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    Il valore di FT3 è un possibile indicatore di rischio per pazienti sottoposti a chirurgia vascolare

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    È stato condotto uno studio in un gruppo di 28 pazienti sottoposto a chirurgia vascolare con gli scopi di confermare il decremento postoperatorio dei livelli sierici dell’ FT3, studiare la correlazione fra l’Euthyroid Sick Syndrome (ESS) e le complicanze post-operatorie infiammatorie nella chirurgia vascolare, mettere in evidenza una possibile correlazione fra indicatori di gravità dell’ aterosclerosi ed ESS. La differenza fra FT3 pre-operatorio e post-operatorio in 1° giornata è risultata significativa, benchè lieve (3,88 ± 0,73 vs 3,32 ± 1,07 p 0,05), mentre non sono state rilevate differenze significative quanto ai valori pre/post-operatori di FT4 e TSH. Nei 6 pazienti complicati per insorgenza di Systemic Inflammatory Response Syndrome, il decremento di FT3 è stato più marcato che nei non complicati (valore in 1° giornata postop 3,60 ± 1,05 vs 2,47 ± 0,61), anche se non ha raggiunto la significatività statistica (p = 0,06). Infine è stata osservata una forte correlazione lineare negativa fra fibrinogeno preoperatorio e FT3 preoperatorio (r = -0,48). Sembra effettivamente fondata l’ idea di utilizzare i valori di FT3 come indicatore dell’ entità dello stress chirurgico post-operatorio, in particolar modo per quello che riguarda l’ attivazione infiammatoria sistemica. Il valore pre-operatorio di FT3 si è inoltre dimostrato inversamente correlato ad indici di infiammazione ed aterosclerosi, soprattutto col valore del fibrinogeno plasmatico. Clin Ter 2009; 160(3):e35-e3

    Risk of Malignancy from Thyroid Nodular Disease as an Element of Clinical Management of Patients with Hashimoto's Thyroiditis.

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    BACKGROUND: Many studies have investigated the association between chronic lymphocytic thyroiditis (CLT) and papillary thyroid carcinoma (PTC), but clinical management of this condition has never been addressed specifically, even in recent guidelines. Surprisingly the likelihood of a nodule as being cancerous in a CLT has never been explicitly expressed in terms of relative risk. METHODS: This study was based on a retrospective analysis of 404 patients undergoing total thyroidectomy. RESULTS: Sixty-nine patients (17.1%) had histological findings of true CLT, and 36.2% had concurrent PTC versus 22.6% of patients in the non-CLT group (p < 0.05), with a tumour risk in the CLT group of ×1.6 (95% CI = 1.21-1.94, likelihood ratio = +1.63). CONCLUSIONS: Patients with CLT and a nodular condition have a ×1.6 increased risk of harbouring a PTC. Moreover, these patients develop multicentric PTC more frequently, and, as a result, total thyroidectomy should always be considered

    Increasing diagnostic accuracy for thyroid nodules by an integrated multivariate approach: a methodological study.

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    Objectives: Current guidelines for diagnostic management of thyroid nodules are based on a linear approach, using categorial classifications to cluster diagnostic findings and they still lead to unnecessary surgery. A diagnostic scoring system, based on clinical, cytological and ultrasound findings is described. Materials and Methods: Two groups of patients (168 and 55 pts) were used to compute a multivariate model and the discriminating threshold by ROC curves. The performance of the derived scoring system was assessed by a simulation on a third group of 60 patients, who had undergone surgery according to current guidelines. Results: The scoring system displayed a sensitivity of 100%, specificity 53.3%, positive and negative predictive values of 68.1% and 100%. According to the scoring system, 16 out of 60 operations would have been saved. Conclusions: A scoring system can take into account in a more accurate way the full informative content of the fine-grained description of diagnostic and clinical features

    Un modello multivariato integrato di previsione del rischio neoplastico dei noduli della tiroide

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    Riassunto Obiettivo: la diagnosi di natura di un nodulo della tiroide è ancora oggi un problema non completamente risolto e spesso vengono eseguiti interventi a solo scopo di conferma istologica. Lo studio si propone di definire un modello integrato predittivo del rischio neoplastico per un nodulo tiroideo: Tale modello può essere complementare all’attuale approccio sequenziale di attività diagnostiche, governato da criteri mono-dimensionali. Materiali: sono stati raccolti i dati clinici, ecografici e citologici preoperatori di 168 pazienti consecutivi (per un totale di 197 noduli studiati), operati successivamente di tiroidectomia totale. I dati sono stati analizzati con statistica monovariata e quindi integrati in un modello statistico multivariato. Sono stati esclusi pazienti con referto citologico inadeguato (classe Th 1 secondo la British Thyroid Ass.) o con diagnosi citologica certa di neoplasia (classe Th 5). Risultati: sono risultate variabili predittive indipendenti di maggior valore la anisonucleosi, la presenza di atipie e di proliferazione follicolare nell’esame citologico; la presenza di calcificazioni interne al nodulo e l’unicità del nodulo stesso come caratteri ecografici. Conclusioni: è stato possibile integrare in un unico modello predittivo di rischio a cinque elementi i caratteri derivanti dall’ecografia e dalla citologia su FNA. Tale modello può essere la base per ottenere un sistema di punteggio da affiancare alla strategia di semplice algoritmo sequenziale raccomandata dalle linee guida attuali. Summary Objective: the diagnosis of nature of a thyroid nodule is still an unresolved problem and often patients undergo surgery just to confirm an histological diagnosis. This study is aimed to define an integrated model to predict the risk of malignancy for a thyroid nodule. This model should complement the presently preferred approach, based on a sequential diagnostic workup ruled by mono-dimensional criteria. Materials: data from clinical exam, ultrasound and cytology were collected in the preoperative period from 168 consecutive patients (for a total number of 197 considered nodules), who then underwent total thyroidectomy. Data were analysed by monovariate statistics and then integrated in a multivariate statistical model. Patients with an inadequate cytology (Th 1class, according to la British Thyroid Ass.) or with a definite cytological diagnosis of malignancy (Th 5class) were excluded. Results: anisonucleosis, the presence of atipia and follicular proliferation resulted as independent significant criteria for cytology; the presence of calcifications inside a nodule and the condition of unique nodule were the ultrasonographic most significant characters. Conclusions: it has been possible to integrate in a unique predictive model of risk with five elements the information deriving from ultrasound and cytology. This model can be the starting point to obtain a scoring system to improve the strategy of simple sequential algorithm recommended by the present guidelines. Introduzione La diagnosi di natura di un nodulo della tiroide è ancora oggi un problema non completamente risolto e poiché, nonostante l’alta prevalenza dei noduli della tiroide, solo in una piccola percentuale di casi essi sono maligni, spesso vengono eseguiti interventi a solo scopo di conferma istologica. Le più recenti linee guida (1, 2, 3) raccomandano un flusso sequenziale di attività diagnostiche, governato da criteri mono-dimensionali (anamnesi-esame obiettivo ecografia FNA) e non sembrano esistere in letteratura tentativi di costruire sistemi di punteggio di rischio, specie per quella tipologia di noduli tiroidei con caratteristiche ecografie sospette o con citologia di tipo “lesione follicolare”. Lo scopo dello studio è quello di confermare il valore diagnostico di alcune delle caratteristiche della citologia e dell’ecografia citate in letteratura come predittive di malignità (4, 5, 6) e integrarle in un unico modello statistico multivariato predittivo del rischio di neoplastico
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