5 research outputs found

    Geodati e cluster analysis, dalle immagini in bianco e nero alle mappe 3D

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    Il termine “Geomatica” vent’anni fa non era comunemente utilizzato, o almeno non in maniera così estesa come ora. Non si parlava di “geodati”, ma eventualmente di dati “spatially distributed”, l’analisi spaziale era “analisi dati” e certamente non avremmo definito “spatial analysis tools” i programmi in Fortran 77 o 90 che scrivevamo ad hoc per implementare gli algoritmi di analisi dati, in base alle esigenze delle specifiche ricerche. Certamente l’aspetto della distribuzione spaziale delle informazioni era rilevante, ma non eravamo abituati a visualizzare i dati su cui lavoravamo con la stessa facilità, velocità e versatilità di rappresentazione alle quali gli strumenti GIS e i loro “tool” ci hanno abituato. Per toccare con mano, come se fosse una fotografia in “time-lapse”, l’evoluzione delle tecnologie nelle nostre discipline, abbiamo svolto un esercizio recuperando i file originali delle anomalie di gravità e delle quote ortometriche utilizzate per alcuni test di un software di cluster analysis realizzati durante il triennio 1995/98, e descritti nella Tesi di Dottorato (Tornatore, 1998). Gli stessi dati, importati in ambiente GIS dopo quasi vent’anni, ci hanno permesso di calcolare indici statistici con la ben nota immediatezza e di realizzare facilmente modelli digitali del terreno e delle anomalie di gravità per la zona studiata. In conclusione, una riflessione su quello che nelle informazioni spaziali “vediamo” più di allora (e su come lo “vediamo”) grazie ai GIS

    Open Web Services: new tools for Medievalist Historians to manage and share their research work

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    The research project presented in this paper regards a joint cooperation between Medievalist Historians and Geomatics experts. The idea was to study if new tools based on Geomatics technologies could provide Historians with new methods to develop their studies, archiving digital data in a geo-database and “spatializing” the information sources to produce maps in a GIS environment. So, in the first part of the project, a GIS was designed and implemented based on data collected from documents preserved in the Italian National Archives. Afterwards, the problem of data integration and sharing among research groups working on Medieval History was dealt with, in order to make data available for the consultation and query by several research groups. Three approaches based on a client-server architecture have been explored: one is typical of the WebGIS architecture; the second one is based on OGC Web services and the third one exploits a Web page while the GIS tools are provided by a Desktop GIS installed locally on a PC. In the paper, the different approaches will be described, in order to underline advantages and disadvantages with respect to the Historians' requirements

    From historical documents to GIS: A spatial database for medieval fiscal data in Southern Italy

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    The study presented in this article addresses a geographic information system supporting historical research, including tools for geo-referencing data extracted from medieval source documents. Working closely with historians, an effective model for fiscal and census data has been designed to supply them with tools for digitally archiving data from historical source documents in a database structure, which may suggest new criteria for studying and correlating information. The considered data had been collected from the Quaternus Declaracionum of the Regno di Napoli (Kingdom of Naples) and focuses on an area corresponding to the Principality of Taranto from 1458-1460

    Rappresentazione cartografica e condivisione di dati storici in ambiente GIS

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    Il presente articolo nasce come proseguimento del lavoro presentato lo scorso anno alla conferenza ASITA 2012 (Carrion et al., 2012), nell’ambito del progetto PRIN 2009 denominato “Organizzazione del territorio, occupazione del suolo e percezione dello spazio nel Mezzogiorno medievale (secoli XIII-XV). Sistemi informativi per una nuova cartografia storica”. Si tratta di un progetto interdisciplinare in cui le tecnologie della Geomatica sono messe a disposizione della ricerca storica, in particolare per quanto riguarda l’analisi, la rappresentazione cartografica e la condivisione di dati georeferenziati raccolti da fonti storiche. L’approccio seguito per la progettazione del sistema informativo rispetta le prescrizioni ANSI-SPARC 1975. Il database originale, contenente dati provenienti dal Quaternus Declaracionum del XV secolo, è stato integrato con dati raccolti da altre fonti, quali il Liber Focorum e il Liber Decimae; i nuovi dati hanno richiesto una ristrutturazione del modello concettuale, con la definizione di ulteriori entità e relazioni. Durante le varie fasi del progetto, man mano che il sistema viene sviluppato e proposto ai ricercatori di Storia, è possibile adattare il modello del database alle esigenze che emergono dalla discussione dei vari aspetti della modellazione e dell’implementazione dei dati. Un secondo elemento di novità è dato dalla realizzazione di un prototipo di WebGIS (Zambrano, 2013), che ha lo scopo di fornire uno strumento con cui sia possibile consultare in remoto il Database e le relative rappresentazioni cartografiche, da parte di un elevato numero di utenti e senza la necessità di installare programmi GIS in locale. Il prototipo è stato interamente realizzato con tecnologie Open Source; le funzionalità principali sono quelle fornite da QGIS Web Client, alle quali ne sono state affiancate altre, implementate ad hoc sulla base delle indicazioni fornite dagli Storici. Il risultato di questo lavoro è rappresentato da un sistema informativo che permette agli Storici di visualizzare i dati in un contesto spaziale e di condividerli tra diversi gruppi di ricerca. Sono previsti ulteriori sviluppi futuri con l’integrazione dei dati provenienti da altre fonti
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