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    Biological aggressiveness evaluation in prostate carcinomas: Immunohistochemical analysis of PCNA and p53 in a series of Gleason 6 (3+3) adenocarcinomas

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    We selected 63 prostate tumors with Gleason's grade 6 (3+3), commonly showing both tubular and cribrous patterns. We compared in both patterns the expression of two of the most used biologic markers: PCNA and p53, with the aim to verify the validity of the Gleason's grading system to compare the morphologic grade with biologic aggressiveness and prognostic value. We did not find any statistical difference in the protein immunopositivity, indicating that both patterns could have identical biologic behaviour; then we confirmed the validity of Gleason's system for considering both tubular and cribrous patterns as an intermediate grade of tumoral differentiation. Moreover, we found a linear relationship between the increase of PCNA and the accumulation of mutated p53; this datum could confirm the hypothesis that p53 mutation is a late event in prostate carcinogenesis

    ACCESSO PENO-SCROTALE NELLA CHIRURGIA DEI TRAUMI PENIENI

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    INTRODUZIONE La traumatologia peniena rappresenta una rara entità che si configura all'interno delle urgenze in urologia. La presentazione clinica è tipica e richiede una terapia chirurgica precoce al fine di evitare alterazioni estetiche e funzionali (1). MATERIALI E METODI Si riporta la nostra esperienza nel trattamento chirurgico dei traumi penieni con tecnica di accesso chirurgico mediano peno-scrotale in sostituzione della classica incisione circonferenziale subcoronale con conseguente degloving penieno. RISULTATI Tutti i pazienti trattati venivano alla nostra osservazione con ematoma penieno, in alcuni casi diffuso anche in sede scrotale e perineale. In un caso non era presente rottura dei corpi cavernosi,ma lacerazione della fascia di Buck associata a lesione vascolare. L'accesso con incisione mediana ventrale peno-scrotale ha permesso in tutti i casi una immediata identificazione delle lesioni riscontrate e un'agevole riparazione chirurgica. Al follow up tutti i pazienti hanno conservato una normale attivita erettile, invariata rispetto a prima dell'evento traumatico. DISCUSSIONE E CONCLUSIONI Diverse tecniche sono state proposte nella riparazione chirurgica delle fratture peniene (2): degloving penieno, incisione longitudinale lungo l'ematoma,incisione sovrapubica, incisione inguinoscrotale, accesso mediano ventrale. L'accesso penoscrotale da noi utilizzato sembra vantaggioso per diverse ragioni: sembra consentire un accesso più rapido ai fini dell'identificazione della lesione traumatica; permette di esplorare velocemente la base dei corpi cavernosi, a livello della giunzione penoscrotale, sede dove più frequentemente origina la lesione; evita, al contrario del degloving penieno, estesi scollamenti degli strati dartoici; questi ultimi possono risultare difficoltosi specie quando presente un esteso infarcimento emorragico; è consentito infine un accesso diretto all'uretra peniena, così da potere riparare eventuali lacerazioni della stessa, ove presenti

    SINGOLARE CASO DI TRAUMA PENIENO

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    INTRODUZIONE Descriviamo il caso di un paziente con presentazione clinica come da rottura dei corpi cavernosi e diagnosi conclusiva di lacerazione della fascia di Buck con associata lesione vascolare. MATERIALI E METODI Paziente di 36 anni, che giunge alla nostra osservazione con ematoma penieno da trauma intercorso durante rapporto sessuale. Dopo esecuzione in urgenza di ecocolor-doppler penieno sospetto per lesione di tonaca albuginea del pene, il paziente viene immediatamente sottoposto a esplorazione chirurgica che rivela la presenza di lacerazione della fascia di Buck con contestuale lesione vascolare; la tonaca albuginea risulta integra. RISULTATI Riportiamo la tecnica chirurgica utilizzata. Il paziente, a un follow up a breve e medio termine, ha mostrato una normale attività erettile, invariata rispetto a prima dell'evento traumatico. DISCUSSIONE E CONCLUSIONI I traumi del pene rappresentano una rara entità clinica che si configura all'interno delle urgenze in urologia (1). I pazienti con presentazione clinica di frattura peniena vengono comunemente sottoposti a terapia chirurgica immediata con l'intento di riparare un lacerazione della tonaca albuginea. In alcuni casi, nonostante la presentazione clinica e l'ausilio delle metodiche di imaging, si osservano casi di falsa frattura peniena (2). In letteratura vengono riportati casi simili: solitamente questi vengono attribuiti a lesione della vena dorsale superficiale del pene o a sanguinamenti aspecifici del dartos (2,3). Nel caso clinico da noi trattato risulta non comune la localizzazione della lesione a livello della fascia di Buck e si evidenzia come l'esplorazione chirurgica precoce rimanga insostituibile nella gestione dei traumi del pene

    PATHOPHYSIOLOGY AND CLINICAL ASPECTS OF URINARY LITHIASIS

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    Urine is a complex balanced solution containing dissociated and non-dissociated solutes. Any variation in urine saturation grade (number of crystals dissolved in a volume of urine), urinary pH and the concentration of crystallization inhibitors can break the normal existing balance and lead to urolithiasis. In the present article we analyze the principal mechanisms (absorptive, renal, resorptive) of hypercalciuria. It will be also shown how heredity directly influences the clinical aspects of cystine, xanthine and oxalate lithiasis and how diet, in association with metabolic disorders, interferes in uric acid and oxalate stone formation. Finally, we report on the roles of urinary tract malformations, urinary tract infections and drugs in the clinical characterization of urolithiasis
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