1,034 research outputs found

    Licenze d\u2019uso e valorizzazione della ricerca umanistica

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    Contenuti della rivista Cerca Ambito di ricerca Esplora per fascicolo per autore per titolo altre riviste Cruscotto Nome utente Password Ricordami Dimensione dei caratteri Make font size smaller Make font size default Make font size larger Open Journal Systems Guida in linea Home Info Login Registrazione Cerca Corrente Archivio ICCU Home > Vol 1 (2014) > Lana Attualmente sul terreno della pubblicazione degli esiti della ricerca scientifi- ca si fronteggiano l\u2019approccio tradizionale che vuole porre tutto sotto la rigi- da protezione del diritto d\u2019autore e l\u2019approccio dell\u2019accesso aperto nelle sue varie forme, tra le quali sta prendendo forza quella dell\u2019accesso privo di qualsiasi vincolo (CCBY in ambito europeo e CC0 in ambito angloamericano). La ricerca scientifica in ambito umanistico \ue8 tradizionalmente reputata priva di valore economico e contemporaneamente tale da non suscitare interessi economici (se non nell\u2019ambito dell\u2019editoria). Ma la produzione di dati nel mondo digitale, tanto pi\uf9 se Linked Open Data, pu\uf2 innescare l\u2019interesse per lo sfruttamento economico della ricerca umanistica e gli studiosi devono quindi decidere come valorizzarla, anche decidendo come renderla economi- camente produttiva. Per uscire, quando possibile, dal vicolo cieco secondo cui \u201cla ricerca umanistica non produce valore economico e quindi non merita di essere finanziata\u201d

    Biblioteche digitali e studi umanistici

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    Il complesso e costoso lavoro di creazione di biblioteche digitali non si pu\uf2 giustificare solo sulla base della semplice creazione di una risorsa per la lettura dei testi nell\u2019ambito digitale. Occorre che le biblioteche digitali siano utilizzate per attivit\ue0 complesse non praticabili con le edizioni a stampa. Una di esse \ue8 l\u2019annotazione formale dei testi e l\u2019impiego dell\u2019an\uacnotazione per dar luogo a nuove modalit\ue0 di lavoro sul testo stesso

    Artificial Intelligence Systems and problems of the concept of author. Reflections on a recent book

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    The publication of the book Beta Writer. 2019. Lithium-Ion Batteries. A Machine-Generated Summary of Current Research. New York, NY: Springer, produced with Artificial Intelligence software prompts analysis and reflections in several areas. First of all, on what Artificial Intelligence systems are able to do in the production of informative texts. This raises the question if and how an Artificial Intelligence software system can be treated as the author of a text it has produced. Evaluating whether this is correct and possible leads to re-examine the current conception for which it is taken for granted that the author is a person. This, in turn, when faced with texts produced by Artificial Intelligence systems necessarily raises the question of whether they, like the author-person, are endowed with agency. The article concludes that Artificial Intelligence systems are characterized by a distributed agency, shared with those who designed them and make them work, and that in the wake of the reflections of 50 years ago by Barthes and Foucault, it is necessary to define and recognize a new type of author

    Biblioteche digitali e ontologie

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    L\u2019annotazione ontologica della conoscenza contenuta nelle opere latine disponibili nella biblioteca digitale digilibLT permette di aprire prospettive di ricerca del tutto nuove non solo per gli studiosi del settore ma anche per il mondo dell\u2019IA in quanto l\u2019ontologia opportunamente utilizzata esplicita in modo formalizzato la conoscenza e offre cos\uec una base affidabile a procedure di reasoning. Il modello concettuale descritto per le opere latine pu\uf2 essere esteso ad altre lingue e letterature

    Digital humanities e biblioteche

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    The beginnings of Digital humanities are complex to delineate but in any case connected with the use of existing libraries (in the Middle Ages or in the 19th century) or with the creation of new libraries at the end of the last century, in the projects of the Index Thomisticus, of Computer assisted tools for Septuagint studies, of the Thesaurus linguae Graecae.The basic methodological imprint, through this multi-temporal and multi-center start, is the study of the texts around which very different disciplines even apparently (or really) distant get in touch with each other. In the international context, this imprint is questioned as it would be exclusionary with respect to a variety of subjects whose horizon ranges from cultural studies, to media studies, to the geopolitical inclusion of the South of the world.The Italian situation, also through AIUCD, the Association of informatica umanistica and digital culture, is characterized instead by the ability to recognize in constantly renewed forms the vital capacity of text and textuality to constitute the connective of a variety of contents and contexts.Gli inizi delle Digital humanities sono complessi da delineare ma comunque connessi con l'utilizzo di biblioteche esistenti (nel Medioevo o nell’Ottocento) o con la creazione di nuove biblioteche sul finire del secolo scorso, nei progetti dell'Index Thomisticus, dei Computer assisted tools for Septuagint studies, del Thesaurus linguae Graecae.L'impronta metodologica di fondo, attraverso questo inizio multitemporale e multicentrico, è lo studio dei testi attorno al quale si incontrano discipline molto differenti e anche apparentemente lontane. Nel contesto internazionale questa impronta pur presente viene messa in discussione in quanto sarebbe escludente rispetto a una varietà di temi il cui orizzonte va dai cultural studies, ai media studies, all'inclusione geopolitica del Sud del mondo.La situazione italiana, anche attraverso l'AIUCD, l'Associazione di informatica umanistica e cultura digitale, si caratterizza invece per la capacità di riconoscere in forme costantemente rinnovate la capacità vitale del testo e della testualità di costituire il connettivo di una varietà di contenuti e contesti

    Sistemi di Intelligenza Artificiale e problemi del concetto di autore. Riflessioni su prodotti editoriali recenti

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    La pubblicazione del libro Beta Writer. 2019. Lithium-Ion Batteries. A Machine-Generated Summary of Current Research. New York, NY: Springer, prodotto con software di Intelligenza Artificiale sollecita analisi e riflessioni in vari ambiti. Prima di tutto su che cosa i sistemi di Intelligenza Artificiale siano in grado di fare nell’ambito della produzione di testi di tipo informativo. Di qui si pone la questione se e come un sistema software di Intelligenza Artificiale possa essere trattato come autore di un testo che ha prodotto. Valutare se ciò sia corretto e possibile porta a riprendere in esame la concezione attuale per la quale è scontato che l’autore sia una persona. Ciò, a sua volta, di fronte a testi prodotti da sistemi di Intelligenza Artificiale sollecita necessariamente la domanda se essi, come l’autore-persona, siano dotati di agency. L’articolo conclude che i sistemi di Intelligenza Artificiale si caratterizzano per un’agency distribuita, condivisa con chi li ha progettati e li fa funzionare e che sulla scorta delle riflessioni di 50 anni fa di Barthes e Foucault occorre definire e riconoscere un nuovo tipo di autore

    Biblioteche digitali e Linked Open Data: contenuti, connessioni, link, argomentazioni

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    Il web è innervato da una trama di connessioni ipertestuali che ne costituiscono la principale modalità di organizzazione del contenuto e di funzionamento: si connette ciò che è simile; e cliccando sui link ci si sposta da un contenuto ad un altro. I Linked Open Data promettono un web in cui esisterà un numero molto maggiore di connessioni oggettive, fattuali, tra i dati ma molto più interessanti e importanti sono le connessioni tra informazioni che (apparentemente) non hanno nulla in comune e che solo un interprete umano in forza di un'ipotesi o di un'argomentazione può mettere in relazione. ----------------- The hypertextual connections innervate the web and at the same time they constitute the main way the content is functioning: what is similar is linked and by clicking on a link one goes from one content to another. The Linked Open Data promise a web were a much bigger number of connections - factual, objective connections - will exist among data. But much more interesting and relevant are the connections between pieces of information which apparently have nothing in common and which only a human interpretation can relate to each other because of an hypothesis or of an argumentation

    Exploring the Betrothed Lovers

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    We present the ongoing activities and the first results achieved in a research project concerning the understanding of narrative in the high school. Students and teachers experimented with new ways to learn linguistic and digital skills, by using a collaborative learning environment built around the novel I Promessi Sposi. We analyzed the literary text, extracting social networks of characters and other fundamental narrative elements (sequences, locations, etc.), in order to provide the students with appropriate tools and resources to conduct their own inquiries on the novel
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