Se è vero, come si legge nelle Osservazioni sulla morale cattolica, che un’idea predominante e «generalissima» è «un’idea che ricompare sempre, e che regge, per così dire, il complesso di idee alle quali si vuole applicare quel nome», il «nome» dell’«idea», ciò sembra valere a maggior ragione per un romanzo come i Promessi Sposi in cui la riflessione manzoniana si coniuga in un paradigma di «applicazioni» e di «modificazioni» retoriche, lessicali, sintattiche. L’orchestrazione romanzesca dell..