29 research outputs found
Abscess and cecum carcinoma in inguinal hernia: case report
Cecal adenocarcinoma within an inguinal hernial sac is an uncommon clinical condition. A primary adenocarcinoma of the cecum in a right sided inguinal hernia is presented and discussed. This case represents one of the unexpected findings in a hernia sac and also very rare septic evolution. This particular condition is a main dignostic and therapeutic challenge
La colla di fibrina nelle ernioplastiche tension-free: nostra esperienza
Scopo di questo studio è dimostrare la possibilità , nell’ernioplastica secondo Lichtenstein, di fissare la mesh alle strutture muscolo-fasciali con colla
di fibrina, evitando l’uso di punti di sutura.
La fissazione della rete di prolene con Tissucol è stata effettuata in 28 pazienti, mentre nello stesso periodo la tecnica tradizionale di Lichtenstein è stata eseguita in altri 28 pazienti.
I vantaggi dell’uso della colla di fibrina sono: nessun trauma chirurgico, perfetta fissazione della mesh, riduzione del dolore e della morbilità , abbassamento dei costi. La metodica è sicura e facilmente riproducibile. I risultati sono promettenti anche se la verifica va effettuata con casistiche più consistenti e
follow-up più lungo
La riparazione dell’ernia ombelicale nella donna in postmenopausa
Gli Autori riportano la loro esperienza sull’impiego della protesi
dual-mesh in PTFEe per il trattamento delle ernie ombelicali nelle
donne in postmenopausa.
La riparazione protesica vs l’intervento classico di Mayo trova giustificazione nella maggior parte dei casi per i deficit biostrutturali delle strutture muscolo-fasciali delle donne in menopausa, deficit legati
alla riduzione della funzione ovarica e aggravati da pregresse gravidanze. Una corretta valutazione del trofismo delle strutture della parete addominale e delle dimensioni delle ernie è comunque indispensabile nel porre indicazione alla chirurgia protesica.
Nella nostra casistica la morbilità riferita a complicanze precoci è
assolutamente trascurabile. A tutt’oggi, sebbene il follow-up sia ancora
piuttosto breve, non abbiamo riscontrato casi di recidiva
Some psychosocial and cultural factors in the Arab-Israeli conflict: a review of the literature
Peer Reviewedhttp://deepblue.lib.umich.edu/bitstream/2027.42/66497/2/10.1177_002200277201600210.pd
Pathological evaluation in colorectal polyps endoscopic treatment
This retrospective study shows that endoscopic polypectomy is the technique of choice to remove the majority of polyps; follow-up and pathologic examinations shed light on the carcinogenesis of colorectal lesions.
From January 1990 to December 2001, 1302 adenomatous polyps
were removed, 1175 endoscopically, 127 with surgical procedures. The anatomical and morphologic conditions of the colon and some characteristics of the polyps represent limits to the feasibility and to the efficacy of
polypectomy, and the most important variables for the correct management of the patients affected by colorectal adenomatous polyps
La trombosi venosa profonda in gravidanza: caso clinico
Sulle base di un caso clinico di recente giunto alla nostra osservazione abbiamo ritenuto di esporre le linee guida più attuali per la prevenzione e il trattamento delle TVP in gravidanza. Il tromboembolismo venoso in gravidanza e nel puerperio rimane la maggior causa di mortalità e morbilità . La gravidanza, infatti, rappresenta di per sé una predisposizione alla TVP. Fattori di rischio specifici possono essere identificati prima o durante la gravidanza ed il parto. Grazie all’introduzione di nuove strategie diagnostiche tipo l’EcoColor-Doppler ed il dosaggio del D-dimero plasmatico è possibile prevenire la trombosi venosa profonda ed evitare le complicanze tromboemboliche.
L’elasto-compressione degli arti inferiori e il trattamento farmacologico con EBPM rappresentano nei soggetti a rischio un buon protocollo di prevenzion
Il trattamento del carcinoma del retto basso nel paziente anziano fragile. Contributo casistico
Il carcinoma del retto è di frequente riscontro nella popolazione
anziana, nell’ambito della quale morbilità e mortalità correlate alla
terapia chirurgica sono spesso aggravate da patologie concomitanti.
Tuttavia, previo un accurato studio preoperatorio e la rigida selezione
dei pazienti in categorie di rischio, è possibile l’attuazione di procedure chirurgiche sicure ed efficaci.
Nel nostro studio abbiamo incluso 149 pazienti affetti da carcinoma del retto distale, suddivisi tra soggetti con più di 75 anni e con
meno di 75 anni. Gli interventi eseguiti sono stati: resezione curativa
in 94 casi, interventi palliativi in 19, escissione locale in 31; anche tra
i pazienti di età superiore a 75 anni abbiamo ottenuto buoni risultati per quanto riguarda le complicanze e la mortalità postoperatorie.
Possiamo dunque concludere che le procedure chirurgiche da noi
eseguite garantiscono, anche in pazienti anziani selezionati, buoni risultati in termini di controllo sia del rischio perioperatorio sia della
malattia neoplastic