12 research outputs found
Invecchiamento della coroide
La coroide è la tunica intermedia dell’occhio posta tra lo strato fibroso più esterno, che ha funzione di supporto e quello neurale più interno (la retina) che provvede alla funzione visiva. In questo capitolo gli Autori analizzano gli aspetti e le cause dell'invecchiamento della coroide
Uso delle Lenti a Contatto terapeutiche in silicone idrogel dopo chirurgia rifrattiva
Alcuni lavori di letteratura sull'uso di lenti a contatto terapeutiche in silicone idrogel mostrano che, in virtĂą di una elevata gas permeabilitĂ e un basso contenuto di acqua, sono adeguate come bendaggio in seguito ad interventi di chirurgia rifrattiva, consentendo una buona protezione della superficie oculare e una piĂą veloce guarigione dell'epitelio corneale nel post operatorio rispetto alle lenti in HEMA.
Una particolare attenzione viene riservata alle lenti in Balafilcon A e Lotrafilcon B come lenti in silicone idrogel che, al pari del Lotrafilcon A (già approvato dalla FDA) può essere utilizzata come lente bendaggio in occhi di pazienti operati a causa di vizi rifrattivi
Lo stress fotoossidativo e la protezione retinica
In questo capitolo si analizza lo stress fotoossidativo e la protezione retinic
L’Invecchiamento dell'uvea anteriore
In questo capitolo alla luce degli studi degli autori e attraversol'analisidi dati emerge l’ipotesi che con l’invecchiamento si riduca la mobilità in senso anteriore del corpo ciliare e quindi si venga a potenziare il movimento centripeto dei processi ciliari al fine di garantire un rilasciamento delle fibre zonulari che sia sufficiente a permettere una variazione della curvatura del cristallino necessaria per un determinato potere accomodativo
L’invecchiamento della retina
La nostra vista si indebolisce con l’età ; la maggior parte delle persone anziane presenta deficit sia della visione fotopica (Owsley e Bourton,1991) che scotopica (Sturr et al., 1992) non correlabili ad alcuna patologia organica ma facenti parte di un generale declino di tutte le funzioni dell’or-ganismo. In base alla teoria del deterioramento fisico si ritiene che l’organismo sia sottoposto a stress ed insulti estrinseci (dipendenti dall’ambiente) ed intrinseci (dipendenti dai processi biologici). Il danno, sia intrinseco che estrinseco, deriva da piccole molecole altamente reattive, i radicali liberi, prodotte durante il normale metabolismo cellulare ed associate ad importanti funzioni cellulari. Fra gli agenti dannosi consideriamo gli intermedi reattivi dell’ossigeno (ROI) capaci di indurre stress ossidativo, ma anche i perossinitriti, gli agenti alchilanti endogeni ed i prodotti dell’aldeide, proveniente dalla ossidazione lipidica che hanno tutti la capacità di danneggiare le macromolecole organiche (proteine e lipidi complessi, DNA ecc.). Dal danno macromolecolare si arriva alla disfunzione cellulare che si manifesta con instabilità nucleare, con eventi di differenziazione cellulare inappropriati e conseguente morte cellulare (necrosi o apoptosi) (vedi lo stress ossidativo fotoindotto e la patologia retinica).
Quindi, secondo la teoria dell’invecchiamento, il livello di senescenza è stabilito dall’interazione tra i fattori che la promuovono e quelli che la contrastano, in pratica dalla capacità di rigenerazione cellulare che è sotto il controllo genetico. Da questo punto di vista la “teoria del deterioramento fisico” si unisce all’altra teoria dell’invecchiamento che è quella dell’“orologio biologico”. Quest’ultima asserisce che la durata della vita di ogni specie è geneticamente determinata e che le sue variazioni sono frutto o di influenze ambientali o di mutazioni genetiche
Utility of retinal thickness analyser in early diagnosis of glaucomatous damage
Aim: The utility of retinal thickness analysis (RTA) in the primary open-angle glaucoma (POAG) early diagnosis and in the follow-up was evaluated. Materials and Methods: The nerve fibre layer thickness was analysed with the RTA by repeated examinations in POAG, ocular
hypertension (OH) and healthy subjects (H). Results: In the POAG group, a statistically significant reduction of mean
retinal thickness (MRT) compared to H group was evidenced both in the total area examined and in each of the four
quadrants. The visual field evaluation classified the POAG group’s visual fields in stage 1 and the OH group’s visual
fields in stage 0. Conclusion: RTA reveals a variation of mean retinal thickness, even before a functional and/or morphological optic nerve alteration appears. RTA is a complementary tool with the exams usually applied in the diagnosis of glaucoma, even though the information obtained is not specific for glaucoma
“ Importanza dei fattori emodinamici nel follow-up della patologia glaucomatosa”
Influenza dei fattori emodinamici nel glaucoma ad angolo apert
Corneal haze in course of Fuchs' endothelial dystrophy.
This article describes the observations obtained with confocal microscopy (CM) on the corneal structure in course of corneal edema in a patient with Fuchs endothelial corneal dystrophy (FD). The patient was a 40 year old male, suffering from second stage FD, in course of corneal edema and bullous keratopathy. The tissue structure was analyzed with CM confoscan CS4 (Nidek Technologies(®), Birmingham, UK) using the 40x mode. The CM has shown the presence of gaps due to corneal edema and a diffuse stromal hyper reflectivity related to the alteration of the extracellular matrix. It has also showed the presence of binucleate cells, assimilable to keratocytes, in cytokinesis which presented a typical fusiform aspect with two highly reflective nuclei awaiting cell division. The total number of cells was much lower than that of healthy control subjects of similar age, sex and race. The CM in this case suggests a significantly lower number of cells, presumably keratocytes, compared to normal range, but mostly it shows the presence of cells undergoing cytokinesis, which witnesses the active processes of collagenogenesis and possible vasculogenesis that represent early stages of loss of the normal corneal transparency
Keratoconjunctivitis by confocal microscopy after topical cyclosporine
AIM: To describe the observations obtained by confocal microscopy concerning corneal stromal structure in the process of adenoviral epidemic keratoconjunctivitis, from the onset of the disease up to 20 weeks of follow-up, after topical cyclosporine. METHODS: A 16-years-old boy has developed subepithelial infiltrates and an epidemic keratoconjunctivitis from adenovirus in both eyes. Clinical case was analyzed by confocal microscopy (40x mode, Nidek ConfoScan 4) before and after administration of topical cyclosporine. RESULTS: Two weeks after the onset of the symptoms, corneal stroma showed the presence of cells with highly reflective area. These cells, comparable to keratocytes, had a typical fusiform shape and assumed a particular rosette disposition, never highlighted in the literature. Hyperreflective areas disappeared in both eyes after administration of topical cyclosporine 1% for 30 days. This outcome was also confirmed after five months. CONCLUSION: The confocal microscopy performed on the surface of the stroma before and after treatment with cyclosporine suggests the presence of a localized immune activation in subepithelial layer