The Equation of State and Quark Number Susceptibility in Hard-Dense-Loop Approximation

Based on the method proposed in [ H. S. Zong, W. M. Sun, Phys. Rev. \textbf{D 78}, 054001 (2008)], we calculate the equation of state (EOS) of QCD at zero temperature and finite quark chemical potential under the hard-dense-loop (HDL) approximation. A comparison between the EOS under HDL approximation and the cold, perturbative EOS of QCD proposed by Fraga, Pisarski and Schaffner-Bielich is made. It is found that the pressure under HDL approximation is generally smaller than the perturbative result. In addition, we also calculate the quark number susceptibility (QNS) at finite temperature and finite chemical potential under hard-thermal/dense-loop (HTL/HDL) approximation and compare our results with the corresponding ones in the previous literature.Comment: 12 pages, 3 figure

Collaborare per crescere. La cooperazione tra imprese al Nord e al Sud

Dove si diffonde un sistema di relazioni cooperative, le imprese sperimentano una pi\uf9 elevata crescita economica, entrano con maggiore successo nei mercati internazionali, realizzano innovazioni che si diffondono rapidamente sui mercati. Queste tendenze sono state spesso richiamate soprattutto in questi anni di grave crisi economica e vengono confermate anche dal Rapporto della Fondazione RES 2013 curato da Pier Francesco Asso e Emmanuele Pavolini. Ma a che cosa \ue8 legata la propensione delle imprese a cooperare? Perch\ue9 la collaborazione \ue8 cos\uec "difficile"? Esistono differenze territoriali importanti che distinguono le imprese del Sud da quelle del Nord? Quali sono le attitudini a collaborare delle imprese meridionali e siciliane in particolare? E quali i risultati in termini di maggiore produttivit\ue0 e pi\uf9 brillanti performance aziendali? Il Rapporto, che ha beneficiato del contributo di esperti e di ricercatori qualificati, cerca di rispondere a queste domande e di mostrare le ragioni di difficolt\ue0 incontrate dalle imprese. L\u2019obiettivo \ue8 quello di affiancare misurazioni quantitative e di entrare dentro il vissuto degli imprenditori per individuare quali elementi \u2013 fiduciari, relazionali, culturali, o pi\uf9 generalmente politico-istituzionali \u2013 ci aiutano a fare luce sulle differenti propensioni a collaborare e a intessere reti di relazioni. Ne viene fuori un quadro composito in cui la fiducia, alcuni vincoli legati alle esperienze o alle percezioni degli imprenditori ma anche il funzionamento delle amministrazioni pubbliche influenzano la propensione delle imprese a stringere collaborazioni. Un quadro in cui, comunque, sono soprattutto le imprese pi\uf9 aperte e collaborative che mostrano segni di vitalit\ue0 pi\uf9 evidenti e caratteristiche aziendali del tutto in linea con quelle che operano nei territori economicamente pi\uf9 avanzati