The K−p→Σ0π0K^-p\to \Sigma^0\pi^0 reaction at low energies in a chiral quark model

A chiral quark-model approach is extended to the study of the $\bar{K}N$ scattering at low energies. The process of $K^-p\to \Sigma^0\pi^0$ at $P_K\lesssim 800$ MeV/c (i.e. the center mass energy $W\lesssim 1.7$ GeV) is investigated. This approach is successful in describing the differential cross sections and total cross section with the roles of the low-lying $\Lambda$ resonances in $n=1$ shells clarified. The $\Lambda(1405)S_{01}$ dominates the reactions over the energy region considered here. Around $P_K\simeq 400$ MeV/c, the $\Lambda(1520)D_{03}$ is responsible for a strong resonant peak in the cross section. The $\Lambda(1670)S_{01}$ has obvious contributions around $P_K=750$ MeV/c, while the contribution of $\Lambda(1690)D_{03}$ is less important in this energy region. The non-resonant background contributions, i.e. $u$-channel and $t$-channel, also play important roles in the explanation of the angular distributions due to amplitude interferences.Comment: 18 pages and 7 figure

Studio di un propulsore ad effetto Hall a canali coassiali

Il presente lavoro sviluppa un prototipo di un propulsore ad effetto Hall a canali coassiali. Questa classe di propulsori ancora non è stata studiata, ma con l’aumentare delle potenze a bordo dei satelliti potrebbe rivelarsi una buona alternativa ai clusters di propulsori a singolo canale per quanto riguarda la riduzione degli ingombri e dei pesi. In questa tesi si ha inizialmente la scelta del motore di riferimento e, tramite la legge di scalatura lineare, la creazione dei canali coassiali ad esso. In secondo luogo è stata effettuata, attraverso simulazioni agli elementi finiti, l’analisi magnetica per definire il circuito magnetico globale del propulsore, il numero dei canali e la presenza di una bobina esterna. Successivamente è stata effettuata un’analisi termica preliminare, attraverso la quale si è adottato uno schermo irraggiante di alluminio a copertura della bobina esterna e si è preso in considerazione il raffreddamento del propulsore con un apparato di smaltimento di calore. A questo punto si è proceduto con il dimensionamento dell’architettura del propulsore arrivando così alla configurazione finale. Infine sono state compiute le verifiche magnetiche e termiche sulla configurazione scelta. Con tali analisi si è voluto verificare che i vincoli imposti alle configurazioni precedenti siano ancora rispettati