54 research outputs found

    Riabitare i quartieri informali di Sogamoso, Colombia. Rehabitar los barrios informales de Sogamoso, Colombia

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    Le numerose sfide che hanno segnato le prime decadi del millennio, quali cambiamenti climatici, inquinamento, crescita urbana incontrollata e conseguente consumo di risorse naturali, portano con sé una serie di costi sociali legati all'imponenza dei flussi migratori e ai drammi umanitari a essi collegati, come disoccupazione, carenza di istruzione, di inclusione e di coesione sociale. Tali fenomeni si manifestano con particolare virulenza ai margini delle città, laddove si concentra la maggior parte della popolazione e si creano aspri conflitti sociali. Tale fenomeno è noto come "paradosso urbano" [EUKN, 2014], poiché le medesime città che rappresentano il motore dello sviluppo dei Paesi più avanzati e in corsa per l'emersione sono anche il bacino dell'esclusione sociale che genera disagio, povertà e malessere. La sfida della rigenerazione urbana è quella di combinare la competitività e l'inclusione sociale per accrescere la qualità dell'ambiente naturale e fisico, chiave determinante della qualità della vita e fattore decisivo nell'attrarre attività economiche e imprenditoriali anche nelle aree caratterizzate da potenziali condizioni di marginalità. Su scala mondiale, le città oggi rappresentano anche luogo di povertà estrema, con una escalation del fenomeno nei Paesi in via di sviluppo. Esse costituiscono il polo attrattore di una larga parte della popolazione rurale che si sposta progressivamente verso le periferie, trasformando la povertà estrema e la marginalità sociale da aspetti episodici e residuali nell'ambito del processo di sviluppo, a patologie sociali che ammorbano le urbanizzazioni, in maniera strutturale

    La consistenza superficiale attuale

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    Intelligent domestic ecosystems for frail elderly

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    Durante la pandemia, la condizione di fragilità ha discriminato l’accesso ai percorsi di cura, senza favorire la deospedalizzazione. L’architettura ha il dovere di fornire risposte adeguate alle esigenze abitative post-Covid. La proposta raccoglie i risultati di una ricerca su modelli residenziali in grado di costituire cellule ecosistemiche interconnesse in agglomerati insediativi intelligenti. L’obiettivo è sperimentare la transizione verso la smart city, sfruttando l’innovazione tecno-tipologica per favorire il superamento della fragilità in casa. Si dettaglia l’evoluzione del prototipo IDEAs (Intelligent Domestic Ecosystem for an Ageing Society) quale modello abitativo integrato da un sistema finalizzato al monitoraggio e supporto delle attività di vita quotidiane dell’anziano fragile

    Santuario Mariano di Monte Grisa

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    La genesi travagliata del Santuario mariano di Monte Grisa a Trieste (in sloveno Svetišče na Vejni) è emblematica di un acceso dibattito che, ancora oggi, vede spesso divergere cittadini, architetti e gerarchie ecclesiastiche. Il tanto ampio quanto poco accessibile carteggio della Curia fornisce qualche traccia utile a collocare gli eventi in successione: il 1963 è l’anno del progetto defi nitivo, fi rmato dall’ingegnere e professore universitario Antonio Guacci, come si deduce da una lettera inviata dai committenti al Comune di Trieste, in cui si dichiara che i precedenti progettisti, scelti nel 1961, sono stati sollevati dall’incarico
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