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Le grandi trasformazioni urbane. Una ricerca e un dibattito per gli scali milanesi
La città europea del XX secolo, che con la lunga stagione del recupero delle aree industriali dismesse sembrava aver esaurito il ciclo delle grandi trasformazioni urbane, ‘scopre’ nuove aree in attesa. È il caso delle infrastrutture che di quel sistema produttivo erano l’ossatura: gli scali ferroviari obsoleti che si offrono alla città come straordinaria opportunità per ripensarsi. A Milano ce ne sono sette. Per immaginare il loro futuro è cruciale disporre di procedure pubbliche trasparenti e condivise, porre il sistema ferroviario al centro della rigenerazione urbana e delle relazioni metropolitane, concentrarsi sulla qualità dello spazio pubblico, verde e minerale, ma anche ragionare su logiche di localizzazione, su funzioni e quantità, nonché sui modi dell’attuazione nel tempo lungo del progetto urbanistico. Attorno a questi temi ci si è interrogati attraverso il racconto critico di dieci casi studio internazionali con cui confrontarsi e un dibattito pubblico. Il libro raccoglie i materiali di queste esplorazioni.
Con i contributi di
Félix Adisson, Emilio Battisti, Stefano Boeri, Valeria Bottelli, Giancarlo Consonni, Antonio Di Campli, Alessandro Gabbianelli, Giorgio Goggi, Franco Infussi, Paolo Inghilleri, Alessandro Maggioni, Pierfrancesco Maran, Chiara Mazzoleni, Paolo Mazzoleni, Laura Montedoro, Pierluigi Nicolin, Gabriele Pasqui, Vito Redaelli, Franco Sacchi, Alberto Saibene, Michelangelo
Savino, Silvia Sbattella, Francesco Vescovi, Cino Zucchi
Lo spazio pubblico come palinsesto
Sempre più di frequente lo spazio pubblico è al centro di politiche, retoriche e azioni progettuali. Sembra ormai
largamente condiviso quanto, fino a una decina di anni fa, non era ancora convinzione diffusa e popolare: il sistema
degli spazi pubblici è/dovrebbe essere l’armatura irrinunciabile della città, nelle nuove espansioni così come nelle sue
parti consolidate o in corso di trasformazione. Tuttavia, le sfide della società contemporanea e la profonda differenza dei
contesti rendono l’assunto assai più debole e ambiguo: quale spazio pubblico? Per chi? Per farci cosa?
A questi interrogativi di carattere generale si sommano quelli più strettamente riferiti all’esercizio progettuale. Quali
‘prestazioni’, dotazioni, qualità e caratteristiche, devono garantire gli spazi aperti? Come orientare le trasformazioni nel
tempo?
Interpretare gli spazi pubblici esistenti come un palinsesto significa orientare lo sguardo verso quegli elementi rotti o
inter-rotti che possono essere riconnessi tramite azioni progettuali consapevoli e coordinate. Sperimentare usi
temporanei, modifiche permanenti e processi di riappropriazione/trasformazione tramite step progressivi, con esiti
testabili e modellabili nel lungo periodo, consente la riconquista degli spazi aperti erosi da attività e presenze (come il
traffico veicolare e la sosta delle automobili) che possono comprometterne la qualità e la funzione. Sottrarre il disegno
degli spazi aperti alla frammentazione, non priva di contraddizioni visibili nei processi e ben riconoscibile negli assetti
fisici, esito anche dell’estrema settorialità amministrativa e della gestione, appare un obiettivo prioritario.
Per contrapporre il valore della continuità (dei percorsi, dei suoli, della sequenza di spazi) occorre affiancare gli strumenti
normativi più tradizionali, spesso rigidi, con visioni auspicabili e orientamenti praticabili nel tempo lungo della città:
strumenti intermedi, tra piano e progetto, come le linee guida, la cui natura non è codificata ma oggetto, essa stessa, di
ricerca e sperimentazione.
Attraverso la raccolta delle voci di diversi esperti e il racconto di un’esperienza sul campo, il libro offre un contributo al
dibattito sul tema e si propone come occasione di riflessione per i progettisti, per gli amministratori e per i cittadini
La sperimentazione sul campo: un processo non deduttivo
Sempre più di frequente lo spazio pubblico è al centro di politiche, retoriche e azioni progettuali. Sembra ormai largamente condiviso quanto, fino a una decina di anni fa, non era ancora convinzione diffusa e popolare: il sistema degli spazi pubblici è/dovrebbe essere l’armatura irrinunciabile della città, nelle nuove espansioni così come nelle sue parti consolidate o in corso di trasformazione. Tuttavia, le sfide della società contemporanea e la profonda differenza dei contesti rendono l’assunto assai più debole e ambiguo: quale spazio pubblico? Per chi? Per farci cosa?
A questi interrogativi di carattere generale si sommano quelli più strettamente riferiti all’esercizio progettuale. Quali ‘prestazioni’, dotazioni, qualità e caratteristiche, devono garantire gli spazi aperti? Come orientare le trasformazioni nel tempo?
Interpretare gli spazi pubblici esistenti come un palinsesto significa orientare lo sguardo verso quegli elementi rotti o inter-rotti che possono essere riconnessi tramite azioni progettuali consapevoli e coordinate. Sperimentare usi temporanei, modifiche permanenti e processi di riappropriazione/trasformazione tramite step progressivi, con esiti testabili e modellabili nel lungo periodo, consente la riconquista degli spazi aperti erosi da attività e presenze (come il traffico veicolare e la sosta delle automobili) che possono comprometterne la qualità e la funzione. Sottrarre il disegno degli spazi aperti alla frammentazione, non priva di contraddizioni visibili nei processi e ben riconoscibile negli assetti fisici, esito anche dell’estrema settorialità amministrativa e della gestione, appare un obiettivo prioritario.
Per contrapporre il valore della continuità (dei percorsi, dei suoli, della sequenza di spazi) occorre affiancare gli strumenti normativi più tradizionali, spesso rigidi, con visioni auspicabili e orientamenti praticabili nel tempo lungo della città: strumenti intermedi, tra piano e progetto, come le linee guida, la cui natura non è codificata ma oggetto, essa stessa, di ricerca e sperimentazione.
Attraverso la raccolta delle voci di diversi esperti e il racconto di un’esperienza sul campo, il libro offre un contributo al dibattito sul tema e si propone come occasione di riflessione per i progettisti, per gli amministratori e per i cittadini
Realizzazione di una camera iperspettrale per uso industriale
Il lavoro svolto è stato commissionato dall’azienda CNI, la quale ha richiesto al Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’università di Bologna la costruzione di una camera iperspettrale per uso industriale. In questo elaborato sono descritte le tecniche di progettazione e realizzazione dell’apparato ottico, adatto ad indagare lunghezze d’onda nel range visibile. Questo apparato è composto da un obiettivo focalizzatore, uno spettroscopio e un sensore finale.
La realizzazione pratica dello strumento è stata raggiunta attraverso tre fasi distinte: la calibrazione, l’assemblaggio e i test finali; ciò ha permesso di ottenere risultati in accordo con quelli previsti in fase di progettazione.
Poiché i risultati ottenuti si sono rivelati conformi alle richieste dell’azienda, si è potuto procedere all’applicazione di una particolare copertura della camera iperspettrale. Questo procedimento di copertura e chiusura della camera è stato necessario sia per permettere all’azienda di svolgere test con lo spettroscopio in condizioni di elevata oscurità, sia per preservare i vari elementi ottici da movimenti meccanici esterni.
Terminato così il lavoro, è stata consegnata all’azienda la camera chiusa. Essa sarà testata per l’analisi spettrale di campioni, che passano attraverso una linea illuminata di lunghezza 1 m e ad una distanza di 1,5 m, su un rullo autotrasportatore. In futuro è prevista anche la realizzazione di un’altra camera iperspettrale che indaghi le lunghezze d’onda nel vicino infrarosso
El resumen en la comprensión lectora inferencial de estudiantes de la Universidad Privada Líder Peruana, Quillabamba, Cusco, 2017
El objetivo de esta investigación fue determinar la mejora de la comprensión lectora
inferencial por medio del resumen, en estudiantes de Metodología de la Investigación
Científica de la Universidad Privada Líder Peruana, Cusco, Perú, 2017. La metodología
empleada consistió en el método hipotético-deductivo, tomando en consideración que la
investigación se realizó con diseño experimental longitudinal de alcance explicativo, con
una muestra al azar de 40 estudiantes (20 para el grupo control y 20 para el grupo
experimental), usando como técnica el cuestionario y como instrumento la prueba
estandarizada, constituida esta por un test de cloze para la preprueba y otro para la
posprueba. Se usó como experimento el uso de un resumen para la preprueba y otro para la
posprueba, suministrado solo para el grupo experimental. Los resultados afirmaron la
hipótesis general mediante la afirmación de las hipótesis específicas planteadas y
demostrando la homogeneidad de los grupos en la preprueba y la no homogeneidad en la
posprueba, además el puntaje y el nivel obtenido del grupo experimental en la posprueba
superó al del grupo control. Se concluye que el resumen mejora significativamente la
comprensión lectora inferencial de estudiantes de Metodología de la Investigación
Científica de la Universidad Privada Líder Peruana, Cusco, Perú, 2017.The objective of this research was to determine the improvement of reading.
Inferential to the medium of the summary, in the students of Methodology of the Scientific
Investigation of the Private Peruvian Leader University, Cusco, Peru, 2017. The
methodology used consisted of the hypothetical-deductive method, taking into account that
the research was carried out with a longitudinal experimental design of explanatory scope,
with a random sample of 40 students (20 for the control group and 20 for the experimental
group), using The standardized technique, the standardized test, the constitution, the test
and the preparation for the preparation. The use of a summary for the pre-test and another
for the post-test, supplied only for the experimental group, was used as an experiment. The
results affirmed the general hypothesis through the affirmation of the hypotheses and
demonstrating the homogeneity of the groups in the pretest and the non-homogeneity in the
post-test, in addition to the score and the level of the experimental group in the post-test
exceeded the control group. It is concluded that the summary improves the inferential
reading reading of the students. Methodology of the scientific research of the Private
Peruvian Leader University, Cusco, Peru, 2017
Estrategias empleadas en la traducción de anuncios publicitarios de páginas web de productos cosméticos del Inglés al Español, Lima, 2018
El objetivo de la presente investigación fue analizar las estrategias que se emplean en la
traducción de anuncios publicitarios de páginas web de productos cosméticos del inglés al
español, Lima, 2018. Como unidad muestral se utilizaron 30 anuncios publicitarios de
páginas web de 3 importantes marcas de productos cosméticos a nivel internacional. La
investigación presentó un enfoque cualitativo, fue de tipo aplicada y tuvo como diseño el
estudio de caso. Se utilizó como instrumento una ficha de análisis que facilitó el análisis de
las estrategias empleadas en la traducción de anuncios publicitarios. Se llegó a la
conclusión que la estrategia más empleada es la traducción
El cognómetro de Walter en la evaluación formativa de los estudiantes de la asignatura de Metodología del Trabajo Universitario, del primer ciclo de la Universidad Peruana de Investigación y Negocios, Lima, 2016
Esta investigación científica denominada “El cognómetro de Walter en la evaluación
formativa de los estudiantes de la asignatura de Metodología del Trabajo Universitario, del
primer ciclo de la Universidad Peruana de Investigación y Negocios, Lima, 2016”, se realizó
considerando tres aulas en donde el autor de la presente tesis desarrollaba la cátedra
mencionada. En un aula se consideró 10 integrantes como muestra para la prueba piloto; en
las dos restantes, una población similar de 16 estudiantes, en donde uno de los grupos
constituyó el grupo experimental y el otro el grupo control, para una investigación de diseño
cuasiexperimental con pretest y postest.
A diferencia de las evaluaciones sumativas, el propósito de una evaluación formativa
es participar en la mejora del proceso de enseñanza-aprendizaje, por lo que se consideró un
baremo para que el estudiante pueda apreciar sus aciertos. Este baremo se incluyó en el
instrumento de evaluación, el cognómetro de Walter, y no fue otro más que la Escala de
Calificación de Educación Básica Regular, establecida por el Ministerio de Educación en el
año 2016, con el propósito de que si los resultados fueran satisfactorios, este instrumento de
evaluación puede ser de utilidad no solo para estudiantes universitarios, sino para de otros
niveles educativos.
En el instrumento de evaluación se incluyeron ítemes correspondientes a los
contenidos conceptuales (seis), contenidos procedimentales (cuatro) y actitudes (dos). Al
momento de establecer los resultados se tuvo que establecer cuatro baremos: uno global;
otro para los contenidos conceptuales, incluso diversificados en los seis dominios cognitivos: conocimiento, comprensión, aplicación, análisis, síntesis y valoración; otro para
los contenidos procedimentales; y otro para las actitudes.
Mediante las correspondientes estadígrafos tanto descriptivos como inferenciales, en
primer lugar, y considerando los baremos establecidos para saber si las puntuaciones caen
en la zona de la eficacia, se concluyó que el cognómetro de Walter es eficaz a nivel global,
a nivel de contenidos conceptuales con una cierta limitación para ser aplicado para el
análisis, a nivel de contenidos procedimentales y a nivel de actitudes; por lo que se
recomienda su uso para aquellas asignaturas que no impliquen la realización de cálculos,
tanto en la Universidad Peruana de Investigación y Negocios como en cualquier otra
universidad, y puede ser usado en la educación básica regular, debido a su utilidad con
respecto a la aplicación de la escala de calificación que ordena el Ministerio de Educación
del Perú para primaria y hasta para secundaria, como en los diversos tipos de instituciones
educativas a nivel superior. Además, las empresas de capacitación también pueden hacer
uso de este instrumento de evaluación, y hasta se pudiera crear una plataforma virtual con
las características del cognómetro de Walter como instrumento de evaluación formativa
virtual
El inbound marketing y su relación con el proceso de compra en el eCommerce de Marathon Sports, enfoque global, Lima, 2023
La tesis El inbound marketing y su relación con el proceso de compra en el eCommerce de Marathon Sports, enfoque global, Lima, 2023 tuvo como principal objetivo determinar como el Inbound Marketing se relaciona con el proceso de compra en la empresa retail Marathon Sports. Entre los años 2022 y 2023 se presentó una caída en ventas en el eCommerce diagnosticado a través de un diagrama de Ishikawa. La metodología empleada fue de tipo aplicada, enfoque cuantitativo, alcance descriptivo-correlacional, diseño no experimental, método hipotético deductivo. La población estuvo compuesta por 369,362 usuarios registrados en el eCommerce y su muestra fue de 384, los cuales respondieron a un cuestionario de 20 preguntas cuyas variables fueron inbound marketing y proceso de compra. Los resultados obtenidos dieron como conclusión que si existe relación entre el inbound marketing y el proceso de compra, además se sugirieron acciones de mejora como la implementación de nuevos módulos en Salesforce como es Journey Builder, la aplicación de SMS para contactar a usuarios así como la creación de un plan de fidelización y de segmentación para personalizar la página web de la marca
Development of an Automated Method for Selected Aromas of Red Wines from Cold-Hardy Grapes Using Solid-Phase Microextraction and Gas Chromatography-Mass Spectrometry-Olfactometry
The aroma profile of red wine is complex and research focusing on aroma compounds and their links to viticultural and enological practices is needed. Current research is limited to wines made from cold-hardy cultivars (interspecific hybrids of vinifera and native N. American grapes). The objective of this research was to develop a fully automated solid phase microextraction (SPME) method, using tandem gas chromatography-mass spectrometry (GC-MS)-olfactometry for the simultaneous chemical and sensory analysis of volatile/semi-volatile compounds and aroma in cold-hardy red wines. Specifically, the effects of SPME coating selection, extraction time, extraction temperature, incubation time, sample volume, desorption time, and salt addition were studied. The developed method was used to determine the aroma profiles of seven selected red wines originating from four different cold-hardy grape cultivars. Thirty-six aroma compounds were identified from Maréchal Foch, St. Croix, Frontenac, Vincent, and a Maréchal Foch/Frontenac blend. Among these 36 aroma compounds, isoamyl alcohol, ethyl caproate, benzeneethanol, ethyl decanoate, and ethyl caproate are the top five most abundant aroma compounds. Olfactometry helps to identify compounds not identified by MS. The presented method can be useful for grape growers and wine makers for the screening of aroma compounds in a wide variety of wines and can be used to balance desired wine aroma characteristics
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