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    Editorial

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    Higgs--mediated K -> pi nu nu-bar in the MSSM at large tan(beta)

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    We analyze the impact of Higgs-mediated amplitudes on the rare decays KL -> pi0 nu nu-bar and K+ -> pi+ nu nu-bar in the MSSM with large tan(beta) and general flavour mixing. We point out that, going beyond the minimal flavour violation hypothesis, Z-penguin amplitudes generated by charged-Higgs exchange can induce sizable modifications of K -> pi nu nu-bar rates. Interestingly, these effects scale as tan^4(beta) at the amplitude level. For large values of tan(beta), this mechanism allows deviations from the SM expectations even for tiny (CKM-type) off-diagonal mixing terms in the right-handed squark sector.Comment: 9 pages, 2 figure

    The Value of Moderate Obsession: Insights from a New Model of Organizational Search

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    This study presents a new model of search on a “rugged landscape,” which employs modeling techniques from fractal geometry rather than the now-familiar NK modeling technique. In our simulations,firms search locally in a two-dimensional fitness landscape, choosing moves in a way that responds both to local payoff considerations and to a more global sense of opportunity represented by a firm-specific “preferred direction.” The latter concept provides a very simple device for introducing cognitive or motivational considerations into the formal account of search behavior, alongside payoff considerations. After describing the objectives and the structure of the model, we report a first experiment which explores how the ruggedness of the landscape affects the interplay of local payoff and cognitive considerations (preferred direction) in search. We show that an intermediate search strategy, combining the guidance of local search with a moderate level of non-local “obsession,” is distinctly advantageous in searching a rugged landscape. We also explore the effects of other considerations, including the objective validity of the preferred direction and the degree of dispersion of firm strategies. We conclude by noting available features of the model that are not exercised in this experiment. Given the inherent flexibility of the model, the range of questions that might potentially be explored is extremely large.Rugged Landscapes; Local Search; Cognition; Obsession; Fractal Geometry

    (In)visible minorities and the law in England

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    This article evokes the contradictions of the English judicial system and the political class with regard to the rights of citizens from minority communities, notably Muslim ones. Whether it is violence aimed at women, the interpretation of marriage rights or the defence of a sectarian notion of community, English courts are sometimes inclined to tolerate citizens behaving in a way that is characterised by particularism and inequality. The report by Lord Scarman after the Brixton riots, followed by Lord Macpherson’s on the death of the teenager Stephen Lawrence, would appear to have opened the door to an interpretation of racism which hinders the willingness of the authorities to intervene in certain communities, and which might be seen to challenge the principle of equality underlying the concept of citizenship

    Philadelphia Issue

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    Low culture and high politics:presidential passions in France

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    Ecumenical Traditions: Byzantine and Franciscan Theology in Dialogue

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    This thesis investigates the convergences between the Byzantine and Franciscan traditions in the areas of hagiography, mysticism, and dogmatic theology. Historically marginalized in the neo-scholastic synthesis of the nineteenth century, the closeness of Patriarch Bartholomew (b. 1940) and Pope Francis (b. 1936) has symbolized the significance of this dialogue in the modern ecumenical movement. The anonymous bios of St. Nilus of Rossano (d. 1005) and the first vita of St. Francis of Assisi (d. 1226) by Thomas of Celano (d. 1260) are representative of the hagiographical traditions of the Italo-Byzantine monks and the early Franciscans. The traditions came into direct contact in the context of the Second Council of Lyons (1274). Despite the failure of the council to reunify the Greek and Latin Churches, the mysticism of St. Bonaventure (d. 1274) displays significant resonances with the apophatic methodology associated with Eastern Christianity, indicating the compatibility of the emerging Franciscan intellectual tradition with Byzantine theology. While Vladimir Lossky (d. 1958) emphasized that the doctrinal divergence created by the filioque controversy was the primary fracture in the schism between the Eastern and Western Churches, the Trinitarian dogmatics of John Duns Scotus (d. 1308) and St. Gregory Palamas (d. 1359) disclose substantial parallels that transcend this ecclesiological division. The harmonious convergence between the Byzantine and Franciscan traditions offers an important point for further study in the modern renewal of the ecumenical movement

    Il monitoraggio topografico della cattedrale di Agrigento

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    L’oggetto del presente lavoro è il monitoraggio della cattedrale di San Gerlando di Agrigento, duomo eretto tra i secoli XI e XII, che sorge nella parte più alta della collina di Girgenti. Lo studio è significativo poiché, nel corso dei secoli la costruzione è stata soggetta a interventi di ristrutturazione e di consolidamento, resi necessari dai danni arrecati da frane che, in più occasioni, hanno coinvolto il territorio su cui essa sorge. Dal 2010 la chiesa è chiusa al culto per copiosi eventi franosi e idrogeologici che hanno allarmato ulteriormente anche la Protezione Civile. A seguito di questi eventi è stata avviata una campagna di indagini e monitoraggi con il fine della caratterizzazione geotecnica del sottosuolo, l’approfondimento della conoscenza dello stato attuale delle murature e il controllo dell’evoluzione della condizione di dissesto in atto. Nell’ambito dell’attività di monitoraggio del Duomo è stato prevista la realizzazione di un sistema di controllo topografico di precisione della parete nord a mezzo di una stazione totale automatizzata e di mini-prismi da monitoraggio. L'obiettivo di questo monitoraggio è la determinazione degli spostamenti rigidi delle struttura, delle deformazioni delle pareti determinabili misurando gli spostamenti relativi tra i punti di controllo e delle rotazioni della struttura rispetto ad un piano verticale. Il sistema di monitoraggio è costituito da venti punti di controllo (fissati nella parete nord del duomo), due capisaldi, una stazione totale automatizzata e una coppia di ricevitori GNSS. Attraverso la stazione totale automatizzata è stato eseguito un rilievo dei punti di controllo, mentre tramite i ricevitori GNSS sono determinati i punti per l’inquadramento del rilievo nel sistema di riferimento Gauss-Boaga e il controllo di eventuali spostamenti assoluti dei capisaldi. La stazione totale utilizzata è prodotta dalla Trimble, modello S8, ed è uno strumento nato appositamente per le operazioni di monitoraggio, dato che garantisce precisioni sulle letture angolari pari a 1" (0,1 mgon), portata Autolock e robotica (prismi passivi) a 500–700 m, precisione di puntamento a 200 m inferiore a 2 mm e precisione di puntamento a 300 m (deviazione standard) inferiore ad 1mm. I punti di controllo sulla parete nord della cattedrale sono stati materializzati attraverso dei prismi da monitoraggio da 25 mm collegati con staffe a L. Quest'ultime sono state bullonate ad una barra con estremità filettata inserita nella muratura e fissata attraverso resina espansa del tipo bicomponente. Il ricevitori utilizzati per il rilievo statico delle coordinate dei capisaldi sono ricevitori GNSS della Topcon, modello Hiper Plus. Lo schema del rilievo eseguito è di tipo classico e prevede la collimazione dei prismi da due punti stazione posti ad una distanza di circa duecento metri. Da ogni punto stazione sono stati effettuati diversi cicli di misura per ognuno dei quali, determinati angoli azimutali, zenitali e distanze inclinate, è stato possibile calcolare le coordinate dei punti. I punti di controllo sono stati distribuiti nelle tre elevazioni della parete della chiesa e, dopo essere stati collocati sono stati orientati verso i punti stazione e quindi fissati saldamente con chiavi speciali. La distribuzione dei punti da materializzare è stata decisa in relazione alla conoscenza delle zone del duomo maggiormente soggette agli spostamenti, in particolare sulla base delle indicazioni degli strumenti di monitoraggio già presenti. La campagna di misure, avviata nel mese di settembre dello scorso anno, ha previsto, per ogni giornata di rilievo, la determinazione delle coordinate dei punti di controllo da ogni caposaldo, collimando tutti i prismi ad intervalli di tempo fissati. Pertanto per ciascun punto di controllo si sono ottenute un numero ridondante di misure che hanno permesso di migliorare la conoscenza relativamente alla precisione del rilievo. Dall’elaborazione dei dati della stazione totale sono state ottenute le coordinate dei punti di controllo nel sistema di riferimento locale, quindi, note le coordinate dei capisaldi grazie al rilievo GPS, è stato possibile riferire tutte le misure ad un unico sistema di riferimento, quello nazionale Gauss-Boaga. Le coordinate dei punti di controllo sono state determinate con tre cicli di misura per ogni punto stazione ripetuto in quattro diverse giornate di misure. Al fine di apprezzare al meglio l’affidabilità del sistema di monitoraggio sono state analizzate le coordinate dei punti di controllo calcolate per ogni ciclo dai diversi punti stazione. L’analisi delle variazioni di coordinate dei punti di controllo è stata condotta calcolando le differenze tra la coordinata est, nord e quota della prima sessione con quelle delle sessioni successive. Successivamente si è affrontata una analisi che prevedesse il confronto delle coordinate del singolo punto di controllo determinate dai due punti stazione, durante le stesse giornate di rilievo. Questa analisi permette di evidenziare delle incertezze nella determinazione della coordinate est, nord e quota. In conclusione si può affermare che il sistema di collimazione automatica abbinato alla presenza di servomotori presenta evidenti vantaggi di produttività nell'esecuzione di reiterazioni o di cicli ripetuti di misure, e rende possibile l'esecuzione di monitoraggi di deformazioni in modo completamente automatizzato. Come si può notare dai diagrammi che saranno riportati nel lavoro definitivo tra le diverse sessioni di misure si hanno scostamenti delle coordinate dell’ordine di qualche millimetro. E’ da evidenziare che le variazioni sono state apprezzate da un solo punto stazione pertanto non possono considerarsi come spostamenti dei punti di controllo rispetto alla posizione iniziale ma sono da attribuire a errori di computazione, essendo comunque di un ordine di grandezza che rientra nella precisione attesa dal sistema. Tali scostamenti sono spesso imputabili a problemi di aggancio automatico del mini-prisma, non indifferente per le distanze presenti in questa applicazione. La distanza tra i punti di controllo e i capisaldi, come detto dell’ordine di duecento metri risulta essere un limite per la precisione stessa delle misura in quando non favorisce un'univoca collimazione del prisma. Si può affermare che per una precisione sub-centimetrica il sistema di monitoraggio realizzato possa ritenersi valido. Nel caso in cui si abbia la necessità di precisioni sub-millimetriche è necessario ricorrere a sistemi di monitoraggio fissi, posizionati in alloggi protetti da possibili manomissioni e che lavorino in maniera automatica e continua, così come dimostrato dalla precisione ottenuta all’interno di una stessa sessione. Nei prossimi mesi saranno disponibili ulteriori dati relativi ad altre campagne di misura
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