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    Beni comuni. Quarto rapporto sulla cooperazione sociale in Italia

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    A dieci anni dalla prima edizione, il quarto rapporto sulla cooperazione sociale aggiorna e amplia il quadro conoscitivo su uno dei più innovativi fenomeni imprenditoriali, che ha contribuito ad arricchire il panorama delle istituzioni sociali del paese.- Indice #5- Premessa di Marco Demarie #13- Presentazione di Corrado Passera #15- Prefazione di Vilma Mazzocco e Johnny Dotti #21- Cap.I La cooperazione sociale in Italia: tendenze evolutive e scenari di sviluppo, Flaviano Zandonai #33- Cap.II Un quadro teorico sull’impresa sociale, Carlo Borzaga #55- Cap.III Le traiettorie di sviluppo della cooperazione sociale, Gianfranco Marocchi #75- Cap.IV Imprenditorialità sociale tra innovazione e controllo dei mercati, Nereo Zamaro #107- Cap.V Cooperazione sociale e Mezzogiorno, Marco Musella #139- Cap.VI Le culture organizzative della cooperazione sociale: identità in movimento, Luca Fazzi e Sandro Stanzani #151- Cap.VII La cooperazione sociale nella rete del welfare locale, Sergio Pasquinelli #187- Cap.VIII I benefici individuali dei lavoratori svantaggiati nelle imprese sociali, Carlo Borzaga, Monica Loss e Domenico Zalla #207- Cap.IX Cooperazione sociale e qualità dei servizi, Giuseppe Scaratti #237- Cap.X La cooperazione sociale in una prospettiva di genere, Barbara Moreschi #265- Cap.XI Cooperativa sociale come impresa sociale? Le condizioni di imprenditorialità nel terzo settore, Michele Andreaus #285- Cap.XII Oltre il contracting out: nuove forme di relazione con le amministrazioni pubbliche, Franco Dalla Mura #319- Cap.XIII Finalità e organizzazione delle cooperative sociali: alcune indicazioni dal nuovo diritto societario, Antonio Fici #349- Cap.XIV L’impresa sociale in Italia: una quantificazione del fenomeno, Stefano Cima #377- Cap.XV Le condizioni di sviluppo delle imprese sociali nelle regioni del Centro-Nord, Carlo Borzaga e Mariangela Mongera #405- Cap.XVI Dal volontariato all’impresa sociale, Gabriella Bartolomeo e Flaviano Zandonai #439- Cap.XVII L’impresa sociale in Europa: alcuni spunti di comparazione, Paola Iamiceli #457- Cap.XVIII La nuova legge sull’impresa sociale, Felice Scalvini #485- Bibliografia #49

    Validation of Esaso Classification of Diabetic Maculopathy

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    Purpose: To test reliability and reproducibility of ESASO morphologic OCT-based classification of diabetic maculopathy (DM). Methods: This is a multi-center cross-sectional study including a coordination center (CC) and 18 participating centers (PCs). After instruction on the correct use of ESASO Classification, the validation process was carried out in two consecutive stages. In the first retrospective phase, we evaluated the concordance between PCs and CC in the staging of OCT images collected during PCs’ daily activity (608 images). In a second prospective phase, we analyzed the inter-observer agreement of staging assigned by each PCs to OCT images selected by the CC (22 images). Results: The overall concordance achieved in the retrospective phase was 89.8% (Kappa = 0.83 (95% CI: 0.78–0.87); p<0.0001). In 99.5% of cases, concordance did not differ by more than one stage. In the prospective phase, PCs reached an inter-operator agreement of 93.0% (Krippendorff's Alpha = 0.953, 95% CI: 0.929–0.977, p<0.0001). Any discrepancy among the 22 images was within one stage. Conclusion: The results achieved in this study confirm that ESASO OCT-based Classification can be considered as an easy and reproducible method to stage DM during clinical practice. A diffused use of a common and validated method to describe the progression of retinal damage in DM may offer several clinical and scientific advantages
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