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    Specie esotiche invasive di rilevanza unionale in Italia: aggiornamenti e integrazioni

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    La Commissione Europea (CE) ha inserito ad oggi 36 taxa esotici vegetali nella lista delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale ai sensi del Regolamento (UE) n. 1143/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio, recante disposizioni volte a prevenire e gestire l’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive. La lista delle specie di rilevanza unionale viene periodicamente aggiornata e include quelle specie che rappresentano una grave minaccia per la biodiversità, ma anche per la salute dei cittadini e le attività economiche nei territori dell’Unione Europea e che necessitano di una gestione concertata a livello comunitario. La CE vigila sullo stato di ogni taxon grazie anche a periodiche rendicontazioni da parte dei paesi dell'Unione. In vista di tali report, tra il 2020 e il 2021 è stata definita e integrata la distribuzione di queste specie in Italia

    Valutazione e classificazione degli impatti e distribuzione delle specie alloctone in Italia

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    Attualmente in Italia sono presenti, allo stato spontaneo, 19 taxa esotici di rilevanza unionale, di cui 4 [Acacia saligna (Labill.) H.L.Wendl., Ailanthus altissima (Mill.) Swingle, Cardiospermum grandiflorum Sw., Humulus japonicus Siebold & Zucc. (= H. scandens auct., non (Lour.) Merr.)] inseriti nel luglio 2019. La maggior parte di questi taxa (60%) arriva dalle Americhe ed è stata introdotta in Italia a fini ornamentali. Tra queste, A. altissima è diffusa in tutte le regioni italiane e la sua presenza massiva diventa rarefatta, fino a scomparire, solo con l’aumento dell’altitudine e nei contesti naturali caratterizzati da maggiore equilibrio ecologico, come negli ambienti alpini e in alcune zone della dorsale appenninica, o in fitocenosi stabili e non interessate da fattori di disturbo antropico e naturale
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