16 research outputs found

    Bisphosphonate-related osteonecrosis of the jaws: A report on 30 cases

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    Aim: To report a series of thirty cases of bisphosphonate-related osteonecrosis of the jaw (BRONJ). Material and Methods: For 30 patients with BRONJ, gender, age, underlying diagnosis, type of bisphos- phonate (BP), administration route and duration, location and stage of osteonecrosis, symptoms and oral health status, radiological findings of the jaws, treatment and outcome, were recorded. Results: Underlying diagnoses in the series (12 male; 18 female; mean age 70.50 \ub1 9.62) were: 12 multiple myeloma, 7 breast cancer, 3 prostate carcinoma, 1 kidney/lung/ bladder/mediastinal cancer, 1 chronic lymphocytic leukemia, 1 osteoporosis, 1 palatal osteosarcoma + osteoporosis, 1 non-Hodgkin\u2019s lymphoma. Forty-seven osteonecrotic lesions were detected; 30 localized in the mandible, 17 in the maxilla; trigger events were tooth extraction in 31 cases (66%), periodontal disease in 4 (8.50%), incongruous dentures in 3 (6.40%), perimplantitis in 1 (2.10%), unknown in 8 (17%). Twenty-nine patients had received treatment using amino bisphosphonates (25 zoledronate, 2 pamidronate, 2 alendronate) and 1 clodronate; the administration route was intravenous in 27 patients, oral in 2 and intramuscular in 1. Mean number of doses to bone exposure for patients was 34.11 for zoledronate, 50.50 for pamidronate, 146 for alendronate, and 500 for clodronate. Among statistical data the only significant finding was that panoramic dental radiography gave no concrete support for diagnosis of ONJ lesions (p 64 0.04). Conclusions: Our case series reflects literature data. We emphasize the insufficient role of panoramic radiography to study osteonecrotic lesions and the role of poor oral hygiene

    Oral and non oral diseases and conditions associated with bad breath

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    AIM: The causes of bad breath are numerous and related to conditions dependent or not on oral and general health. The aim of our observational study is the assessment of the simultaneous relationships between halitosis, oral and/or nonoral diseases, and lifestyles using the principal components analysis of categorical data (CATPCA) to identify the main components involved in the detection of the symptom. METHODS: A sample of 192 patients, who requested general dental examination at the Dental Clinic, participated at the study. Alimentary and voluptuary habits, general health information, drugs assumption, the status of teeth and intraoral medical devices including fillers, lesions of the oral mucosa, tongue coating score (TCS), plaque index (PI), probing bleeding index (PBI) and organoleptic tests were all evaluated. Data were analysed using CATPCA model. RESULTS: A strong relationship between halitosis and plaque, probing bleeding and tongue coating indexes was observed, whereas incongruous fillers, prostheses, systemic pathologies or diet were not clearly associated with halitosis probably because their effects on breath were clinically sheltered by the periodontal condition. CONCLUSION: The data of our observational study confirm that halitosis is more indicative of tongue coating and periodontal disease, rather than other oral and non oral associated conditions, like systemic pathologies or specific habits of life

    Ipersensibilita\u2019 dentinale: strategie a confronto

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    La sensibilit\ue0 dentinale \ue8 un segnale fisiologico di vitalit\ue0 della polpa del dente ed \ue8 definita come l\u2019insieme di risposte sensoriali conseguenti alla sua stimolazione. L\u2019ipersensibilit\ue0 dentinale \ue8 una sindrome dolorosa caratterizzata da un breve, acuto, dolore in risposta, esagerata, a stimoli non nocivi, termici, meccanici, osmotici o chimici, non ascrivibile a nessuna patologia dentale. Il fenomeno dell\u2019ipersensibilit\ue0 dentinale \ue8 ben nota al team odontoiatrico che si trova quotidianamente di fronte a pazienti che riferiscono di avvertire dolore o disagio causato da cibi, o bevande, freddi e caldi, dall\u2019inspirazione dell\u2019aria, da sostanze dolci, acide, salate e dallo strofinamento delle superfici dentali (soprattutto spazzolamento). L\u2019ipersensibilit\ue0 dentinale deve essere soprattutto prevenuta. Il trattamento dell\u2019ipersensibilit\ue0 dentinale si basa sull\u2019identificazione delle cause, la rimozione dei fattori predisponenti e l\u2019utilizzo di procedure e prodotti idonei a ridurre l\u2019ipersensibilit\ue0 dentinale mediante l\u2019interruzione delle risposte nervose della polpa, l\u2019ostruzione dei tubuli dentinali, il ricoprimento della dentina esposta. Gli Autori espongono i risultati delle loro ricerche effettuate in vivo nel trattamento dell\u2019ipersensibilit\ue0 dentinale mediante l\u2019utilizzo di desensibilizzanti ad uso topico e di quelle effettuate in vitro per verificare l\u2019efficacia e la modalit\ue0 d\u2019azione di prodotti occludenti e remineralizzanti

    Evaluation of the effectiveness of two disposable devices for oral hygiene | [Valutazione dell'efficacia di due dispositivi monouso per l'igiene orale]

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    Obiettivi: Valutare l\u2019ef\ufb01cacia di due presidi monouso per l\u2019igiene oro-dentale personale. Materiali e metodi: Studio sperimentale controllato condotto su un campione di giovani adulti sani suddivisi casualmente in un gruppo test, che ha utilizzato i due presidi monouso (spazzolino in polietilene a bassa densita`, spugnetta), e un gruppo di controllo, che ha usato uno spazzolino tradizionale. Due operatori calibrati hanno rilevato l\u2019indice di placca secondo Dababneh (NMPS) e l\u2019indice gengivale secondo Lo\ua8e e Sillness (GI) all\u2019inizio della sperimentazione (T0) e dopo 48 ore (T1). Risultati: Nel gruppo test dopo 48 ore si e` osservato un incremento signi\ufb01cativo dell\u2019indice di placca tra gli utilizzatori dei presidi monouso, minore per gli utilizzatori dello spazzolino monouso (p 0,002; spugnetta p 0,001) rispetto al gruppo di controllo (ANOVA a una via). Conclusioni: L\u2019impiego dello spazzolino monouso e` da preferirsi a quello della spugnetta monous

    Post stroke: valutazione del livello di igiene orale in pazienti affetti da emiplegia. Studio sperimentale.

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    SCOPO DEL LAVORO: dimostrare che lo stato di salute orale \ue8 negativamente influenzato dagli esiti di uno stroke. MATERIALI E METODI: studio sperimentale condotto su due Gruppi di pazienti, Gruppo stroke composto da soggetti affetti da emiplegia destra o sinistra post stroke, e Gruppo Controllo, soggetti sani appaiati a quelli emiplegici per caratteristiche socio economiche. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a visita odontoiatrica con il rilevamento di dati riferibili a: tonicit\ue0 muscoli facciali, labbra e lingua; capacit\ue0 di deglutizione; alitosi; consistenza e quantit\ue0 saliva; stato di salute e di igiene di dentatura, parodonto, mucose orali; linfonodi peri-mandibolari; sintomatologia ATM. Si \ue8 inoltre valutato il grado di efficienza motoria ed intellettiva con il Mini Mental State Examination Test e il test di Aprassia Bucco-Facciale. RISULTATI: il valore di: indice di placca (NMPS, p=0.0002), indice semplificato d\u2019igiene orale (OHI-S, p=0.0012), indice d\u2019infiammazione gengivale (GI, p=0.0021), indice di presenza di residui alimentari sui manufatti protesici (p=0.002) e nei fornici della cavit\ue0 orale (p < 0.0001) \ue8 risultato aumentato in modo altamente significativo nel Gruppo Stroke. CONCLUSIONI: le condizioni igieniche orali dei pazienti emiplegici sono peggiori rispetto a quelle dei soggetti sani a loro appaiati, situazione da imputare al deterioramento cognitivo ed intellettivo (p=0.016) oltre che motorio (p=0.0001) conseguente all\u2019evento cerebrovascolare. L\u2019igienizzazione del cavo orale dei pazienti emiplegici deve essere eseguita con maggiore impegno per evitare uno stato infiammatorio cronico del parodonto che influenza negativamente non solo le condizioni orali e sistemiche ma anche quelle legate ai rapporti interpersonali

    Valutazione dell\u2019efficacia di due dispositivi monouso per l\u2019igiene orale.

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    Objectives: To assess the effectiveness of two disposable devices for personal dental hygiene. Materials and methods: Experimental, randomized, controlled study of a sample of young healthy adults. The subjects were randomly assigned to a test or a control group. The former subjects used the disposable dental hygiene devices (a low-density polyethylene toothbrush and a polyurethane sponge swab), and the controls used their own traditional toothbrushes. Two calibrated operators calculated the plaque index as described by Dababneh (NMPS) and the gingival index using the Lo\ua8e and Silness method (GI), at the beginning of the study (T0) and after 48 hours (T1). Results: Compared with controls, the test group presented a significant increase in the plaque index at T1 among the users of disposable devices, that was smaller in those who used the toothbrush (tooth brush p-value 0.002 vs sponge swab p-value 0.001), in comparison with the control group (one-way ANOVA). Conclusions: The use of a disposable toothbrush is better than using a disposable sponge swab

    Obesit\ue0, ipertensione e malattia parodontale negli adolescenti

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    Introduzione. Il tessuto adiposo \ue8 un complesso endocrino metabolicamente attivo. Il suo accumulo e l\u2019aumento della sua attivit\ue0 metabolica, negli adulti obesi, determina un aumento dello stress ossidativo e dell\u2019infiammazione, e rappresenta un grave fattore di rischio per ipertensione, diabete di tipo 2, dislipidemia, malattia coronarica e, secondo recenti studi, malattia parodontale. Obiettivi. Valutare se pazienti pediatrici obesi presentano valori pressori e di infiammazione gengivale maggiori rispetto ad un analogo campione normopeso. Materiali e metodi. 64 soggetti (34 &40 femmine, 30 &42 maschi), et\ue0 10-18 anni, sottoposti a: -somministrazione questionario abitudini igiene orale; -esame obiettivo generale con rilevamento di: pressione arteriosa sisto-diastolica all\u2019omero sx (PAOsx, metodo British Hypertension Society), peso (soggetti svestiti, digiuni, vescica vuota), statura (tecnica di Cameron), calcolo body mass index (BMI, tabella di Cool bambino soprappeso/obeso), circonferenza vita (Chaoyang 2006) per valutare obesit\ue0 addominale (Ob.A.); -esame parodontale con rilevamento depositi molli, utilizzando l\u2019indice di Silness e L\uf6e (PI, 1964), e segni di infiammazione gengivale, utilizzando l\u2019indice gengivale di L\uf6e (GI, 1963) sui denti di Ramfjord (1.6-2.1-2.4-3.6-4.1-4.4). I dati sono stati valutati con il test U di Mann Whitney. Risultati. 32 soggetti soprappeso: BMI medio 28,24 Kg/m2 + 4,31; et\ue0 media anni 13,25 + 2,24; 18&40 et\ue0 media 13,39 + 2,21, 10 obese, 8 soprappeso; 14&42, et\ue0 media 13,07 +2,34, 10 obesi, 4 soprappeso; 32 soggetti normopeso BMI medio 18,12 Kg/m2 + 2,44; et\ue0 13,64 + 1,84; 16&40 et\ue0 13,66 + 2,05; 16&42 et\ue0 13,63 + 1,67. In base alla circonferenza vita 17 ragazzi, et\ue0 13,17 \ub1 2,46, affetti da obesit\ue0 addominale (Ob.A), B.M.I 30,77 \ub1 4,14 Kg/m2; 9&40 et\ue0 13,04 \ub1 2,30, BMI 29,84 \ub1 4,55 Kg/m2, 8&42 et\ue0 13,31 \ub1 2,78, BMI 31,82 \ub1 3,63 Kg/m2. I 32 normopeso ed i 15 soprappeso con circonferenza addominale entro i range di normalit\ue0 sono stati riclassificati come gruppo controllo, 25&40 e 22&42, et\ue0 13,55 \ub1 1,89, BMI 20,89 \ub1 3,92 Kg/m2. I soggetti Ob.A. risultavano ipertesi, valore medio 140/86 mm/Hg rispetto al gruppo controllo (v.m. 114/74 mm/Hg), p<0,01; tra le 9 &40 Ob.A. il valore medio della pressione arteriosa sisto-diastolica era di 132/84 mm/Hg, mentre nel gruppo controllo di 25&40 era di 102/72 mm/hg (p<0,03); nei 8&42 OB.A. il valore medio della pressione arteriosa sisto-diastolica \ue8 risultato 149/89 mm/Hg rispetto al valore di 113/74 mm/Hg del gruppo &42 controllo, p<0,01. Il questionario non ha fornito dati significativi sufficienti ad esprimere differenze sull\u2019igiene orale nei vari gruppi. I soggetti con Ob.A. presentavano valori di PI non significativi rispetto al gruppo controllo (p<0,08) al contrario il valore di GI \ue8 risultato significativamente diverso (p<0,01) tra i soggetti con Ob.A. (GI=1,33 \ub1 0,29) e gruppo controllo (GI=0,84 \ub1 0,50); il risultato \ue8 stato confermato analizzando separatamente i 2 gruppi: &40 obese GI=1.33 \ub1 0,29, &40 controllo GI=0.76 \ub1 0,48 (p<0.01); &42obesi GI=1.33 \ub1 0,31, &42controllo GI=0,92 \ub1 0,51 (p<0.05). Conclusioni. L\u2019accumulo di grasso addominale nei bambini e negli adolescenti si accompagna ad un aumento dei valori pressori e ad uno stato infiammatorio del parodonto superficiale, suggerendo che le alterazioni connesse con il metabolismo dei grassi possono influire sullo stato di salute gengivale
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