30 research outputs found

    Terrae motus: un’iscrizione nucerina relativa al restauro del teatro

    No full text
    Nel 1980, nel corso dello scavo del settore di iposcenio antistante alla versura O. del teatro di Nuceria Alfaterna sono stati rinvenuti i frammenti dell’iscrizione relativa a lavori di restauro intrapresi sotto Domiziano che qui si presenta. Si tratta di una lastra la cui altezza può essere ricostruita in almeno 91 cm. e la cui lunghezza doveva raggiungere almeno m. 2,30, di uno spessore di 4 cm. La linea di distacco sul lato posteriore copre la frattura di distacco dal blocco e lungo i bord..

    Circello, Casalbore e Flumeri nel quadro della romanizzazione dell’Irpinia

    No full text
    Mentre il Sannio Pentro non può essere più considerato ormai come un’entità quasi sconosciuta, anche se per interi periodi la documentazione aquisita nell’ultimo venticinquennio è ancora troppo lacunosa, l’Irpinia comincia a venire, diciamo, alla ribalta solo da pochi anni, cioè da quando si sono potute fare indagini più sistematiche anche in aree dapprima completamente trascurate e di cui di sta rivelando ora l’enorme importanza per la conoscenza della storia e della società sannitiche. Va p..

    Canali e fiumi per il trasporto del grano

    No full text
    La fossa Neronis, il canale navigabile concepito dopo l’incendio di Roma nel 64 d. C., i cui lavori furono interrotti nel 69 in seguito allo scoppio della rivolta in Gallia, ha lasciato tracce ben visibili lungo gran parte del litorale campano, così come il taglio dell’istmo di Corinto, che rientrava nello stesso progetto, dovuto all’esigenza di rendere più sicuro il rifornimento alimentare dell’Urbe. Tra l’altro ne sono testimonianza la “fossa del Castagno” tra le lagune del Fusaroe del Lucrino, cui si riferisce evidentemente quanto ne dice Tacito, e il taglio del Pisco Montano a Terracina. Nell’ambito delle soluzioni di ripiego vanno annoverate le opere per rendere navigabile il Calore con funzione complementare alla via real izzata sotto Domizianoe un mulino ad acqua facente parte del rinnovamento del ponte sullo stesso fiume tra Aeclanume Beneventum completato nel 126.The fossa Neronis, the navigable canal conceived after the great fire of Rome in 64 A. D., work on which was interrupted in 69 following a revolt in Gaul, has left very visible traces along a great part of the Campanian coast, just as the cutting of the isthmus of Corinth, which was part of the same project, due to the need of rendering more secure the resupply of foodstuffs to Rome. Other evidence is provided by the “fossa del Castagno” between the lagoons of Fusaro and Lucrino, to which Tacitus’ observation evidently refers, and the cut of Pisco Montano at Terracina. Among makeshift solutions are the works to make navigable the river Calore with a complementary function to the road built by Domitian and a water-mill included in the renovation of the bridge on the same river between Aeclanum and Beneventum completed in 126

    Importazioni greco-orientali in Campania

    No full text
    L’area di cui tratterò è, naturalmente, la Campania antica, compresa tra il Sele e il Garigliano, e il suo retroterra immediato, pertinente nel periodo che c’interessa in parte alla facies della valle del Liri e in parte occupato dai Sanniti, che tendono via via ad ampliare il loro territorio. Tralascio invece, salvo per fatti particolari che hanno influito, come vedremo, anche più a N., la zona a S. del Sele, pertinente all’Enotria, in quanto sembra potervi riscontrare una dinamica diversa c..

    Note sui criptoportici pubblici in Campania

    No full text
    La description et l'étude des cryptoportiques de Suessa, Allifae et Capua, s'élargit en une réflexion sur le problème de la fonction des cryptoportiques à trois ailes avec l'examen d'éléments comparables à Narbonne, Aoste, Arles, Minturnae, etc.Johannowsky Werner. Note sui criptoportici pubblici in Campania. In: Les cryptoportiques dans l'architecture romaine. Actes du Colloque de Rome (19-23 avril 1972) Rome : École Française de Rome, 1973. pp. 143-165. (Publications de l'École française de Rome, 14

    Problemi relativi a Cuma arcaica

    No full text
    Presento anzitutto la pianta di Cuma, redatta in base agli elementi finora noti.Il settore di costa antistante alla città è attualmente piatto, senza insenature, ma doveva avere nell’antichità una configurazione diversa. Probabilmente a sud dell’acropoli, dove, più ο meno in corrispondenza della parte sud-ovest dell’area compresa nella cinta, ci sono avanzi di opere presumibilmente portuali di età romana, doveva esserci una larga insenatura che evidentemente costituiva anche il presupposto de..

    Canali e fiumi per il trasporto del grano

    No full text
    Thefossa Neronis, the navigable canal conceived after the great fire of Rome in 64 A.D., work on which was interrupted in 69 following a revolt in Gaul, has left very visible traces along a great part of the Campanian coast, just as the cutting of the isthmus of Corinth, which was part of the same project, due to the need of rendering more secure the resupply of foodstuffs to Rome. Other evidence is provided by the "fossa del Castagno" between the lagoons of Fusaro and Lucrino, to which Tacitus' observation evidently refers, and the cut of Pisco Montano at Terracina. Among makeshift solutions are the works to make navigable the river Calore with a complementary function to the road built by Domitian and a water-mill included in the renovation of the bridge on the same river between Aeclanum and Beneventum completed in 1 26.ha fossa Neronis, il canale navigabile concepito dopo l'incendio di Roma nel 64 d.C, i cui lavori furono interrotti nel 69 in seguito allo scoppio della rivolta in Gallia, ha lasciato tracce ben visibili lungo gran parte del litorale campano, così come il taglio dell'istmo di Corinto, che rientrava nello stesso progetto, dovuto all'esigenza di rendere più sicuro il rifornimento alimentare dell'Urbe. Tra l'altro ne sono testimonianza la "fossa del Castagno" tra le lagune del Fusaro e del Lucrino, cui si riferisce evidentemente quanto ne dice Tacito, e il taglio del Pisco Montano a Terracina. Nell'ambito delle soluzioni di ripiego vanno annoverate le opere per rendere navigabile il Calore con funzione complementare alla via realizzata sotto Domiziano e un mulino ad acqua facente parte del rinnovamento del ponte sullo stesso fiume tra Aeclanum e Beneventum completato nel 1 26.Johannowsky Werner. Canali e fiumi per il trasporto del grano. In: Le Ravitaillement en blé de Rome et des centres urbains des débuts de la République jusqu'au Haut-Empire. Actes du colloque international de Naples, 14-16 Février 1991. Rome : École Française de Rome, 1994. pp. 159-165. (Publications de l'École française de Rome, 196

    Note sui criptoportici pubblici in Campania

    No full text
    La description et l'étude des cryptoportiques de Suessa, Allifae et Capua, s'élargit en une réflexion sur le problème de la fonction des cryptoportiques à trois ailes avec l'examen d'éléments comparables à Narbonne, Aoste, Arles, Minturnae, etc.Johannowsky Werner. Note sui criptoportici pubblici in Campania. In: Les cryptoportiques dans l'architecture romaine. Actes du Colloque de Rome (19-23 avril 1972) Rome : École Française de Rome, 1973. pp. 143-165. (Publications de l'École française de Rome, 14

    Avant-propos

    No full text
    Nel periodo in cui furono creati i poemi omerici, già per antica tradizione oggetti di particolare importanza e valore erano considerati anche fuori dal mondo egeo come κειμήλια destinati al dono e non allo scambio. Tale consuetudine, che appare già in crisi nell'ambito del mondo greco verso la metà del VI secolo, quando i Samii s'impadroniscono di un cratere destinato dagli Spartani a dono per Creso, dedicandolo come preda nell'Heraion, in base ad una concezione che rimarrà valida fino in pi..

    La Campania settentrionale

    No full text
    Non presenterò molte diapositive, ma soltanto quelle che potranno servire, in sostanza, da riepilogo, in quanto mi son voluto affidare soprattutto al materiale esposto nella mostra. Gli ultimi scavi e i risultati dei restauri per quel che riguarda il materiale di Capua non hanno cambiato sostanzialmente il quadro della situazione. È rimasto quello hiatus fra il periodo precoloniale e il periodo protocoloniale, che appariva tale all’epoca del convegno che fu tenuto fra Napoli e Ischia nel 1968..
    corecore