23 research outputs found
A review of the benefits of electronic detonators
Computerized drilling and the electronic timing of detonations are two technological breakthroughs which have had an important role in updating drilling and blasting excavation methods, although the electronic timing of detonators is still a comparatively infrequent technical solution to precision blasting problems. On the basis of an extensive collection of published cases, this paper reviews the successes achieved and the main expected advantages from the electronic ignition devices. After describing the primary characteristics of these detonators, some elements will be considered, in order to better understand their applications in different conditions, both in open pit and underground sites: extension of the time delay number, freedom in the choice of time intervals between detonations, timing accuracy, reduction of vibrations, control of back-break and fragmentation. The results are compared to those obtained by pyrotechnical timing devices, and summarized in the concluding remarks
Differences in circulating microRNA signature in Prader–Willi syndrome and non-syndromic obesity
Prader–Willi syndrome (PWS) represents the most common genetic-derived obesity disorder caused by the loss of expression of genes located on the paternal chromosome 15q11.2-q13. The PWS phenotype shows peculiar physical, endocrine and metabolic characteristics compared to those observed in non-syndromic essential obesity. Since miRNAs have now a well-established role in many molecular pathways, including regulatory networks related to obesity, this pilot study was aimed to characterize the expression of circulating miRNAs in PWS compared to essential obesity. The circulating miRNome of 10 PWS and 10 obese subjects, adequately matched for age, BMI and sex, was profiled throughout Genechip miRNA 4.0 microarray analysis. We identified 362 out of 2578 mature miRNAs to be expressed in serum of the studied population. The circulating miRNA signature significantly characterising the two populations include 34 differently expressed RNAs. Among them, miR-24-3p, miR-122 and miR-23a-3p highly differ between the two groups with a FC >10 in obese compared to PWS. In the obese subjects, miR-7107-5p, miR-6880-3p, miR-6793-3p and miR-4258 were associated to the presence of steatosis. A different signature of miRNAs significantly distinguished PWS with steatosis from PWS without steatosis, involving miR-619-5p, miR-4507, miR-4656, miR-7847-3p and miR-6782-5p. The miRNA target GO enrichment analysis showed the different pathway involved in these two different forms of obesity. Although the rarity of PWS actually represents a limitation to the availability of large series, the present study provides novel hints on the molecular pathogenesis of syndromic and non-syndromic obesity
Valutazione del processo di taglio con filo diamantato in due cave di marmo
Le tagliatrici a filo diamantato sono comunemente impiegate in Italia per l’estrazione di rocce ornamentali (sia marmi sia rocce dure, come graniti e gneiss) fin dagli anni ‘70. La loro introduzione ha notevolmente influito sulla produttività e sull'efficienza del lavoro.
Nonostante la diffusione di queste macchine sia avvenuta a livello mondiale, si registra, ancora oggi, la mancanza di una ricerca in grado di migliorare le condizioni operative e l'efficacia del processo.
Inoltre, gli studi fin qui condotti per determinare a priori i fattori che influenzano le prestazioni delle perline diamantate nel taglio di diversi tipi di materiali non sono esaustivi. La perlina diamantata interagisce con la roccia durante la segagione e la velocità di taglio dipende dalle proprietà fisiche e meccaniche di quest’ultima.
La tensione del filo crea una reazione sulla superficie che a sua volta provoca un'azione abrasiva tra la perlina e il materiale lapideo. Questa azione di taglio dipende dall’abrasività, così come dalla resistenza della roccia.
Sulla base di queste premesse è stata effettuata in 2 cave di marmo una ricerca congiunta tra Italia e India per confrontare le caratteristiche dei diversi fili diamantati utilizzati, attraverso l'analisi delle loro prestazioni.
La ricerca ha avuto come obiettivo anche quello di permettere uno scambio di know-how sui metodi di estrazione e sulle tecniche di taglio: le diverse prove sono state effettuate sia sul posto che in laboratorio e sono stati raccolti i relativi dati.
Sono stati studiati i siti di Carrara e di Ambaji (India).
In entrambe le cave è stata utilizzata una tecnica di taglio mista “a filo diamantato e a catena”, ma la ricerca si è concentrata principalmente sulle prestazioni del filo. Sono stati raccolti dati sul filo diamantato per delineare le prestazioni del processo, vale a dire: potenza installata, geometria di taglio, velocità di taglio, lunghezza del filo, tensione applicata, diametro del cavetto e delle perline, numero di perline/metro.
Inoltre, sono stati raccolti campioni di marmo, per effettuare le prove meccaniche di laboratorio.
La presente ricerca effettua un confronto tra le prestazioni delle macchine e dei fili utilizzati nelle due cave e offre suggerimenti per aumentare la durata e la produttività
del processo. Mediante la correlazione dei dati ottenuti dai campioni indiani e italiani, si è stabilito che i fili utilizzati a Carrara hanno avuto un rendimento migliore rispetto agli altri. Ciò è dovuto non solo al tipo di materiale da tagliare, ma anche alla struttura del filo
Combined use of explosives and cutting machines in urban demolition
The method described in this paper involves vertically slicing a building in order to obtain a set of tower-like elements that have to be separately blasted down. Its advantageous features, as well as its drawbacks, have been underlined, referring to different structural characteristics of both the building and of the surrounding environment. Criteria have been given to defi ne the slicing programme, cutting methods, machinery and performances together with simple predictive calculations and examples of successful operations. The analysed and discussed cases have been taken from literature and from directly studied operations
Valutazione del processo di taglio con filo diamantato in due cave di marmo
Le tagliatrici a filo diamantato sono comunemente impiegate in Italia per l'estrazione di rocce ornamentali (sia marmi sia rocce dure, come graniti e gneiss) fin dagli anni ‘70. La loro introduzione ha notevolmente influito sulla produttività e sull'efficienza del lavoro. Nonostante la diffusione di queste macchine sia avvenuta a livello mondiale, si registra, ancora oggi, la mancanza di una ricerca in grado di migliorare le condizioni operative e l'efficacia del processo. Inoltre, gli studi fin qui condotti per determinare a priori i fattori che influenzano le prestazioni delle perline diamantate nel taglio di diversi tipi di materiali non sono esaustivi. La perlina diamantata interagisce con la roccia durante la segagione e la velocità di taglio dipende dalle proprietà fisiche e meccaniche di quest'ultima. La tensione del filo crea una reazione sulla superficie che a sua volta provoca un'azione abrasiva tra la perlina e il materiale lapideo. Questa azione di taglio dipende dall'abrasività, così come dalla resistenza della roccia. Sulla base di queste premesse è stata effettuata in 2 cave di marmo una ricerca congiunta tra Italia e India per confrontare le caratteristiche dei diversi fili diamantati utilizzati, attraverso l'analisi delle loro prestazioni. La ricerca ha avuto come obiettivo anche quello di permettere uno scambio di know-how sui metodi di estrazione e sulle tecniche di taglio: le diverse prove sono state effettuate sia sul posto che in laboratorio e sono stati raccolti i relativi dati. Sono stati studiati i siti di Carrara e di Ambaji (India). In entrambe le cave è stata utilizzata una tecnica di taglio mista "a filo diamantato e a catena", ma la ricerca si è concentrata principalmente sulle prestazioni del filo. Sono stati raccolti dati sul filo diamantato per delineare le prestazioni del processo, vale a dire: potenza installata, geometria di taglio, velocità di taglio, lunghezza del filo, tensione applicata, diametro del cavetto e delle perline, numero di perline/metro. Inoltre, sono stati raccolti campioni di marmo, per effettuare le prove meccaniche di laboratorio. La presente ricerca effettua un confronto tra le prestazioni delle macchine e dei fili utilizzati nelle due cave e offre suggerimenti per aumentare la durata e la produttività del processo. Mediante la correlazione dei dati ottenuti dai campioni indiani e italiani, si è stabilito che i fili utilizzati a Carrara hanno avuto un rendimento migliore rispetto agli altri. Ciò è dovuto non solo al tipo di materiale da tagliare, ma anche alla struttura del fil