7 research outputs found
Deontologia pedagogica. Riflessivit\ue0 e pratiche di resistenza
Deontologia e riflessivit\ue0: \ue8 nello spazio delineato da queste parole che si inscrive il senso, etico, oltre che scientifico e professionale, del pensare e dell'agire in ambito educativo. L'intento degli autori \ue8 quello di offrire un contributo alla costruzione di un percorso che collochi l'azione e il pensiero educativi su un piano di maggiore specificit\ue0 e visibilit\ue0, rendendoli capaci di corrispondere all'ampia, diffusa domanda che proviene da una cultura pi\uf9 che mai alla ricerca di orizzonti di significato
La documentaci\uf3n educativa en la escuela de la inclusi\uf3n
Il dossier raccoglie un sistema organico di riflessioni sul concetto di documentazione educativa e sugli strumenti che caratterizzano la pratica della documentazione al servizio dell\u2019innovazione e della sperimentazione educativa. I contributi sono stati elaborati da docenti del Dipartimento di Scienze dell\u2019Educazione dell\u2019Universit\ue0 Bologna che hanno condotto un\u2019esperienza di formazione sul tema della documentazione rivolto a docenti e tecnici salvadoregni e finalizzato a costruire competenze di documentazione funzionali sia alla costruzione e alla gestione di un osservatorio nazionale sui temi dell\u2019innovazione scolastica, con particolare riferimento all\u2019inclusione sia alla costituzione di nuclei di docenti documentalisti presso le diverse articolazioni dipartimentali del Ministero dell\u2019Educazione.
I contributi riportati fotografano il tema della documentazione sotto diverse angolature e non vanno quindi pensati come una successione progressiva di riflessioni, bens\uec come un\u2019offerta di punti di vista paralleli sull\u2019argomento. Quasi tutti i contributi accompagnano la presentazione dell\u2019argomento dal punto di vista oggettivo e facendo riferimento alla letteratura scientifica pi\uf9 accreditata in argomento con la proposta di esperienze e osservazioni metodologiche scaturite nell\u2019ambito dei percorsi di formazione effettuati in El Salvador.
Il primo capitolo, redatto da Luigi Guerra, introduce il tema analizzando la forte differenza esistente tra i modelli e gli strumenti della documentazione utilizzati nella scuola tradizionale e gli approcci teorici e metodologico-operativi che caratterizzano l\u2019attivit\ue0 di documentazione all\u2019interno di una scuola dell\u2019inclusione.
Il secondo capitolo, elaborato da Manuela Fabbri, approfondisce gli strumenti di rilevazione e di analisi documentale relativi a percorsi didattici di tipo formale e strutturato. Il quesito cui intende rispondere riguarda le competenze di docenti e direttori, nonch\ue9 i tecnici dell\u2019Osservatorio, che intendano documentare quella particolare tipologia di esperienze didattiche che rientra nella vasta categoria delle \u201cunit\ue0 didattiche\u201d: di percorsi che intendono in modo programmatico perseguire obiettivi di conoscenza e di competenza previsti strutturalmente nei curriculum scolastici.
Il terzo capitolo, proposto da Consuelo Mameli, a partire da un approfondimento di un approccio psicologico e pedagogico all\u2019insegnamento centrato sugli allievi in una cornice di tipo socio-costruttivistico, analizza le differenti strategie del lavoro di gruppo nella prospettiva del cooperative learning e le variabili che stanno alla base della programmazione e della realizzazione di attivit\ue0 laboratoriali. Si tratta di esperienze di formazione che presentano normalmente una minore strutturazione all\u2019interno dei percorsi scolastici e che pongono quindi particolari problemi a chi intenda documentarli rendendoli materiali utili per la loro valutazione in itinere e per la loro collocazione all\u2019interno di archivi di documentazione.
Il quarto capitolo, opera di Elena Pacetti, analizza in primo luogo le trasformazioni prodotte nei meccanismi di costruzione e fusione della cultura dall\u2019avvento delle nuove tecnologie digitali. Viviamo in una societ\ue0 della conoscenza in cui i percorsi formativi del singolo individuo e quelli proposti dai servizi scolastici non possono non fare i conti con i nuovi scenari rappresentati dal web, dalle tecnologie interattive, dalla realt\ue0 virtuale. Vengono quindi presentate indicazioni metodologiche e strumenti concreti per l\u2019uso del web come strumento di documentazione. Un\u2019attenzione particolare viene infine dedicata ad analizzare un uso dell\u2019immagine nei percorsi di documentazione che sappia superare i confini troppo spesso solo illustrativi e casuali all\u2019interno dei quali si colloca normalmente l\u2019attivit\ue0 di documentazione iconica all\u2019interno della scuola. Il capitolo conclude con una riflessione propositiva sullo storytelling e sull\u2019uso dell\u2019immagine al suo interno.
Il quinto capitolo, realizzato da Luca Ferrari, presenta inizialmente alcune esperienze di documentazione digitale realizzate in ambiente italiano ed europeo per estrarne indicazioni metodologiche proponibili in ogni contesto internazionale. Vengono poi presentate alcune esperienze di realizzazione di portali web effettuate in El Salvador all\u2019interno di diversi corsi di formazione. Tali esperienze sono rendicontate in modo da evidenziarne quegli elementi metodologici che sono passibili di utilizzazione locale quale sia il contesto e le finalit\ue0 che si assegnino alla documentazione in rete
Analisi di un campione significativo di Learning Objects
Il lavoro analizza sul piano pedagogico e didattico il concetto di Learning Object (LO) a partire dalla rilevazione diretta dei modelli formativi sottostanti, in forma esplicita o implicita, un campione significativo di Learning Objects identificato all\u2019interno di rilevanti esperienze di e-learning universitarie e non universitarie prodotte in diverse nazioni, allo scopo di giungere alla messa a punto di una modellistica problematica di tipo didattico dei Learning Objects, funzionale alla costruzione di algoritmi differenziati di progettazione, realizzazione, erogazione e valutazione di LO, anche nella prospettiva dei Learning Artifacts
LIPID BIOMARKERS IN PLANKTON SAMPLES OF TWO SITES OF THE NORHTERN ADRIATIC SEA
Plankton species often show a characteristic composition in terms of lipid compounds such as sterols, hydrocarbons and fatty acids, which represent therefore useful markers that allow individuating species or taxa in marine trophic chain. We determined these compounds in plankton samples of two sites of the northern Adriatic Sea, with the aim to correlate some of these biogenic markers with microalgae distribution
Risposta antiossidante e immunitaria in vongole (Ruditapes philippinarum) esposte a un germicida commerciale
L'esposizione di vongole ad un germicida commerciale (1000 ppm) per 3 ore per ridurre la carica batterica non modifica l'attivit\ue0 catalasica nella ghiandola digestiva. Invece dosi molto inferiori del germicida saggiate in vitro su colture di emociti alterano profondamente la morfologia e la funzionalit\ue0 cellulare. Pertanto questo trattamento sembra applicabile in vivo, anche se in vitro \ue8 chiaramente immunotossico.The exposure of clams to 1000 ppm strong oxidizing commercial germicide for 3 hours to reduce bacterial load did not modify the catalase activitiy in the midgut gland. Conversely, far lower germicide doses strongly affected the morphology and functionality of in vitro tested cultured haemocytes. The germicide treatment may be promising in vivo, in spite of its in vitro immunotoxicity
Proton electromagnetic form factors in the time like region from 8.9 to 13.0 GeV2
Cross sections for the reaction pp→e+e- have been measured at s=8.9, 12.4, and 13.0 GeV2. The cross sections have been analyzed to obtain the proton electromagnetic form factors in the timelike region