9 research outputs found

    Le terrecotte architettoniche di tradizione etrusco-italica come chiave di lettura dei fenomeni di resilienza e transizione nella cultura figurativa dell’Italia centrale fra tarda repubblica ed età imperiale. Il caso di Populonia.

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    I templi etrusco-italici avevano possenti ossature lignee che sorreggevano i tetti. Per proteggere dalla pioggia e dalle intemperie le intelaiature in legno degli edifici sacri, a partire dal VII secolo a.C., oltre al sistema dei coppi, nell'Italia centrale divenne molto comune l'uso di elementi in terracotta decorati per rivestire le estremità delle travi e di altri elementi strutturali esposti alle intemperie. Il focus della ricerca ruota attorno alla ricostruzione degli esemplari di terrecotte architettoniche che dal 1998 al 2020 gli scavi archeologici hanno rinvenuto sull'acropoli di Populonia (LI), famosa città etrusca, che nel corso del III secolo a.C. entrò sotto la sfera di influenza di Roma. I materiali appartengono ad almeno tre diversi templi, costruiti tra la fine del III e i primi decenni del II secolo a.C. Si tratta principalmente di lastre di rivestimento decorate, alcune delle quali riproducono motivi vegetali molto comuni nelle produzioni contemporanee, mentre altre sono provviste di un ricca decorazione figurata. Gli apparati di rivestimento così ricostruiti si rivelano di particolare interesse, poiché forniscono indicazioni utili su aspetti ancora sfuggenti della specifica realtà populoniese (come le divinità a cui erano dedicati i templi o le fasi di abbandono della città) e, più in generale, sulle dinamiche di produzione e di utilizzo di tali manufatti, in un epoca a cavallo tra l’età tardo-repubblicana e quella imperiale. The Etruscan-Italic temples had mighty wooden frames that supported roofs. To protect from rain and bad weather the wooden skeleton of sacred buildings, since the 7th century BCE, in addition to the system of roof-tiles, in central Italy it became very common to use decorated terracotta elements to cover the beam-ends and other parts exposed to the rain. Here we present the reconstruction of the architectural terracottas that recent archaeological excavations found in the acropolis of Populonia, a famous Etruscan city, that during the 3rd century BCE entered under the sphere of influence of Rome. The materials belong to three different temples built between the end of the 3rd and the first decades of the 2nd century BCE, and they are mainly molded covering slabs, some of which reproduce vegetal patterns very common in contemporary productions, while others are decorated with a rich figurative decoration. In particular, the latter are of considerable interest, since they seem to give information on a still obscure theme, the cults of the temples of Populonia, and since scholars generally think that molded productions were generic, and their decorations have no connections with the deities worshiped within the Etruscan-Italic temples

    Dai metodi alla storia: Pisa in età romana e tardoantica

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    La topografia e l'urbanistica di Pisa in età romana e tardoantica

    Questione di pesi: valori, parametri, relazioni per il calcolo del potenziale archeologico

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    Nel concetto di relazione abbiamo individuato la regola di fondo del processo di elaborazione del potenziale archeologico: le relazioni tra diversi elementi sono infatti alla base del tessuto urbano e alla base del lavoro interpretativo dell’archeologo, sotto forma di relazioni spaziali, cronologiche e tipologiche; le relazioni governano anche determinati cambiamenti transperiodali, sono sottese al rapporto tra uomo ambiente e descrivono gli aspetti sociali, culturali, cultuali; le relazioni guidano, infine, il processo interpretativo che permette all’archeologo di elaborare una carta di potenziale archeologico. È stato, quindi, naturale pensare di utilizzare una versione modificata dell’algoritmo PageRank, partendo dall’assunto che i criteri utilizzati per l’attribuzione del potenziale archeologico sono molto simili a quelli adoperati dai motori di ricerca per l’assegnazione d’importanza alle pagine web. Per consentire all’algoritmo MAPPA di funzionare è stato necessario che gli archeologi pesassero i dati categorizzati in base al loro potenziale informativo e formalizzassero le relazioni (i link) tra le categorie di ritrovamenti. Qui si presenta il processo seguito per organizzare i dati archeologici, per pesarli, per individuarne le relazioni, per formalizzare i parametri necessari alla definizione delle aree funzionali

    La carta di potenziale archeologico

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    Il capitolo presenta la carta predittiva del potenziale archeologico per l’area urbana e periurbana di Pisa, realizzata nell’ambito del progetto MAPPA. La carta si basa su un modello matematico appositamente elaborato, l’algoritmo MAPPA (cfr. § 6.). Si tratta della rappresentazione della probabilità più o meno alta che in determinate aree si conservi una stratificazione archeologica di minore o maggiore rilevanza

    MOD (Mappa archaeological Open Data archive): new ideas for new minds

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    Il MOD (MAPPA archaeological Open data archive) è il primo archivio open data per l'archeologia italiana

    Fouilles tuniso-italiennes du tophet-sanctuaire d’Althiburos. Premiers résultats (campagnes 2007-2008)

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    We present the first results of the Tunisian-Italian mission at the sanctuary-tophet of Althiburos (Tunisia). The 2007 and 2008 excavations campaigns already allowed to enrich the knowledge about the history of this important site, of the worship of Baal Hammon and Saturn, and of the characteristic rituals of this sacred place
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