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Italiano in variazione : realizzazioni filmiche della lingua dei nuovi migranti
La storia del cinema ha guardato alle componenti straniere in modo spesso marginale, facilmente sbilanciato su intenti comico-parodici o restituendo, nei loro usi, tentativi di una qualche forma di critica sociale. Oggi per\uf2 il cinema ha scoperto nuovi sguardi e accolto nuove sonorit\ue0: alle lingue europee subentrano quelle dei popoli migranti e le pellicole iniziano a interrogarsi sulla realt\ue0 cogente della convivenza e dell\u2019integrazione.The history of cinema has often viewed foreign components in a marginal way, imbalanced due to comic-parodic intentions or attempts to use them as a form of social criticism. Today, however, cinema has discovered new visions and welcomed new sounds: the languages of migrant peoples have taken the place of European languages and films are beginning to question the mandatory reality of coexistence and integration
La lingua filmata : "L'Uomo che verrà" di Giorgio Diritti
La lingua filmata appare oggi uno dei campi linguistici in cui il dialetto torna ad essere scelta registica e veicolo di nuove istanze comunicative, in stretta relazione con un nuovo modo di intendere e praticare il cinema. Il presente articolo introduce il lettore alla consuetudine cinematografica del dialetto, analizzandone la presenza e le funzioni che gli sono state attribuite nei decenni trascorsi e presenti, e guarda a L\u2019Uomo che verr\ue0 quale espressione attuale di una nuova risorgenza dialettale all\u2019interno delle pellicole nostrane. Attraverso un\u2019analisi attenta dei fenomeni vernacolari in esso presenti, l\u2019indagine si sofferma sulle motivazioni e l\u2019efficacia comunicativa cui perviene l\u2019uso del dialetto e si interroga su quale grado di realismo o mimesi linguistica Diritti abbia raggiunto.Language in films is one of the fields where dialect becomes a choice and a vehicle for new communicative demands, closely related the new way of understanding and practicing the cinema. This article introduces the reader to the use of dialect in films, analyzing the presence and functions that have been attributed to it in the past and present decades, and looks at L\u2019Uomo che verr\ue0 as an expression of the new resurgence of dialect in Italian films. Through careful analysis of the vernacular, the paper focuses on the motivations and the communicative effectiveness of the use of dialect and questions the degree of realism or linguistic mimesis that Diritti was able to reach
Fischiare, una metafora : lingua e scrittura di un premio letterario
Numerous are the comparisons that contemporary literature opens up to styles, genres and words of tradition. The dichotomy that distinguishes the choices of writing between a norm and a misrepresentation of the same has left (now perhaps more openly) the non-place of the linguistic standard emerging as a directional matrix of a more spontaneous communication, which aims to approach the competences - or presumed such - of the reader. The analysis chooses to investigate the pages of La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin as the winner of the Campiello Opera Prima Award in 2015; what is proposed is therefore a linguistic reasoning that can interrogate the pages of the novel to understand what expedients and narrative mechanisms have led to assign a certain literary validity to a product that, deliberately, does not choose the linguistic literary standard
La lingua al botteghino
La tradizione della lingua filmata dal cinema comico ha sempre cercato e attinto le proprie coloriture dal polo meno controllato della lingua. Attraverso l\u2019analisi della veste linguistica dei quattro film di maggior successo di pubblico per l\u2019anno 2014, se ne sono volute indagare le tendenze, in continua oscillazione tra usi consapevoli e usi stereotipati delle marche regionali
"Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto" : Loro nell'obiettivo di Paolo Sorrentino
Attraverso l\u2019analisi linguistica dell\u2019ultimo film del regista premio Oscar Paolo Sorrentino, pellicola tra le pi\uf9 attese e le pi\uf9 discusse del periodo recente, ci\uf2 che il contributo si propone di indagare \ue8 se sia possibile e in quale misura applicare le elaborazioni teoriche di Brioschi e Spinazzola alla parola filmata.
Travisandone vistosamente il titolo e pubblicizzato dunque come un film su Silvio Berlusconi, "Loro" sa invece restituire qualcosa di completamente diverso, aprendo la proficua possibilit\ue0 di interrogarsi sul comportamento estetico del soggetto/spettatore e su come la sua esperienza sia inclusa nei momenti di creazione e fruizione, in un rapporto stringente tra conoscenza, edificazione e piacere. La consapevolezza del mutato \u201corizzonte d\u2019attesa\u201d, sempre pi\uf9 sbilanciato nei termini della massa e della globalit\ue0, vorr\ue0 inoltre tentare una valutazione delle caratteristiche del pubblico contemporaneo e il modo in cui riflette e si riflette nella cultura; quanto interagisca ancora il binomio competenza/gusto e se questo sia sbilanciato sull\u2019una o l\u2019altra delle componenti. Quanto, infine, il concetto di ri-uso possa essere attuale in un universo di comportamenti sociali profondamente diversi, in quel filo sempre doppio che \ue8 l\u2019interpretazione dell\u2019opera nei termini del mondo e del mondo nei termini dell\u2019opera
La Crusca risponde : ah, ma è Lercio!
Il presente contributo ha voluto interrogare i contenuti di un giornale satirico e il modo suo originale di ridere della nostra lingua. Analizzando quali siano i mutamenti del nostro idioma maggiormente percepiti, si \ue8 cercato inoltre di descrivere e riconoscere gli ingredienti di quella che \ue8 venuta a configurarsi come una "grammatica lercia"
Riscritture filmiche: del dialetto de "L'Uomo che verrà" e delle sue molte vite
Come dimostrano queste due giornate di studio, con il termine riscrittura possono intendersi numerosi significati. Per quella propriet\ue0 polisemica che \ue8 della nostra lingua, riscrivere pu\uf2 essere allora rielaborare, tradurre, falsificare, scrivere di nuovo.
In questo senso o, meglio, in questi sensi, il mio elaborato si presenta e innesta, sull\u2019azione del riscrivere, una molteplicit\ue0 di piani, diversi e complementari. L\u2019Uomo che verr\ue0 \ue8 stato il film oggetto della mia tesi magistrale, il \u201cprimo amore\u201d, mi verrebbe da dire. Perch\ue9 davvero \ue8 stato un incontro, una scoperta e un impegno. E ci\uf2 che sa renderlo interessante anche in questa sede \ue8 proprio la sua natura molteplice: L\u2019Uomo che verr\ue0 \ue8, infatti, riscrittura storica attraverso riscritture di codici differenti
Study of the transition from pairing vibrational to pairing rotational regimes between magic numbers N=50 and N=82, with two-nucleon transfer
Absolute values of two-particle transfer cross sections along the Sn-isotopic
chain from closed shell to closed shell (100Sn,132Sn) are calculated taking
properly into account nuclear correlations, as well as the successive,
simultaneous and non-orthogonality contributions to the differential cross
sections. The results are compared with systematic, homogeneous bombarding
conditions (p, t) data. The observed agreement, almost within statistical
errors and without free parameters, testify to the fact that theory is able to
be quantitative in its predictions
First evidence of vivianite in human bones from a third millennium BC Domus de Janas : Filigosa tomb 1, Macomer (NU), Sardinia
Altres ajuts: Acord transformatiu CRUE-CSICSardinia is an island located in the middle of the Mediterranean Sea. Due to its position geologically acquired in the Middle Miocene (around 16 Ma ago), this island had a very strategic position in antiquity, as it was involved into all the trade routes that crossed the Mediterranean Sea; however, it developed original archaeological features up to the Iron Age. During the Final Neolithic, the Ozieri's Culture developed throughout the Sardinian territory, with diffusion of typically hypogea graves named Domus de Janas. The study was conducted inside the Domus de Janas at Filigosa necropolis, located on a tuffaceous hillside near the village of Macomer in the area of Marghine, Central-Western Sardinia. Tomb 1 dating back to the beginning of the third millennium BC had been excavated by Professor E. Contu in 1965 At the time of first excavation, this tomb showed very particular conditions that had enabled an excellent conservation of several osteological and wooden samples. This paper focuses on the presence of vivianite deposits on human bones and its origin. For such a mineral to be formed an interaction between phosphate, iron and water has to occur. These findings can be considered the first evidence of such mineral in a Sardinian archaeological site, and one of the most ancient findings of this mineral in Italy, as well as the first evidence observed in prehistoric sites related to a period before the introduction of iron use
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