni popolo. Si stima che circa lâ80% della popolazione adulta nel nostro Paese giochi dâazzardo. Esso, pur rappresentando per la maggior parte di queste persone solo un innocuo passatempo, si trasforma talora in una vera e propria malattia (gambling compulsivo), con comportamenti che denotano forme estreme di rischio, sino a forme che portano alla distruzione della famiglia e persino della propria vita.</p><p>Si tratta un disturbo poco conosciuto e spesso non diagnosticato. Infatti, benchĂ© sia largamente diffuso e comporti rilevanti costi umani e sociali, il gambling compulsivo solo di recente Ăš stato incluso nelle classificazioni diagnostiche internazionali.</p><p><strong>Obiettivi</strong>: valutare lâimpatto epidemiologico del gambling compulsivo (gioco dâazzardo patologico) in una ASL/provincia.</p><p><strong>Materiali e metodi</strong>: Ăš stato inviato un questionario ai 190 Medici di Medicina Generale della provincia di Grosseto (ASL 8), per raccogliere informazioni su: sistema di cura, numero di soggetti che si sono rivolti al proprio medico di famiglia per tale problema, eventuale coesistenza di problemi e comportamenti di dipendenza e di abuso (alcool, psicofarmaci, droghe illegali), ecc.</p><p><strong>Risultati</strong>: sono pervenuti 127 (pari al 66,8%) questionari compilati. Lâelaborazione dei dati Ăš tuttora in corso.</p><p><strong>Conclusioni</strong>: dai risultati preliminari sembra emergere che il numero di persone che chiede aiuto al medico e al SSN, differentemente da quanto accade per i tossicodipendenti, Ăš molto limitato e, quindi, intuitivamente poco indicativo della massa di soggetti realmente coinvolti dalla problematica studiata. Si discute del ruolo nella promozione della salute potenzialmente svolto dai Medici di Medicina Generale. Per quanto la tecnica di rilevazione appaia relativamente poco sensibile nella stima dellâimpatto socio epidemiologico della condizione studiata, la nostra ricerca rappresenta un primo tentativo di quantificare un fenomeno che accede alla considerazione del Piano Sanitario Nazionale come âDipendenzaâ tra le piĂč rilevanti.</p>