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    Evaluation of BAFF, APRIL and CD40L in ocrelizumab-treated pwMS and infectious risk

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    Simple Summary Since B cells have been linked to multiple sclerosis (MS) and its progression as well as T cells, the second-generation anti-CD20 recombinant humanized monoclonal antibody ocrelizumab has been approved for MS treatment. Although ocrelizumab efficiently depletes B cells in peripheral blood, some B cells and CD20 negative plasma cells persist in lymphatic organs, and their survival is regulated by the B-cell-activating factor (BAFF)/a proliferation-inducing ligand (APRIL) system. Moreover, ocrelizumab may result in higher infectious risk. Herein, we investigated plasma BAFF, APRIL and CD40L levels and their relationship with infectious risk in ocrelizumab-treated people with (pw) MS at baseline, at 6 months and at 12 months after starting the treatment, comparing the above-mentioned findings with a control group. At baseline, plasma levels of all three cytokines were higher compared to the control group. In pwMS, the longitudinal assessment showed a significant increase in plasma BAFF levels and a significant reduction in plasma APRIL and CD40L. Moreover, when stratifying pwMS according to the onset of an infectious event during the 12-month follow-up period, significantly higher plasma BAFF levels were found at all time-points in the group with an infectious event than in the group without an infectious event. Hence, BAFF may have a role as a marker of immune dysfunction and infectious risk. Background: The anti-CD20 monoclonal antibody ocrelizumab has been widely employed in the treatment of people with multiple sclerosis (pwMS). However, its B-cell-depleting effect may induce a higher risk of infectious events and alterations in the secretion of B-cell-activating factors, such as BAFF, APRIL and CD40L. Methods: The aim of this study was to investigate plasma BAFF, APRIL and CD40L levels and their relationship with infectious risk in ocrelizumab-treated pwMS at baseline (T0), at 6 months (T6) and at 12 months (T12) after starting the treatment. As a control group, healthy donors (HD) were enrolled too. Results: A total of 38 pwMS and 26 HD were enrolled. At baseline, pwMS showed higher plasma BAFF (p < 0.0001), APRIL (p = 0.0223) and CD40L (p < 0.0001) levels compared to HD. Compared to T0, plasma BAFF levels were significantly increased at both T6 and T12 (p < 0.0001 and p < 0.0001, respectively). Whereas plasma APRIL and CD40L levels were decreased at T12 (p = 0.0003 and p < 0.0001, respectively). When stratifying pwMS according to the development of an infectious event during the 12-month follow-up period in two groups-with (14) and without an infectious event (24)-higher plasma BAFF levels were observed at all time-points; significantly, in the group with an infectious event compared to the group without an infectious event (T0: p < 0.0001, T6: p = 0.0056 and T12: p = 0.0400). Conclusions: BAFF may have a role as a marker of immune dysfunction and of infectious risk

    Usabilit\ue0 e personalizzazione del dispositivo medico dialogo tra utenti e produttori

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    Presentazione Il progetto , realizzato in compartecipazione tra Camera di Commercio e CNA Provinciale di Padova, ha articolato in logica di integrazione diverse linee progettuali di particolare interesse del compartomedicale. Un importante obiettivo generale dato era quello di definire possibili formule collaborative tra Aziende pubbliche e imprese operanti nel settore di produzione e fornitura di dispositivi medici, nell\u2019intento di garantire percorsi di razionalizzazione e appropriatezza in sanit\ue0. La definizione di modelli organizzativi condivisi e di procedure coerenti ed omogenee \ue8 infatti un obiettivo importante del sistemanel suo complesso. Altro obiettivo era quello di analizzare le caratteristiche delle tecnologie applicate e/o di potenziale applicazione per lo sviluppo di prodotti innovativi con riferimento ai livelli di qualit\ue0 prestazionale richiesti dal mercato, anche sviluppando coerentementemodelli emetodologie di determinazione dei costi del prodotto. A questo fine \ue8 indispensabile considerare le specificit\ue0 del prodotto - dispositivomedico valutando, oltre ai costi di produzione e distribuzione, i costi di servizio. Strettamente collegato ai precedenti, era l'obiettivo di valorizzare le caratteristiche delle tecnologie e dei prodotti nelle loro caratterizzazioni prestazionali, nelle specializzazioni su base locale-territoriale, sviluppando anche un'analisi del trend di crescita degli asset intangibili nelle imprese. A questo fine, \ue8 risultato importante il monitoraggio del trend tecnologico per lo sviluppo e la competitivit\ue0 di sistema. Coerentemente a ci\uf2, il progetto ha condotto un ulteriore approfondimento su filiere produttive locali individuate in sottosistemi di maggior interesse (maggiori prospettive di crescita, tecnologie pi\uf9 promettenti, coerenze con le prospettive di sviluppo regionale o altro, sviluppo della propriet\ue0 intellettuale) integrando risultati di studi sul sistemalocale, sul rapporto tra economia pubblica e privata e tra tecnologia del territorio ed attivit\ue0 di ricerca finalizzata. Altro obiettivo era quello di sviluppare tra le imprese consapevolezza sulle competitivo dipende da vari fattori: tra questi, l'orientamento del committente pubblico, le modalit\ue0 della domanda ed infine la capacit\ue0 di riposizionamento delle imprese rispetto ai cambiamenti. Emblematici sono alcuni elementi di criticit\ue0: - se consideriamo ad esempio gli ausili tecnici per disabili ad oggi nomenclati dal SSN, essi sono pensati per specifiche emoltomeno per garantire come quelle di comunicazio- INNOMED- Innovazione nelmedicale menomazioni funzioni potenzialit\ue0 di sviluppo di nuovimercati, anche attraverso la propriet\ue0 intellettuale ed il trasferimento dell'innovazione. Trasferire conoscenza alle imprese sul come sviluppare e proteggere nuovi prodotti in modo mirato sui mercati gi\ue0 presidiatimain via di evoluzione e sviluppo, nonch\ue9 su nicchie per niente o scarsamente presidiate, pu\uf2 aiutare ad anticipare la concorrenza. Per il compartomedicale, stante le sue caratteristiche, l'evoluzione dello scenario Abbiamo costruito un uomo tipo, che varia a seconda delle epoche, e ci aggrappiamo a lui tanto da considerare un mostro o un malato chi non gli assomigli. Una delle cause del nostro tormento non \ue8 forse la scoperta di non somigliargli affatto? George Simenon ne, sicurezza, autonomia, assistenza che possono agire positivamente anche nel contesto ambientale e nelle abitazioni in particolare; - il Servizio sanitario non prevede una strategia di innovazione (che tenga conto delle tecnologie disponibili e del rapporto qualit\ue0/prezzo deiDMforniti); - spesso le gare pubbliche di acquisizione dei dispositivi medici privilegiano l'obiettivo del contenimento della spesa, da un lato trascurando di sostenere anche un'offerta qualitativa e concorrenziale in grado di esprimere anche sviluppo e innovazione nel territorio e dall\u2019altro provocando nella realt\ue0 di fatto pesanti costi sociali succedanei. Nel sistema salute regionale \ue8 - oggi pi\uf9 che mai - necessario un equilibrio tra l'equit\ue0 nell'accesso alla tecnologia e l'appropriatezza del trattamento, la sostenibilit\ue0 finanziaria del sistema, l'innovazione tecnologica e la competizione delmercato. Va evidenziato, tra l'altro, che le imprese specializzate del territorio regionale soffrono pesantemente la concorrenza sleale di chiimmette sulmercato prodotti di bassa qualit\ue0 e sicurezza relativa. Per lo sviluppo del progetto InnoMed hanno agito inmodo integrato esperti del mondo della ricerca e dell'impresa, in gruppi di lavoro e attraverso tecniche di e . Unatematica di approfondimento individuata e di primario interesse, \ue8 quella dell'usabilit\ue0 e della personalizzazione dei dispositivimedici. Si \ue8 provveduto quindi ad effettuare, in collaborazione con l'Osservatorio Biomedicale Veneto e il Dipartimento di IngegneriaMeccanica dell'Universit\ue0 di Padova, un'attivit\ue0 in diverse fasi: - raccolta e rielaborazione delmateriale scientifico (testi e norme) inerente a concetti di ergonomia e usabilit\ue0 dei dispositivimedici, - predisposizione di questionari da proporre alle imprese, per la ricerca del grado di personalizzazione dei dispositivimedici, - audit presso un campione di imprese, - valutazione e conclusioni sui risultati ottenuti. Contiamo che i risultati di questo lavoro, che pubblichiamo, possano essere utile presupposto per sviluppare nel proseguo un dialogo tra utenti e produttori mirato al miglioramento continuo del prodotto dispositivomedico, in un percorso di ricerca e di sperimentazione chemetta sempre al centro la persona e produca nuova capacit\ue0 competitiva per le imprese e per l'intero sistemaregionale delVeneto

    Bispectral Index in the sedation with intranasal midazolam and intravenous diazepam in dental practice.

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    Summary Objectives. Aim of this study was to assess by clinical evaluation and by bispectral index (BIS) the tranquillizing properties of diazepam injected intravenously, and midazolam by intranasal route according to the body weight in dental patients. Methods. A group of 34 patients undergoing implantology were divided at random in two groups of 17. They were evaluated physically, clinically and psychologically. The psychomotor activity was measured by the Newman\u2019s test. Preoperative anxiety was treated with chlordemethyldiazepam (CHDDZ) per os, administered before induction of conscious sedation. In the first group conscious sedation was accomplished by induction with titrated doses of i.v. diazepam, and in the second group with 0.1 mg/kg of intranasal midazolam. BIS values were analysed as Area Under the Curve (AUC). Results. The AUC BIS values after CHDDZ presedation were overlapping in both groups. AUC after midazolam decreased after induction of the conscious sedation (p<0.05), during anesthesia (p<0.01) and during intervention (p<0.01) compared to the diazepam treatment. In the midazolam group the BIS values were on average lower than 90, while in the diazepam group they were on average higher then 95 (p<0.01). The psychomotor recovery was more impaired after midazolam. Discussion. The study shows that nasal route ensures the quick absorption of midazolam as revealed during the first 3 minutes from drug administration. The depressant effect of midazolam increased as a function of time, reaching the highest levels during intervention. Conclusion. The results suggest that midazolam is endowed with sedative effects which may compromise the state of consciousness of the patient and be incompatible with the definition of conscious sedation in dentistry
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