4 research outputs found

    Listening to People to Cure People. The LpCp tool, an instrument to evaluate hospital humanization

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    Scenario. In ambito sanitario, pochi sono oggi i metodi di stima che pongano l???accento agli aspetti legati alla sostenibilità sociale, in modo particolare all???umanizzazione, fondamentali in tutti quegli ambienti in cui il benessere psico-fisico della persona è decisivo; in linea con tale premessa, il progetto di ricerca ha voluto focalizzare l???attenzione sulle insufficienze delle valutazioni, onde poter sviluppare uno strumento previsionale basato sull???indagine tramite questionario, in grado di approfondire i molteplici aspetti e le dinamiche che possano influire sull???esperienza dell???utente in ospedale nonché suggerire, al contempo, in quali aree sia possibile applicare interventi e strategie migliorative. Metodo. La trattazione sui temi dell???umanizzazione in Sanità è stata incardinata su una prima fase investigativa, propedeutica alla conoscenza di aspetti d???ambito prettamente ospedaliero ??? per conoscere quali siano le interazioni instaurate tra la condizione fisica e quella emotiva nella reciprocità struttura-utenza ??? sia peculiari in altri ambiti. Il lavoro d???inchiesta sulle principali scale di valore ha dato modo di comprendere potenzialità e criticità in ciascuno e i tratti di maggiore interesse; si è potuto così giungere al cogliere le caratteristiche salienti di cui tener conto nell???elaborazione del sistema di valutazione. Nella fase applicativa della ricerca è stato concretizzato lo strumento Listening to people to Cure people (trad. ???ascoltare le persone per curare le persone???), meglio identificato con l???acronimo LpCp ??? tool, nello specifico costituito dai questionari di valutazione unitamente al software di elaborazione dati; la fase sperimentale del dispositivo ha visto operativamente la sua introduzione in una struttura di cura milanese da 600 posti letto. Risultati. LpCp ??? tool si è mostrato versatile ed efficace, portando alla luce carenze e potenzialità della struttura di riferimento. L???analisi delle numerose sfaccettature del singolo problema, attraverso punti di vista anche distanti (staff, pazienti/visitatori, tecnici) ha posto in evidenza le molteplici dinamiche della percezione, presupposto al produrre utili informazioni per capacitare le direzioni sanitarie al prendere decisioni circostanziate sul singolo problema e sull???utenza specifica. Interessante osservare come alcuni esiti, collateralmente, attestino scarsa attrattiva per alcuni temi come le dotazioni di attività ricreative e di servizi o, riguardo questi ultimi, l???asimmetria tra la loro presenza e la mancata percezione del pubblico della loro esistenza (supporti multilingua, funzioni di relazione con il pubblico, etc.). Conclusioni. Lo strumento è stato recentemente introdotto in altre realtà sanitarie in Milano per una fase di test su vasta scala. L???augurio è quello che LpCp - tool possa maggiormente sensibilizzare le Aziende e farle orientare verso tutti quegli interventi a favore dell???umanizzazione e del comfort; non si può infatti non ribadire come spesso sarebbe sufficiente implementare azioni di lieve entità, poco onerose, per vedere incrementare di molto la positiva percezione dell???utenza, oppure per prendere definitivamente coscienza di come esistano servizi importanti sottoimpiegati o affatto utilizzati a causa di erronea, o del tutto mancante, comunicazione

    Metal complexes of ursodeoxycholic acid and its metal complexes as potential antitumor agents against colon cancer

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    Colorectal cancer (CRC) takes the third place among the most commonly diagnosed cancer in males and the sec­ond in females. It is the second leading cause of death among neoplastic diseases worldwide.The physiological role of bile acids (BAs) is well known. The prevalence and clinical application of ursodeoxycho­lic acid (UDCA) as well as the data on participation of BAs in the pathogenesis of several liver diseases and gas­trointestinal (colon) tumorigenesis provoke interest in the relationship between UDCA and cancer. Experimen­tal evidence (in vitro and animal studies) suggests that ursodeoxycholic acid may have chemopreventive actions in colorectal cancer.The aim of our study was to evaluate the influence of Cu(II), Zn(II) and Ni(II) complexes of ursodeoxycholic ac­ids on viability and proliferation of cultured human colon cancer cells.In our investigations, we used the permanent cell line HT29 (human colorectal carcinoma) as a model system. The compounds tested were applied at concentrations of 10-200 μg/mL for 24-96 h (for short-term experiments with monolayer cell cultures) and 30 days (for long-term experiments with 3D cell colonies) and their effect on cell viability and proliferation was evaluated by the MTT test, neutral red uptake cytotoxicity assay, crystal violet staining, trypan blue dye exclusion technique, double staining with acridine orange and propidium iodide and colony-forming method.Our results showed that the compounds investigated decreased viability and proliferation of the treated cells in a time- and concentration-dependent manner. Metal complexes expressed more pronounced cytotoxic/cytostatic activity compared to the corresponding ligand ursodeoxycholic acid.The metal complexes examined exhibited promising cytotoxic/antiproliferative properties against HT29 colon cancer cells and deserve further studies to clarify better their anti-tumor potential.Acknowledgements: This study was funded by Grant DFNP-17-89/28.07.2017 from the Program `Support of Young Scientists at the Bulgarian Academy of Sciences` and by a mutual project between the Bulgarian Academy of Sciences and the Romanian Academy

    Healthcare sustainability challenge

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    Healthcare structures are supposed to protect and improve Public Health, but in the meanwhile they are highly energy-demanding and socially impactful structures, which cause negative side effects on the people’s health and on the environment. Building hospitals able to cope with the definition of Health as complete well-being and which can fit to the future means therefore constructing sustainable structures. Such complex realities work as a whole, single organism, that can be robust and productive only if every single part is healthy. So when it comes to healthcare facilities, sustainability has to be taken into account as both a main requirement and a quality issue, since they must be capable to deliver high standards also in changing circumstances. Starting from these assumptions the Sustainable High Quality Healthcare project is born with the aim of providing a new original insight into such a complex subject. Its goal is to define, through the construction of an innovative assessment system, solutions and strategies towards the realization of sustainable existing operative or in-design hospitals, where sustainability applies to the main macro-areas
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