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    Il percorso di continuití  assistenziale ospedale-territorio nei pazienti con gravi cerebrolesioni acquisite. Le aspettative dei caregiver e dei professionisti

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    RIASSUNTOUtilizzando il modello teorico della GAP Analysis sono state analizzate le percezioni che gli operatori sanitari e i caregiver di pazienti "Gracer" (Gravi Cerebrolesioni Acquisite) hanno della continuití  assistenziale (declinata in informativa, organizzativa e relazionale), per rilevare quali sono gli aspetti su cui il divario tra aspettative e realtí  viene maggiormente sentito e quale è la dimensione della continuití  assistenziale più importante sia per i professionisti della salute che per i caregiver. 122 professionisti della salute e 21 caregiver di pazienti Gracer ricoverati (fra 12 e 36 mesi dall'evento acuto) in quattro strutture sanitarie della regione Emilia-Romagna che utilizzavano e applicavano il Piano Assistenziale Individuale (PAI), hanno compilato un questionario riadattato dal ServQual per rilevare la percezione che i partecipanti avevano della continuití  assistenziale informativa, organizzativa e relazionale effettiva (piano reale) ed attesa (piano ideale) nelle strutture sanitarie considerate. Per entrambi i gruppi la dimensione più importante della continuití  assistenziale è risultata quella relazionale seguita con notevole scarto da quella informativa e da quella gestionale. I professionisti sanitari hanno descritto la realtí  come peggiore delle aspettative in quasi tutte le dimensioni considerate. Per i caregiver la realtí  è risultata peggiore delle aspettative soltanto per alcuni aspetti relativi alla continuití  informativa e gestionale. La ricerca ha messo in evidenza che la dimensione relazionale della continuití  assistenziale andrebbe ulteriormente indagata, come confermato anche in letteratura. Occorrerebbe inoltre approfondire presso i professionisti l'area di insoddisfazione risultante dal bilancio negativo tra aspettative e realtí . Parole chiave: Continuití  assistenziale, caregiver, professionisti della salute, soddisfazione, lesioni cerebraliABSTRACTThe present study analyses how continuity of care is perceived by health professionals and GRACER (Gravi Cerebrolesioni Acquisite Emilia Romagna) patients' caregivers, in order to investigate where the gap between expectations and reality is more heavily felt and which dimension of the continuity of care is the most important both for health professionals and GRACER patients' caregivers. The study has been developed following the Gap Analysis theoretical model. A questionnaire, based on ServQual model, was used to collect data about the three dimensions of the construct of continuity of care related to information, management and relation, declined along the lines of expectations and perception of reality. The questionnaire was administered to health professionals and caregivers of GRACER patients (12-36 months after the event) inside 4 healthcare institutes in Emilia Romagna. The PAI (Piano Assistenziale Individuale) approach was the methodology applied in these 4 sites. To both groups the relational continuity was the most important dimension, followed at a long distance by the informational and the management ones. It has also been noted that to professionals reality is always worse than expectations, with the exception of only two items in the dimension of management continuity. To caregivers reality is worse than expectations in some items in the dimensions of information and management The study has shown that the relational dimension of continuity of care should be more investigated, as confirmed by literature. More research is needed about the professionals' dissatisfaction generated by the negative balance between expectations and perception of reality.Key words: Continuity of patient care, caregiver, health professionals, expectations, perceptions, customer satisfaction, brain injur
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