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Insegnare arte e lingua italiana a stranieri: percorsi CLIL di apprendimento esperienziale nelle Marche
La tesi si occupa della didattica integrata di contenuti artistici e lingua italiana, inserendosi nel filone di ricerca sul CLIL (Content and Language Integrated Learning). L\u2019obiettivo finale della tesi \ue8 la realizzazione di percorsi didattici su opere d\u2019arte presenti nella regione Marche da proporre a studenti di italiano che frequentano Edulingua, una scuola che offre corsi intensivi di lingua e cultura italiana a stranieri provenienti da tutto il mondo. Tali percorsi o per lo meno l\u2019approccio all\u2019integrazione di arte e italiano potrebbero essere trasferibili in contesti simili.
Per farlo sono state approfondite le seguenti basi teoriche: gli studi sulle diverse possibilit\ue0 di integrazione tra lingua e contenuti, le teorie di acquisizione linguistica e diverse metodologie di didattica dell\u2019arte. Per quanto concerne le metodologie di integrazione di lingua e contenuto sono stati approfonditi, oltre agli studi sul CLIL, quelli sull\u2019EMI (English as a Medium of Instruction) e sull\u2019Italiano come lingua veicolare. Riguardo la glottodidattica si \ue8 preso a modello l\u2019approccio umanistico-affettivo, mentre per il lato artistico si \ue8 privilegiata una metodologia interpretativa basata principalmente sugli studi di iconografia.
Frutto di questa ricognizione \ue8 un modello di integrazione fra arte e italiano, basato principalmente sul TBLT (Task Based Language Teaching) e sulla didattica esperienziale. La scelta di una didattica orientata ai compiti deriva dalla volont\ue0 di sfruttare una delle caratteristiche tipiche del CLIL, quella cio\ue8 di proporre un apprendimento centrato sul protagonismo degli studenti e sul \u201clearning by doing\u201d. La didattica esperienziale, invece, unisce la volont\ue0 di far visitare agli studenti i beni artistici studiati a quella di impiegare tali visite a scopo didattico.
Questo modello di integrazione \ue8 stato, quindi, utilizzato per la realizzazione di percorsi esperienziali per la valorizzazione del patrimonio artistico marchigiano presso gli stranieri: alcune chiese romaniche della valle del Chienti (San Claudio, Santissima Annunziata e Abazia di Fiastra), il Cappellone di San Nicola a Tolentino, il Rivestimento marmoreo e le Cappelle delle nazioni nella Basilica della Santa Casa a Loreto, tre opere seicentesche (La crocefissione di Gentileschi, il Battesimo di Cristo e l\u2019Ultima cena di Bastiani) nella cattedrale di San Venanzio a Fabriano. La selezione ha seguito diversi criteri. Innanzitutto la fattiva possibilit\ue0 di visitare i luoghi dove sono conservate le opere: esse non dovevano essere troppo distanti dalla citt\ue0 di San Severino dove Edulingua ha sede. Poi la natura stessa delle opere: volevamo far studiare agli studenti diverse tipologie di arte (pittura, affresco, architettura e scultura), scegliendo tra i periodi pi\uf9 rappresentativi dell\u2019arte italiana (Medioevo, Rinascimento e Barocco). Infine abbiamo somministrato un questionario alla tipologia di studente interessato a frequentare corsi intensivi in Italia per verificarne le preferenze.
Ognuno dei percorsi permette di interpretare alcuni messaggi delle opere e contemporaneamente sviluppare la lingua. Tale sviluppo riguarda sia le abilit\ue0 (primarie e integrate) sia l\u2019acquisizione di specifici obiettivi grammaticali. I percorsi sono pensati per studenti di livello B1, ma nella loro presentazione suggeriamo anche delle possibilit\ue0 di adattamento a livelli di competenza diversi.
Tali percorsi didattici sono adatti sia per essere usati in classi di lingua italiana particolarmente interessate all\u2019argomento artistico, sia, e soprattutto, per essere inseriti in un intero corso intensivo su arte e italiano. All\u2019interno dell\u2019offerta didattica di Edulingua, infatti, ci sono anche dei corsi basati sull\u2019integrazione della lingua e di alcune tematiche culturali, tra cui, appunto, l\u2019arte.
Nella parte finale della nostra tesi riportiamo i risultati di una Ricerca Azione sulla realizzazione dei percorsi didattici in questi due contesti (la classe di lingua e quella di arte), per verificare, secondo una prospettiva di tipo qualitativo, sia l\u2019effettiva realizzazione delle premesse teoriche, sia l\u2019efficacia dei percorsi in s\ue9.
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Discovery of BACE-1 inhibitors using an integrated computational and experimental approach
There are numerous complementary approaches to facilitate the identification of novel inhibitors for biological targets, including high throughput screening and fragment-based drug discovery. Computational tools are often employed to predict binding pose and affinity of the new inhibitors. In this thesis an integrated computational and experimental approach to identify novel inhibitors is described. The approach involves the design of a virtual library of likely synthetically accessible lead-like molecules, followed by virtual high throughput screening (vHTS) against target protein. To exemplify the approach, BACE-1 was selected as an example target protein. BACE-1 is responsible for the formation of amyloidal plaque in brains affected by Alzheimer’s disease and therefore is a potential target for the treatment of the disease.
A virtual library of lead-like molecules was generated based on diversity-oriented synthesis methods established in our laboratory. The library underwent virtual high throughput screening (vHTS) against BACE-1 by using eHiTS and two families of putative inhibitors were identified with high predicted ligand efficiency (cLE). The in silico approach employed to identify novel putative BACE-1 inhibitors is schematically represented as follows.
[Unable to display image from abstract]
A focused library based on the selected putative inhibitors was designed and synthesised, and biological activity was assessed via a fluorimetric assay. Structure-activity relationship (SAR) studies were conducted to rationalise the activity of the inhibitors and to confirm the validity of the integrated approach in identifying new inhibitors for biological targets. A novel series of BACE-1 inhibitors was identified and is herein described
Land mollusc palaeocommunity dynamics related to palaeoclimatic changes in the Upper Pleistocene alluvial deposits of Marche Apennines (central Italy).
A detailed chronological scheme based on 14C and U/Th datings of Upper Pleistocene slope and alluvial deposits in the Upper Esino River Basin (Marche, central Italy), containing archaeological remains, pollens and land molluscs, constrains the time-range deposition of cold climate slope-waste and coeval alluvial deposits between the Middle Pleniglacial and Late Glacial. Integrating molluscan analyses and stratigraphical data (sedimentary features, 14C and U/Th datings) from an Upper Pleistocene stratigraphical section of fluvial gravelly and sandy-silty sediments near Matelica (Macerata)
allowed a detailed palaeoenvironmental reconstruction. Well preserved land gastropod assemblages from nine levels, typical of cold/cool climate and variable humidity of stadials and interstadials showing prevalence of open and dry environment, were analysed by quantitative methods. Palaeocommunity dynamics through the section, due to alternate cool-cold climatic conditions, proved to be consistent with sedimentary features: braid plain channel gravelly sediments of stadials yielded poor-species assemblages of very dry exposed places (steppe-like), sandy-silty sediments of interstadials recorded diversified molluscan fauna with steppe-prairie species and taxa of more or less damp conditions, suggesting more humid environment. Dominance or decrease in specimen number of one species and variation in species composition were strongly influenced by
palaeoclimatic changes, highlighting detailed climatic and palaeoenvironmental variations through time
Premessa
Selezione di quindici testi dai Ragguagli di Parnaso, accompagnati da quattro saggi critici volti a una prima ed essenziale illustrazione della prosa di Boccalini