26 research outputs found
Boosting intracellular sodium selectively kills hepatocarcinoma cells and induces hepatocellular carcinoma tumor shrinkage in mice
Pharmacological treatments for advanced hepatocellular carcinoma (HCC) have a partial efficacy. Augmented Na+ content and water retention are observed in human cancers and offer unexplored targets for anticancer therapies. Na+ levels are evaluated upon treatments with the antibiotic cation ionophore Monensin by fluorimetry, ICP-MS, Na-23-MRI, NMR relaxometry, confocal or time-lapse analysis related to energy production, water fluxes and cell death, employing both murine and human HCC cell lines, primary murine hepatocytes, or HCC allografts in NSG mice. Na+ levels of HCC cells and tissue are 8-10 times higher than that of healthy hepatocytes and livers. Monensin further increases Na+ levels in HCC cells and in HCC allografts but not in primary hepatocytes and in normal hepatic and extrahepatic tissue. The Na+ increase is associated with energy depletion, mitochondrial Na+ load and inhibition of O-2 consumption. The Na+ increase causes an enhancement of the intracellular water lifetime and death of HCC cells, and a regression and necrosis of allograft tumors, without affecting the proliferating activity of either HCCs or healthy tissues. These observations indicate that HCC cells are, unlike healthy cells, energetically incapable of compensating and surviving a pharmacologically induced Na+ load, highlighting Na+ homeostasis as druggable target for HCC therapy.The ionophore monensin is shown to have cancer-selective cytotoxic action by selectively increasing the sodium content in cultured hepatocellular carcinoma cells (HCC) and allografts, highlighting the sensitivity of HCC cells to pharmacologically induced Na+ load
QCD and strongly coupled gauge theories : challenges and perspectives
We highlight the progress, current status, and open challenges of QCD-driven physics, in theory and in experiment. We discuss how the strong interaction is intimately connected to a broad sweep of physical problems, in settings ranging from astrophysics and cosmology to strongly coupled, complex systems in particle and condensed-matter physics, as well as to searches for physics beyond the Standard Model. We also discuss how success in describing the strong interaction impacts other fields, and, in turn, how such subjects can impact studies of the strong interaction. In the course of the work we offer a perspective on the many research streams which flow into and out of QCD, as well as a vision for future developments.Peer reviewe
ALI-Autografi dei letterati italiani on line (www.autografi.net)
Il sito ALI-AUTOGRAFI DEI LETTERATI ITALIANI ON LINE nasce dalla collaborazione tra studiosi di diverse discipline: storici della letteratura, filologi, storici della lingua, paleografi, bibliotecari e archivisti. Si tratta di un repertorio digitale delle testimonianze attualmente conosciute dei manoscritti autografi degli autori della letteratura italiana, dal Medioevo alla fine del Rinascimento. È stato ideato ed elaborato da Maurizio Campanelli, Maurizio Fiorilla, Matteo Motolese, Marco Petoletti e Emilio Russo in stretta collaborazione con Francesca Ferrario. Nel corpus sono compresi non solo i principali autori della letteratura italiana ma anche figure di letterati che hanno avuto un ruolo importante nella trasmissione dei testi, nella pratica filologica e nell'indagine linguistica. Il sito raccoglie al momento voci dedicate a 114 autori vissuti tra XIII e XVI secolo. Sono stati caricati 4059 items con descrizione dei testimoni autografi (compresi i manoscritti o stampati con postille autografe), accompagnati da più di 40.000 riproduzioni a colori ad alta definizione, cui si aggiungono altre immagini visualizzabili grazie ad un sistema di link esterni (che collegano le pagine di ALI a quelle dei siti delle singole biblioteche). Il portale verrà incrementato nel corso tempo con l’inserimento di altri autori, integrazioni alle voci già esistenti e nuove immagini. La modalità di consultazione dei dati è stata progettata per stimolare il più possibile nuove ricerche. Il sistema di interrogazione permette in ogni momento di avere un quadro complessivo di ciò che il repertorio può offrire, grazie a filtri dinamici che consentono di interrogare il corpus sia attraverso parametri classici (autore, luogo di conservazione, periodo), sia in base alle tipologie: carte d’autore, libri annotati, epistolari; e poi, più in dettaglio, autografo con testo di altri autori, autografo di opera propria, idiografo con intervento autografo, zibaldone/materiali di lavoro, documento. Per i volumi annotati, è prevista la possibilità di vedere i dati relativi a tre grandi insiemi: classici, Bibbia/padri della chiesa, autori medioevali e moderni; per gli epistolari, l’indicazione di mittenti e destinatari; il sistema prevede anche una distinzione per lingua (volgare/italiano, latino, greco, altro). Per mezzo dei filtri descritti, i dati nel repertorio possono aggregarsi in insiemi dinamici adatti sia alla ricostruzione delle biblioteche d’autore, di ambienti e contatti tra letterati sia alla circolazione, tradizione e ricezione dei testi. Il visualizzatore permette di sfogliare agevolmente interi manoscritti, di affiancare e confrontare più immagini con possibilità di ingrandimento delle singole carte. Costituisce la versione digitale del progetto degli Autografi dei letterati italiani, diretto da Matteo Motolese e Emilio Russo, e pubblicato, a partire dal 2009, in una serie di volumi pubblicati sotto gli auspici del Centro Pio Rajna: Le Origini e Trecento I, a cura di Giuseppina Brunetti, Maurizio Fiorilla, Marco Petoletti, Roma, Salerno Editrice, 2013. Le Origini e Trecento II, a cura di Giuseppina Brunetti, Maurizio Fiorilla, Marco Petoletti, Roma, Salerno Editrice (in preparazione). Il Quattrocento I, a cura di Francesco Bausi, Maurizio Campanelli, Sebastiano Gentile, James Hankins, consulenza paleografica di Teresa De Robertis, Roma, Salerno Editrice, 2013. Il Quattrocento II, a cura di Francesco Bausi, Maurizio Campanelli, Stefano Carrai, Teresa De Robertis, Sebastiano Gentile, James Hankins, Roma, Salerno Editrice (in preparazione). Il Cinquecento I, a cura di Matteo Motolese, Paolo Procaccioli e Emilio Russo, consulenza paleografica di Antonio Ciaralli, Roma, Salerno Editrice, 2009. Il Cinquecento II, a cura di Matteo Motolese, Paolo Procaccioli e Emilio Russo, consulenza paleografica di Antonio Ciaralli, Roma, Salerno Editrice, 2013. Il Cinquecento III, a cura di Matteo Motolese, Paolo Procaccioli e Emilio Russo, consulenza paleografica di Antonio Ciaralli, Roma, Salerno Editrice (in preparazione
Productive Performances of Slow-Growing Chicken Breeds and Their Crosses with a Commercial Strain in Conventional and Free-Range Farming Systems
Local chicken breeds play a vital role in promoting sustainability by preserving genetic diversity, enhancing resilience, and supporting local economies. These breeds are adapted to local climates and conditions, requiring fewer external resources and inputs for their maintenance. By conserving and utilizing local chicken breeds, sustainable farming practices can be incentivized, maintaining ecosystem balance and ensuring food security for future generations. The present study aimed at evaluating the growth performance and slaughter traits of two local Italian chicken breeds (Bionda Piemontese and Robusta Maculata) and their crosses with a medium-growth genotype (Sasso chicken®) reared in conventional and free-range farming systems. The conventional system used a high-energy high-protein diet in a closed barn with controlled temperature, humidity, and lighting,
and a stocking density of 33 kg/m2. The free-range system used a low-input diet (low-energy low-protein diet composed of local and GMO-free feed ingredients), uncontrolled environmental conditions, and a stocking density of 21 kg/m2 in a barn with free access to an outdoor area. The birds were slaughtered at 84 days of age in both systems. The crossbred chickens showed the best results for growth performance in both farming systems compared to local breeds. Within genotype, the final live weight of chickens was similar in the two farming systems. In conclusion, slow-growth crossbreeds should be used in alternative farming systems, demonstrating better performance than pure local breeds