La citta' del libro. Progettare nuovi spazi per la cultura

Nel suo viaggio instancabile attraverso il tempo e le culture, il libro ha giocato un ruolo significativo e molteplice, innanzitutto come testimone storico di diverse generazioni, poi come ambito per il racconto e il diletto, infine come elemento simbolico che rimanda ad un contenuto “volatile”. È singolare che proprio questo oggetto che, nelle diverse culture, nasceva dal cuore della corteccia degli alberi, con il diffondersi di strumenti informatici tascabili ed intuitivi sia giunto ad una dimensione pienamente virtuale, introducendo come effetto inevitabile un ripensamento della dimensione fruitiva degli spazi dedicati alla cultura che, d’altra parte, si preparavano già alla fine del secolo scorso ad accogliere un pubblico vasto ed eterogeneo di giovani curiosi e mediamente più istruiti rispetto ai secoli precedenti. Nella nostra cittadella del libro, le funzioni indicate dovevano garantire una serie di spazi propri quali punti di prima accoglienza ed incontro, sale e spazi di riunioni e per conferenze, di lettura, di esposizione, di vendita, luoghi per il break e infi-ne per attività turistiche quali albergo, ristoranti, bar e ancora spazi culturali, workshop e per intrattenimento, anche per i bambini. Nello specifico la grande libreria espositiva, cuore indiscusso dell’intervento, nella quale era previsto anche un caffè letterario, doveva essere divisa per tipologie di pubblicazioni: romanzi, narrativa, saggi, poesia, ecc., e avere un servizio di book-crossing. In sintesi, la cittadella doveva essere pensata come un organi-smo con funzioni generali che riguardavano la cultura, il com-mercio, l’ospitalità, il turismo e lo stare insieme

Independently activated dbl oncogenes exhibit similar yet distinct structural alterations.

The dbl oncogene was initially isolated following transfection of NIH3T3 cells with DNA of a human diffuse B cell lymphoma. Its transcribed sequences were shown to be distributed over a 30-kb span within a molecularly cloned 45-kb segment of human DNA which contained the transforming gene. By restriction mapping, its transcribed region corresponded to that of its normal allele, except at the 5' end where a rearrangement involved transcribed dbl oncogene sequences from another locus. An independent isolate of a dbl-related transforming gene was obtained following transfection of NIH3T3 cells with DNA of a human nodular poorly differentiated lymphoma (NPDL). Physical mapping indicated that this transforming gene, designated NPDL-dbl, shared considerable homology with the dbl oncogene, but differed at both 5' and 3' termini. Its point of divergence from the normal allele at the 5' end was at least 10 kb upstream from that of the dbl oncogene. The oncogenes each expressed truncated transcripts compared to the 5.3-kb normal transcript. The dbl and NPDL-dbl oncogene translational products of 66 and 76 kDa, respectively, were consistent with their corresponding major 2.8- and 3.5-kb transcripts. It was not possible to detect evidence of the 5' structural rearrangements associated with these oncogenes in either of the original tumors. Thus, if these rearrangements were critical to their activation, they occurred in the process of gene transfer or in vivo in only a minority of tumor cells

Halogen bonding-based anion coordination in calixarene/inorganic halide/diiodoperfluorocarbon assemblies

International audienceSelf-assembly of ternary mixtures composed of cation segregating agent/inorganic halide (penta-tert-butyl-pentakis(ethoxycarbonylmethoxy)calix[5]arene (1)/NaI or 4,7,13,16,21,24-hexaoxa-1,10-diazabicyclo[8,8,8]hexacosane (4)/BaI2) and diiodoperfluorocarbon (1,8-diiodoperfluorooctane (2)) produces crystalline supramolecular salts 3 and 5, respectively, whose structural characteristics in the solid state have been elucidated by single-crystal X-ray analyses. Encapsulation of alkali or alkali-earth metal ions inside the complexing pocket of the appropriate receptor generates naked iodide anions, which effectively drive the self-assembly of diiodoperfluorooctane 2 into halogen-bonded supramolecular anions with a comb-like co-polymer structur