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    Trend of Correlations between Psychological Symptoms and Socioeconomic Inequalities among Italian Adolescents: Cross-Sectional Study from 2006 to 2018 in Tuscany Region

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    Abstract: Adolescence is a critical moment in life; people become individuals, create new relationships, develop social skills and learn behaviours that they will use for the rest of their lives. During this phase, adolescents establish patterns of behaviour that can protect their health. This study aims to 1. assess the presence of psychological disorders in adolescents of both genders, 2. determine their relation to socio-economic differences based on the Family Affluence Scale (FAS), and 3. assess trends from 2006 to 2018. Data were collected from the Italian Health Behaviour in School-aged Children survey given to a representative sample of Tuscan adolescents aged 11–15 years. Participants (n. 12,550) filled out questionnaires to assess whether psychological symptoms such as feeling low, irritability, nervousness, or sleeping difficulties manifested weekly or more often over the past six months. For the study we utilized a cross-sectional survey method and linear regression to examine the association between psychological symptoms (dependent variable measured on an interval scale (0–16)), gender and FAS. We conducted similar analyses using logistic regressions for each of the four symptoms. An increase in psychological symptoms in both genders was revealed between 2006 and 2018, with a statistically significant presence in females: 0.29 (95% Confidence Interval [CI], 0.17 to 0.41), 1.43 (95% CI, 1.37 to 1.48) and 1.43 (95% CI, 1.34 to 1.52) in low-, medium- and high-affluence families, respectively; whereas males presented 0.14 (95% CI, 0.01 to 0.27), 0.71 (95% CI, 0.65 to 0.77) and 0.31 (95% CI, 0.22 to 0.39), respectively. The probability of a predictive episode of psychological symptoms (feeling low, irritability, nervousness, sleeping difficulties) occurring weekly, or more, often was greatly increased in females of all socioeconomic classes. These findings suggest that the increase in psychological disorders in adolescents should be considered a public health problem and further investigated through longitudinal studies and continuous monitoring of health trends

    Importanza della vaccinazione anti SARS-COV-2 nella gestione della pandemia da COVID-19

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    Introduzione: La pandemia da SARS-Cov-2, con la sua gravità e, soprattutto, la sua rapida diffusione a partire dal febbraio 2020, ha portato l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), i servizi sanitari delle diverse nazioni ed il mondo scientifico e tecnologico, a mettere in atto diversi provvedimenti per arginare la diffusione del virus e dei suoi effetti; tra questi fondamentale è stata la messa a punto del vaccino anti SARS-Cov-2 in tempi talmente brevi da consentire l’inizio della campagna vaccinale il 27 dicembre dello stesso anno. Inizialmente era prevista la somministrazione di sole due dosi a distanza di 3 mesi tra loro; tuttavia la comparsa di nuove varianti del virus (Delta e Omicron) e l’insorgenza di nuove ondate epidemiche, hanno portato all’introduzione, nellagosto 2021, di una terza dose della vaccinazione anti-SARS-Cov-2 e, nel 2022, di una quarta dose. Inizialmente le vaccinazioni sono state somministrate ai soggetti ultrasessantenni e ai pazienti fragili e, successivamente, estese a tutta la popolazione con più di 12 anni. La quarta dose ha coinciso con la messa a disposizione di vaccini bivalenti protettivi anche nei confronti delle più recenti varianti di SARS-CoV-2. Materiali e Metodi: Attraverso studi osservazionali di coorte, eseguiti su operatori sanitari del Policlinico Universitario “Santa Maria alle Scotte” di Siena nel periodo compreso tra dicembre 2021 e gennaio 2022, sono stati analizzati, mediante saggi di chemiluminescenza e di microneutralizzazione, i sieri di soggetti vaccinati infetti e non infetti, 8 mesi dopo la somministrazione della terza dose del vaccino SARS-Cov-2 allo scopo di valutare la risposta degli anticorpi neutralizzanti (NT Ab) nei confronti delle diverse varianti dopo la somministrazione della terza dose di vaccino anti SARS-Cov-2. Risultati: I titoli anticorpali di IgG anti-spike e di anticorpi neutralizzanti sono risultati significativamente più elevati nei soggetti vaccinati e/o infettati che hanno ricevuto la terza dose, rispetto ai soggetti infettati e/o non vaccinati o che avevano ricevuto solo le prime due dosi di vaccino. Conclusioni: La vaccinazione risulta indurre un’evidente risposta anticorpale adeguata e protettiva nei confronti dell’infezione da virus SARS-Cov-2 e delle complicanze ad essa correlata. La copertura, come noto, non è tuttavia completa e duratura e necessita di essere aggiornata ed allargata alle nuove varianti via via emergenti
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