29 research outputs found

    Cell cooperation in coelomocyte cytotoxic activity of Paracentrotus lividus coelomocytes

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    The coelomic fluid from the sea urchin Paracentrotus lividus contains several coelomocyte types including amoebocytes and uncoloured spherulocytes involved in immune defences. In the present paper, we show a Ca2+-dependent cytotoxic activity for the unfractionated coelomocytes assayed in vitro, with rabbit erythrocytes and the K562 tumour cell line. In a plaque-forming assay, whole coelomocyte preparations as well as density gradient separated coelomocyte populations revealed that cell populations enriched in uncoloured spherulocytes, exerted high cytotoxic activity by releasing lysins in the presence of amoebocytes. This cooperative effect could be dependent on soluble factors released by amoebocytes. With regard to this, we show that an enhanced cytotoxic activity was found by adding the supernatant from sonicated amoebocytes or hemocyte culture medium into spherulocyte preparations

    Enhanced expression of a cloned and sequenced Ciona intestinalis TNFa-like (CiTNFa) gene during the LPS-induced inflammatory response.

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    A tumor necrosis factor-alpha (TNFα)-like gene from Ciona intestinalis (CiTNFα-like) body wall challengedprepared in the presence of detergents. Both soluble and hemocyte-bound CiTNFα-like protein therefore appeared to be modulated by the LPS challenge with bacterial lipopolysaccharide (LPS) was cloned and sequenced 4 h after LPS inoculation. An open reading frame of 936 bp encoding a propeptide of 312 amino acids (35.4 kDa) displaying a transmembrane domain from positions 7 to 29, a TACE cleavage site, and a mature peptide domain of 185 amino acids (20.9 kDa), was determined with a predicted isoelectric point of 9.4. The phylogenetic tree based on deduced amino acid sequences of invertebrate TNF-like protein and vertebrate TNFs supported the divergence between the ascidian and vertebrate TNF families, whereas D. melanogaster Eiger A and B TNF-like sequences were distinctly separated from the chordate TNFs. Thus, the ascidian TNFα-like cytokine was upregulated by in vivo LPS challenge supporting its proinflammatory role. In the pharynx, increased expression levels were found following analysis by real-time polymerase chain reaction, whereas in situ hybridization assay showed positive hemocytes both in the tissue and in circulating hemocytes. Finally, Western blot with monoclonal antibodies disclosed human TNFα epitopes in a 15-kDa protein component of the hemolymph serum and in a 43- kDa protein contained in the hemocyte lysate supernatan

    DNA Barcoding as a tool for Zoological Taxonomy: Identification of bony fish in the Mediterranean Sea

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    The description of all the species present in nature is a vast task to be fulfilled by using the classical approach of morphological description of the organisms. In recent years, the traditional taxonomy, based primarily on identification keys of species, has shown a number of limitations in the use of the distinctive features in many animal taxa and inconsistencies with the genetic data. Furthermore, the increasing need to get a true estimate of biodiversity has led Zoological Taxonomy to seek new approaches and methodologies to support the traditional methods. The classification procedure has added modern criteriasuch as the evolutionary relationships and the genetic, biochemical and morphological characteristics of the organisms.Until now the Linnean binomial was the only abbreviated code associated with the description of the morphology of a species. The new technologies aim to achieve a short nucleotide sequence of the DNA to be used as an unique and solely label for a particular species, a specific genetic barcode. For both morphological and genetic approaches, skills and experience are required. Taxonomy is one of zoological disciplines that has been benefited from the achievements reached by modern molecular biotechnology. Using a molecular approach it is possible to identify cryptic species, to establish a family relationship between species and their membership of taxonomic categories or to reconstruct the evolutionary history of a taxon

    Visita all'Osservatorio della Biodiversità marina e terrestre della Regione Sicilia - ORBS

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    Con il taglio inaugurale del nastro il 16 dicembre 2015, prende vita la struttura museale permanente dell'Osservatorio della Biodiversità marina e terrestre della Regione Sicilia che porta lo stesso nome del Progetto di Ricerca "ORBS – Sistema di comunicazione, informazione e diffusione dell'Osservatorio Regionale della Sicilia", intitolata il 21 dicembre 2018 al Dott. Sandro Fiorelli. Ad oggi, la struttura, è operativa presso la Sede Secondaria dell'Istituto per lo studio degli impatti Antropici e Sostenibilità in ambiente marino del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IAS – CNR) di Capo Granitola. Il progetto ORBS, finanziato da Regione Siciliana - Assessorato alla Cooperazione, Commercio, Artigianato e Pesca - Dipartimento Pesca, con periodo di attività 2013 - 2015, si è concluso proprio con la realizzazione della struttura museale; l'Osservatorio è stato istituito dall'Assessorato del Territorio e dell'Ambiente della Regione Siciliana nell'ambito di un accordo quadro con ARPA, ISPRA e CNR. Grazie al progetto ORBS, docenti e allievi dell'Accademia di Belle Arti di Palermo e il personale CNR – IAS (ex IAMC) S. S. di Capo Granitola, hanno collaborato sinergicamente permettendo di realizzare delle azioni didattiche e creative di valore scientifico espresse con straordinaria forza e bellezza. Ricercatori e professori si sono confrontati al fine di combinare le proprie competenze riuscendo nel progetto ambizioso di coinvolgere e fondere i diversi ambiti scientifici sensibilizzando gli artisti ai temi della Biodiversità. Le opere prodotte, corredate da schede scientifiche, hanno oltre al valore artistico un aggiunto valore didattico. L'apertura della sezione espositiva dedicata alla diffusione e alla comunicazione della biodiversità rappresenta da un lato l'importante tappa conclusiva del progetto, dall'altro l'inizio di un percorso mirato alla diffusione della biodiversità verso il mondo giovanile, le scuole e per tutto il territorio. Questa strepitosa collaborazione "CNR – Accademia di Belle Arti di Palermo" conferma l'importanza e l'opportunità di unire arte e scienza per esaltare la percezione della ricerca scientifica da parte della comunità. La divulgazione della scienza è un'attività complessa e sicuramente necessita di competenze e attitudini multidisciplinari oltreché di motivazione ed entusiasmo. La comunicazione delle tematiche scientifiche, di per sé ardua nella traduzione al grande pubblico, grazie alla forza esplicativa dell'arte, diviene opportunità di riflessione, osservazione, confronto per le comunità di visitatori. Il coordinamento delle visite delle scuole di ogni ordine e grado, Enti Pubblici, Comunità Scientifica, Cariche Istituzionali, Delegazioni di Politici Italiani e Stranieri, Associazioni Culturali, Associazioni No-Profit di Volontariato, Associazioni di Promozione Sociale, Organizzazioni di Volontariato, Onlus, pubblico in generale, presso ORBS, è affidato al qualificato personale (tecnici, tecnologi e ricercatori) dell'IAS – CNR S. S. di Capo Granitola, che gestisce in prima persona i visitatori nel percorso didattico e promuove il valore della divulgazione scientifica perseguendo la terza missione degli Enti di Ricerca, attraverso l'applicazione diretta, la valorizzazione e l'impiego della conoscenza
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