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    Harmony of transitions in assessing interpersonal motivations in transcripts analysis can discriminate between Adult Attachment Interview secure and disorganized individuals

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    SUMMARY. Aim. Assessing Interpersonal Motivations in Transcripts (AIMIT) is a validated coding system to assess the activation of interpersonal motivational systems (IMS) in the transcripts of psychotherapy sessions. The Transition Index (TI) is an AIMIT measure that reflects the levels of organisation, synchronisation and harmony amongst two or more IMS when they are rapidly shifting or simultaneously in the clinical dialogue. It is supposed to be a measure of integration and coherence of the patient’s state of mind within the psychotherapeutic sessions. It has also been hypothesized that low TI could be a marker for disorganization of attachment of the patient leading to difficulties in the therapeutic relationships and ruptures in the therapeutic alliance. In order to assess this hypothesis we tested its capability to discriminate between Adult Attachment Interview (AAI) organized and disorganized individuals. Methods. Two groups of 15 transcriptions of AAI matched for age and sex, one classified as free-autonomous and one as disorganized, were analysed by the AIMIT method. Results. Compared to organized individuals, disorganized patients at AAI reported lower TI scores (3.7±0.63 vs 3.0±0.53; F=2.98, p=0.005). Furthermore, TI showed a good discriminant capability (Wilks’ Lambda=0.77, p=0.004). Discussion and Conclusion. This result seems to confirm the usefulness and reliability of AIMIT analysis in evaluating the interpersonal difficulties which often characterize the therapeutic relationship with disorganized attachment patient

    L’ascolto sicuro e il rischio rumore in Italia. Normativa, situazione, prospettive e approfondimenti

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    La sordità è una condizione invalidante molto frequente che impatta fortemente sulla qualità di vita e sul potenziale di sviluppo dell’individuo. Essa inoltre implica un costo notevole per i sistemi sociosanitari che, tuttavia, sembra operino azioni non sempre congrue o coordinate per limitarne gli effetti. Per tali ragioni l’OMS nel suo ‘World Report on Hearing’ del 2021 ha individuato 7 aree tematiche principali meritorie di interventi sociosanitari per una governance sostenibile ed efficace del problema sordità. Esse sono identificate dall’acronimo H.E.A.R.I.N.G. Il report dell’OMS dimostra come l’investimento in ciascuna di queste aree sia costo-efficace nel medio periodo: ad una unità monetaria investita oggi corrisponderebbe un risparmio di 18 unità dopo dieci anni laddove si considerino sia i costi diretti sia quelli indiretti complessivamente generati dalla sordità. Il presente lavoro costituisce senz’altro una novità nel panorama medico-scientifico otorinolaringoiatrico e audiologico. Promosso dalla Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale (SIOeChCF) cui si è prontamente affiancata la Società Italiana di Audiologia e Foniatria (SIAF), esso ha visto l’entusiastica adesione di ben 23 sigle del mondo Associativo dei pazienti ipoudenti e dei loro familiari. L’intento è stato quello di recepire immediatamente le raccomandazioni dell’OMS per realizzare una ‘fotografia’ della situazione italiana in ciascuna area tematica, cui si è aggiunta una revisione delle principali fonti di epidemiologia del problema. Difficoltà di accesso alle banche dati - quando esistenti, scadente tracciabilità di alcune attività, sorprendenti variegature territoriali e altri fattori fanno si che la ‘nitidezza’ della fotografia non sempre sia elevata; tuttavia, il quadro che ne deriva è pur sempre orientativo dello ‘stato attuale delle politiche sanitarie italiane sulla sordità’. Esso è il frutto di un lavoro corale articolato su otto tavoli tematici cui hanno contribuito in maniera paritetica decine di medici e pazienti. La collaborazione è stata molto favorevole tanto da condurre sia alla produzione del presente resoconto sia alla consapevole necessità di proseguire con una fase propositiva. L’auspicio è che la presente ‘fotografia’ sia diffusamente discussa e che la stessa possa essere tradotta in un adeguato documento di ‘policy brief’ da condividere con le competenti Autorità (Ministeri, Conferenza Stato-Regioni, Assessorati alla Sanità) prima di procedere con la necessaria fase propositiva di miglioramento. Medici e pazienti sono pronti e disponibili per tutte le iniziative che dovessero scaturire da questo approcci
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