8 research outputs found

    I contenitori da trasporto

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    La storia trentennale degli scavi e dei restauri dell’Insula delle Ierodule, le alterne vicende di seppellimenti “fisici e nella memoria” antichi e moderni che hanno riguardato l’edificio ci hanno portato a concepire un volume corale nel quale si potesse presentare il grande lavoro svolto, visto dalla prospettiva degli archeologi, dei restauratori, degli architetti, che hanno collaborato nell’impresa di restituire alla collettività un monumento antico nella sua leggibilit

    Il sondaggio nell’ambiente 5

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    La storia trentennale degli scavi e dei restauri dell’Insula delle Ierodule, le alterne vicende di seppellimenti “fisici e nella memoria” antichi e moderni che hanno riguardato l’edificio ci hanno portato a concepire un volume corale nel quale si potesse presentare il grande lavoro svolto, visto dalla prospettiva degli archeologi, dei restauratori, degli architetti, che hanno collaborato nell’impresa di restituire alla collettività un monumento antico nella sua leggibilit

    Testimonianze monumentali preesistenti al complesso delle Case a Giardino (III, IX). Risultati preliminari delle indagini dell’Università La Sapienza di Roma (2003-2005)

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    Negli anni 2003- 2005 (nell’ambito di un progetto avviato dalla ex Soprintendenza per i Beni Archeologici di Ostia in collaborazione con la Facoltà di Lettere dell’Università “La Sapienza” di Roma), contestualmente sono stati praticati limitati saggi in profondità sia all’interno dell’Insula (approfittando delle lacune di conservazione dei pavimenti in mosaico), sia nell’area del c.d. giardino prospiciente lo stesso edificio, al fine di indagarne le preesistenze

    La fase di abbandono dell’Insula delle Ierodule nel contesto delle Case a Giardino, alla luce dei nuovi dati archeologici

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    Le recenti indagini archeologiche eseguite in due ambienti dell’Insula delle Ierodule (III, IX, 6), non scavati in precedenza nel corso degli interventi Veloccia Rinaldi, hanno consentito di precisare sia in termini cronologici che qualitativi la fase di abbandono dell’edificio (inquadrabile tra la fine del III e gli inizi del IV sec. d.C.). La modalitĂ  di deposizione delle stratigrafie di obliterazione del piano terra dell’Insula (in rapporto sia a fenomeni di asportazione delle cortine murarie che al crollo dei soffitti affrescati), nonchĂ© le caratteristiche dei reperti in esse rinvenuti, ci sembra forniscano importanti indicazioni per stabilire la durata della funzione abitativa dell’edificio, nell’ambito della dinamica delle trasformazioni d’uso del complesso delle Case a Giardino tra III e IV sec.De rĂ©centes recherches archĂ©ologiques dans deux piĂšces de l’Insula des HiĂ©rodules (III, IX, 6), qui n’avaient pas Ă©tĂ© fouillĂ©s prĂ©cĂ©demment lors de l’intervention de Veloccia Rinaldi, ont permis de prĂ©ciser aussi bien la chronologie que la nature de la phase d’abandon de l’édifice (datable entre la fin du IIIe et le dĂ©but du IVe s. ap. J.-C.). Les modalitĂ©s de dĂ©pĂŽts de la stratigraphie d’oblitĂ©ration du rez-de-chaussĂ©e de l’Insula (en relation avec la spoliation des murs et avec l’effondrement des plafonds ornĂ©s de fresques), ainsi que les caractĂ©ristiques des vestiges dĂ©couverts dans celle-ci, semblent fournir des indications importantes pour fixer la durĂ©e de la phase habitative de l’édifice, dans le cadre de la dynamique des transformations de l’utilisation du complexe des Maisons jardins entre le IIIe et le IVe s.Recent archaelogical investigations done in two rooms of Ierodule Insula (III, IX, 6) that weren’t delved during Veloccia Rinaldi’s operations, have permitted to specify neglect phase, both in terms of timing that quality (datable between end of III and beginning of IV century A.D.). The mode of obliteration stratigraphy deposition of insula ground floor (both in relation to the removal phenomenal of the curtain walls that the ceiling frescoes collapsing) and characteristics of the finds discovered inside them seem to provide important indications to fix the function of structure housing, within complex dynamic of using transformations of the Case a Giardino unit, between III and IV century A.D

    Tra archeologia e archeometria. Analisi preliminare degli indicatori di attivitĂ  tessile e conciaria dagli scavi della Metropolitana C per la stazione Amba Aradam (Roma)

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    The paper investigates several archaeological finds connected to the textile and leather manufacturing processes. The instrumenta were recovered during the excavation of the Amba Aradam station of the Metro C line in Rome. All tools found are made of organic material. They are preserved in relatively good conditions, thanks to the permanently wet or humid and anoxic context of deposition. The artifacts (e.g. brush, combs, needles, blade shears) have been recovered in a secondary position, within pits dated just before of the establishment of the barracks, during the Trajan age. For the first time, this study gives an overview on the activities carried out on the site before the establishment of the barracks and the implements involved in the production processes. Furthermore, microscopic investigations were carried out in order to characterize the materials used for the manufacture of the tools

    Villa Medici, lo scavo degli interi dietro l’ex falegnameria. Il contesto dei materiali

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    The preliminary analysis of the artifacts uncovered behind the ex-Carpenter’s Shop in Villa Medici (Rome) provided interesting results. Data related to instrumentum domesticum, personal objects and decorative elements revealed the high economic power of the landowners who lived in this particular area of the city. Moreover, they allowed framing the archaeological context to the mid-1st century AD. This paper is a close examination of the findings analyzed so far. Divided in different typological classes, they have been studied through their qualitative and quantitative features, which have been used as the most significant markers of wider phenomena, such as decorative taste, circulation, and use of both humble and luxurious goods in this particular area of Pincio hill

    Il deposito d’abbandono (US 14=US 53)

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    La storia trentennale degli scavi e dei restauri dell’Insula delle Ierodule, le alterne vicende di seppellimenti “fisici e nella memoria” antichi e moderni che hanno riguardato l’edificio ci hanno portato a concepire un volume corale nel quale si potesse presentare il grande lavoro svolto, visto dalla prospettiva degli archeologi, dei restauratori, degli architetti, che hanno collaborato nell’impresa di restituire alla collettività un monumento antico nella sua leggibilit
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