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Adaptive routing in active networks
New conceptual ideas on network architectures have been proposed in the recent past. Current store-andforward
routers are replaced by active intermediate systems,
which are able to perform computations on transient packets,
in a way that results very helpful for developing and
deploying new protocols in a short time. This paper introduces a new routing algorithm, based on a congestion
metric, and inspired by the behavior of ants in nature. The
use of the Active Networks paradigm associated with a cooperative learning environment produces a robust, decentralized algorithm capable of adapting quickly to changing conditions
Condensation phenomena in nonlinear drift equations
We study nonnegative, measure-valued solutions to nonlinear drift type
equations modelling concentration phenomena related to Bose-Einstein particles.
In one spatial dimension, we prove existence and uniqueness for measure
solutions. Moreover, we prove that all solutions blow up in finite time leading
to a concentration of mass only at the origin, and the concentrated mass
absorbs increasingly the mass converging to the total mass as time goes to
infinity. Our analysis makes a substantial use of independent variable scalings
and pseudo-inverse functions techniques
Presentazione
La tesi di Heidegger, secondo cui la fenomenologia non è un punto di vista filosofico, ma un metodo, ossia il modo di determinare dimostrativamente il tema dell'ontologia, collocandosi in uno spazio diverso tra realismo e idealismo, pone indirettamente una sfida al ripensamento della struttura logica del materialismo, in particolare nella sua declinazione storico-dialettica. Perciò si discutono e si mettono a confronto le due significative e opposte letture di Heidegger date nel marxismo filosofico del Novecento. La prima è quella di Lukács, secondo cui il tentativo di superare, insieme all'alternativa tra realismo e idealismo, la dimensione trascendentale e soggettivante in cui culmina la filosofia moderna e in essa la tradizione metafisica occidentale, finisce in un rafforzamento del soggettivismo che qui si presenta in forma falsamente oggettiva: questa esprime il carattere in fondo soggettivo della risposta data alla crisi dall’individuo borghese del primo dopoguerra che reagisce ritirandosi dinanzi alle prospettive di rivoluzione sociale apertesi con le rivoluzioni socialiste. Orizzonte di questa interpretazione lukácsiana è la declinazione dialettico-razionalistica del materialismo storico. La seconda è quella dell’ultimo Althusser intorno alla definizione di "materialismo aleatorio", che critica un materialismo interpretato secondo la tradizione razionalistica come marxismo della necessità e della teleologia, forma mascherata di idealismo, e presenta una tradizione sotterranea completamente misconosciuta nella storia della filosofia: il "materialismo dell'incontro", in cui Marx e Lenin vengono messi in una linea che si svolge da Epicuro, Lucrezio, attraverso Machiavelli e Spinoza, fino a Heidegger e Wittgenstein. In questa linea, dove è contestato un primato del “Senso” e del “Logos” rispetto alla realtà , il clinamen di Epicuro, dove i mondi si formano attraverso l’incontro casuale e non grazie alla Causa o la Ragione necessitante, quindi nella prospettiva di un “materialismo della contingenza”, incontra paradossalmente l’ontologia di Heidegger, il quale a sua volta pone la questione non in termini di origine, causa e fine, ma intorno dei vari significati del temine “es gibt”, “c’è”, “si dà ”. Porre così la questione, significa incontrare Epicuro con procedure diverse, perché Heidegger si apre a una visione che restaura una sorta di contingenza trascendentale del mondo nel quale siamo “gettati”, del senso del mondo che rimanda all’invio dell’Essere, al di là di cui non v’è nessuna ragione o causa da indagare ulteriormente, in un continuo arretramento di orizzonte. E’ la stessa prospettiva in cui si colloca l’affermazione di Wittgenstein sul mondo come tutto ciò che “accade”. Nel sottrarre Marx a un materialismo inteso come semplice razione all’idealismo che ne riproduce il primato della necessità , Althusser è in netta opposizione precisamente a Lukács, nel quale però va riconosciuto che essere a favore o contro la ragione non significa concepire come “ragione” o “irrazionalità ” essa stessa, la progressività o meno di una tendenza storica, la quale si svolge al di là della coscienza che gli uomini ne hanno. D’altra parte l’esigenza posta della filosofie del Novecento e recepita da Althusser, di un “oltre”, di un’”alterità ” che non riproduca il campo pratico e concettuale di ciò che vuole oltrepassare, riflette una condizione della lotta che nel Novecento si è condotta per un “nuovo mondo possibile” in costante confronto con il fallimento di questa esperienza negli esiti del socialismo quale si è realizzato in Unione Sovietica e in Cina. Di qui l’interesse a una lettura di Heidegger e Nietzsche, che, senza trascurarne la valenza fortemente ideologica, ben messa in luce da Lukács, ne mostri lo spunto interessante nell’aver problematizzato precisamente la nozione di “oltrepassamento”
Guerra, diritti umani, emancipazione umana nella prospettiva di Karl Marx
Analisi della radice delle guerre tra Stati, etnie ecc., nel conflitto di classe, anche se latente; genesi dei diritti umani borghesi nella societĂ fondata sul valore di scambio; interpretazione dell'attuale ordine mondiale riferito direttamente o indirettamente ai diritti umani, come conseguenza della mondializzaizone capitalistica dopo la guerra fredda; prospettive dell'emancipazione umana nei nuovi scenari della produzione cosiddetta post-fordist
Presentazione
Il problema se nell'analitica esistenziale di Heidegger sia implicita o meno un'etica e in caso di risposta affermativa in che direzione essa sia orientata, si inserisce nel più ampio contesto della definizione del soggetto e della soggettività che caratterizza varie tendenze della filosofia del secondo Novecento. Qui viene invece sostenuto che il problema non è "se" dall'analisi heideggeriana dell'esistenza viene fuori una possibile prassi e quale, ma "di" quale prassi storicamente determinata è espressione quell'analitic
I concetti marxiani di “macchine e grande industria” nella produzione postfordista contemporanea
Intra-Domain Pathlet Routing
Internal routing inside an ISP network is the foundation for lots of services
that generate revenue from the ISP's customers. A fine-grained control of paths
taken by network traffic once it enters the ISP's network is therefore a
crucial means to achieve a top-quality offer and, equally important, to enforce
SLAs. Many widespread network technologies and approaches (most notably, MPLS)
offer limited (e.g., with RSVP-TE), tricky (e.g., with OSPF metrics), or no
control on internal routing paths. On the other hand, recent advances in the
research community are a good starting point to address this shortcoming, but
miss elements that would enable their applicability in an ISP's network.
We extend pathlet routing by introducing a new control plane for internal
routing that has the following qualities: it is designed to operate in the
internal network of an ISP; it enables fine-grained management of network paths
with suitable configuration primitives; it is scalable because routing changes
are only propagated to the network portion that is affected by the changes; it
supports independent configuration of specific network portions without the
need to know the configuration of the whole network; it is robust thanks to the
adoption of multipath routing; it supports the enforcement of QoS levels; it is
independent of the specific data plane used in the ISP's network; it can be
incrementally deployed and it can nicely coexist with other control planes.
Besides formally introducing the algorithms and messages of our control plane,
we propose an experimental validation in the simulation framework OMNeT++ that
we use to assess the effectiveness and scalability of our approach.Comment: 13 figures, 1 tabl
Differential Calculus on Manifolds with a Boundary. Applications
This paper contains a set of lecture notes on manifolds with boundary and
corners, with particular attention to the space of quantum states. A
geometrically inspired way of dealing with these kind of manifolds is
presented,and explicit examples are given in order to clearly illustrate the
main ideas.Comment: 42 pages, 6 figures, accepted for publication in International
Journal of Geometric Methods in Modern Physic
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