15 research outputs found

    Arturo Genre (1937-1997)

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    Jalla Daniele. Arturo Genre (1937-1997). In: Le Monde alpin et rhodanien. Revue régionale d'ethnologie, n°4/1999. pp. 93-96

    Le fort de Bard : lieu ou musée

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    Le fort de Bard, dans la Vallée d’Aoste, a été ouvert au public en janvier 2006, mais la conception de son programme muséographique remonte à 2002. Après l’inauguration du Musée des Alpes, de l’exposition temporaire Alpes de rêve et de l’espace Vallée culture consacré au patrimoine régional, ont été ouverts en 2009 Alpes des enfants, un parcours interactif réservé aux plus jeunes, et le Parcours panoramique, dans les espaces en plein air du fort ; en 2012, le Musée du fort, dans les prisons ;..

    Arturo Genre (1937-1997)

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    Jalla Daniele. Arturo Genre (1937-1997). In: Le Monde alpin et rhodanien. Revue régionale d'ethnologie, n°4/1999. pp. 93-96

    L'«Atlante toponomastico del Piemonte montano»

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    Genre Arturo, Jalla Daniele. L'«Atlante toponomastico del Piemonte montano». In: Nouvelle revue d'onomastique, n°15-16, 1990. pp. 169-179

    Jews, an Italian Story. The First Thousand Years

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    Versione inglese del catalogo della Mostra "Ebrei, una storia italiana", Ferrara, Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoa

    Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni

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    Catalogo della Mostra Inaugurale del MEIS - Museo dell'Ebraismo Italiano e della Shoah, Ferrara, 14 dicembre 2017 - 14 settembre 201

    Alessandro Roccavilla, ethnographe par hasard

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    Alessandro Roccavilla, un etnografo per caso. Alessandro Roccavilla (Moretta 1865-Biella 1929), è un tipico intellettuale di provincia e rappresentante del notabilato locale del suo tempo. Nel 1909 Lamberto Loria, gli propone di coordinare la raccolta di oggetti in Piemonte e Valle d'Aosta per la Mostra di etnografia italiana di Roma del 191 . Roccavilla riesce a dai vita a una fitta rete di collaboratori locali, reclutati fra parenti, co-noscenti, con l'apporto determinante di molti membri del Club Alpino Italiano, anche perché l'area maggiormente interessata dalla raccolta è proprio quella alpina, dove si concentrano le ricerche e da cui proverrà la maggior parte degli oggetti inviati a Roma. La predilezione per i prodotti esteticamente più significativi dell'artigianato popolare si iscrive tanto in un interesse per le arti applicate, quanto in un récupéra delle «piccole industrie alpine » da salvaguardare in una logica di sviluppo econo-mico, alternative) e complementare a quello industriale. La mancata affermazione di un Museo «nazionale » di arti e tradizioni popolari, l'assenza di enti deputati alla conservazione sistematica del patrimonio etnografico su scala régionale, ma ancor più di un interesse culturale e di un'attenzione scientifica per la cultura materiale fanno délia raccolta di Roccavilla un episodio isolato, privo di durature conseguenze e di significative influenze. La stessa Mostra dell'll -che ci appare oggi, nonostante tutti i suoi limiti, come uri momento alto nella raccolta e co-municazione del patrimonio etnografico -non ha prodotto né una tradizione di studi e di ricerche sulla cultura materiale, alpina e non, né istituzioni museali in grado di competere con la sua spettacolarità e popolarità. Frutto dell'appassionata opéra di molti bravi dilettanti, per lo più — come Roccavilla -«et-nografi per caso », essa ci ha fortunatamente lasciato una si-gnificativa collezione, che coesiste con le moite raccolte e i piccoli musei locali, sorti negli ultimi decenni in un contesto profondamente mutato, ma nuovamente privi -salvo episodi isolati -del sostegno e indirizzo di un metodo scientifico e di un impegno di tutela sistematico. Per trovare esiti diversi è ne-cessario indirizzarsi all'opera dei linguisti e dei dialettologi, la cui ricerca non ha prodotto collezioni e musei, ma una documentazione fotografica e lessicale sulla cultura materiale che, in Italia almeno, resta forse la fonte più significativa per la conoscenza delle tradizioni popolari non solo in ambito alpino.Ciambelli Patrizia, Jalla Daniele, Vulliamy Dominique. Alessandro Roccavilla, ethnographe par hasard. In: Le Monde alpin et rhodanien. Revue régionale d'ethnologie, n°1-4/2003. Fondateurs et acteurs de l'ethnographie des Alpes, sous la direction de Christian Abry et Alice Joisten. pp. 169-190
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