39 research outputs found
"Introduzione"
Una sfida allâorigine del volume: superare steccati disciplinari e geografici per approfondire, dal punto di vista storico e fenomenologico, lo studio di confluenze e intersezioni generate dallâincontro tra le arti, i linguaggi, i generi e le forme dello spettacolo. La storia dei rapporti fra teatro e media Ăš il nucleo dellâindagine; tema a due fuochi che sâirradia, attraverso le diverse fasi della sperimentazione tra scena e tecnologie, in una pluralitĂ di percorsi esplorativi. Il complesso dei singoli contributi riflette una multiforme traversata lungo e oltre âil secolo breveâ, tra avvento del cinema, della radio, della televisione, della video-arte. Come stella polare il teatro: macchina motrice per operazioni metamorfiche, arte misterica la cui vitale urgenza si rigenera nel âtempo grandeâ.
Le tappe del libro sono scandite da un appropriato corredo iconografico e concluse da una ricca bibliografia.
Si ricompone dinamicamente lâapparente divario
fra tÚchne (arte/artigianato) e musiché (arti poetiche e sceniche)
con il ritorno a quelle Muse ispiratrici, divinitĂ perturbanti
figlie di Mnemosine, la Memoria,
elemento cardine anche della relazione attore-spettatore
(Anna Barsotti e Eva Marinai
"Dario Fo e Franca Rame, una vita per l'arte. Bozzetti, figure, scene pittoriche e teatrali"
Questo volume, nato a seguito dâun rinnovato, e sapientemente scenografico, percorso espositivo di âPupazzi con rabbia e sentimentoâ del Fo non solo attore-autore, raccoglie contributi di studiosi attratti dalla pluridisciplinaritĂ e quindi acutamente capaci di focalizzarne i punti chiave negli oltre cinquantâanni di produzione della coppia premio Nobel. Oltre al grande Giullare, la grande Comica dellâArte Franca, i cui registri tragici arricchiscono (per Puppa) la dinamica polivalente dâuna compagnia non a caso vestita dalla straordinaria e segnatamente artigianale sartoria Rame (Niccoli). Emerge dal complesso dei saggi una stratificazione dialettica, teatro-pittura, corpo-figura, azione-narrazione, mitologia-mitografia, fondata non solo sul binomio tragico-comico e vita-arte, ma sul fare teatro nella sua immaginosa concretezza e matericitĂ . Affrontata in parallelo o insieme (Peja), la coppia mostra da un lato la capacitĂ âsinteticaâ del corpo attorico di Fo nel tracciare mobili figure animate, in un libero scambio tra il foglio dipinto e la scena, che rompe anche per il pubblico la cornice del teatro (Barsotti); specialmente a partire da quel Mistero buffo di cui sono indagati i rapporti di continuitĂ e discontinuitĂ con i narr-attori (Soriani). Un lato dunque illustrato sia nei suoi aspetti dâinterazione segnica fra immagini parlanti e azioni figurate (Ciccuto) sia in quelli delle âlezioni dâarteâ, come punti dâapprodo dellâosmosi iconico-performativa di Fo (Contorno). Dallâaltro lato, con la Rame emerge prepotentemente, nella coppia, non solo quello âfemminileâ, ma la sua autonoma creativitĂ , che trova la sua climax nello psicodramma dello stupro (DâAngeli), e sâafferma giĂ in quella Medea che costituisce una sorta di âmito secondoâ, rivitalizzando il primo per via di paradosso, nellâintreccio di cultura classica e contemporaneitĂ , alto e basso, lingua colta e quella popolare-dialettale reinventata (Marinai). Nel complesso la mescolanza, apparentemente paradossale tra ârazionalitĂ â del comico â ma un comico violento â e âirrazionalitĂ â del tragico, sotterranea e a volte incompresa nel teatro di Fo, puĂČ culminare proprio quando abbandona il modulo farsesco a favore di una tragicitĂ arcaica: nel lavoro inedito sul caso Moro (Farrell). Unâoperazione che ci restituisce la vis cosmica di quella ârabbiaâ e di quel âsentimentoâ che investe gli esseri umani â e lâattore-autore con loro â in disequilibrium come i suoi Pupazzi, di fronte a tragedie moderne