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COOPERAZIONE INTERNAZIONALE DI POLIZIA GIUDIZIARIA IN MATERIA PENALE E CRIMINOLOGICA
APPROFONDIMENTO DELLE TEMATICHE RELATIVE ALLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE DI POLIZIA GIUDIZIARIA IN MATERIA PENALE E CRIMINOLOGIC
La CTU personaggi ed Argomenti in cerca di Autori
L’INSUCCESSO DI UNA “COLLABORAZIONE” TRA MEDICOLEGALE
E GIURISTA.
COSA SI ASPETTA IL “COMMITTENTE” E COSA NON SI
DOVREBBE ASPETTARE.
INFERENZE TRA IL QUESITO E LE RISPOST
La Paura
Nel suo Lezioni Americane, Italo Calvino parlava della leggerezza, precisando che questa “
non è superficialità
”, anzi“ si associa con la precisione e la determinazione, non con la vaghezza e l’abbandono al caso". E confessava -così come a noi oggi pare per la Medicina Legale- che “in certi momenti mi sembrava che il mondo stesse diventando tutt o di pietra: una lenta pietrificazione più o meno avanzata a seconda delle persone e dei luoghi, ma che non risparmiava nessun aspetto della vita. Era come se nessuno potesse sfuggire allo sguardo inesorabile della Medusa. L’unico eroe capace di tagliare la testa della Medusa è Perseo, che vola coi sandali alati, ... Perseo si sostiene su ciò che vi è di più leggero, i venti e le nuvole ... la pesantezza della pietra può essere rovesciata nel suo contrario". Ecco, scopo di questo Convegno è quello di smuovere il coraggio nell’affrontare la “pesantezza” della paura, solo così facendo si potrà riuscire a superarla e consentire il raggiungimento di risultati veramente migliori per i professionisti e per la Professione
LEGISLAZIONE MILITARE
Corso di formazione in legislazione militare
1. Diritto penale militare – 6 ore – 2 incontri
2. Disciplina militare – 6 ore – 2 incontri
3. Procedura penale militare - 6 ore – 2 incontri –
4. Procedimento amministrativo (contenzioso, status giuridico, inquadramento all’interno dell’organizzazione, accesso agli atti che lo riguardano) - 6 ore – 2 incontri –
5. La causa di servizio: tutela del militare - 6 ore – 2 incontr
CONFLITTUALITA' SOCIALE DA CRIMINE : RUOLO DELLA POLIZIA GIUDIZIARIA
Nell’ambito delle frequenti situazioni di conflitto che possono sfociare in fatti criminosi si impone un approccio da parte delle forze dell’ordine e dei vari operatori dei servizi sociali al fine di mediare le opposte posizioni e di contenere il rischio dell’evolvere delle situazioni con atti criminos
TUTELA DEGLI APPARTENENTI ALLE FF.AA. E DI POLIZIA : LA RAPPRESENTANZA SINDACALE ED IL SINDACATO
Fornire conoscenze nell’ambito della tutela dei diritti degli appartenenti alla FFAA e di Polizia, anche alla luce della Sentenza della Corte Costituzionale n. 120/2018 che specificamente riconosce la possibilità per i militari di associarsi allorché afferma “……..19.− Conclusivamente, va dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’art. 1475, comma 2, del d.lgs. n. 66 del 2010, in quanto prevede che «I militari non possono costituire associazioni professionali a carattere sindacale o aderire ad altre associazioni sindacali» invece di prevedere che «I militari possono costituire associazioni professionali a carattere sindacale alle condizioni e con i limiti fissati dalla legge; non possono aderire ad altre associazioni sindacali»”. Gli scenari che si prospettano sono complessi, dovendosi bilanciare i diritti degli appartenenti alle FFAA e di Polizia con parimenti imprescindibili esigenze di funzionalità di detti apparati dello Stato. Così da un lato le Amministrazioni Militari non vogliono disperdere quanto di positivo vi è nella Rappresentanza Militare, organismo ora preposto alla tutela degli interessi del personale, e dall’altro gli scenari aperti dalla sentenza della Corte Costituzionale hanno portato al nascere di associazioni pronte a gestire le tematiche sino ad ora trattate esclusivamente dalle Rappresentanze Militari. Si impone quindi fornire elementi utili a comprendere e definire quanto stabilito dalla Corte Costituzionale al fine di ottimizzare il percorso di confronto che sta iniziando tra la rappresentanza Militare, le Associazioni e i Sindacati
IL CODICE DELLA PROTEZIONE CIVILE
APPROFONDIMENTO DELLE TEMATICHE RELATIVE AL CODICE DELLA PROTEZIONE CIVIL
LA TUTELA DELLA SALUTE PER GLI APPARTENENTI ALLE FORZE DI POLIZIA. PREVENZIONE E TUTELA
Fornire conoscenze nell’ambito dei rischi connessi all’espletamento dell’attività lavorativa degli operatori delle Forze di Polizia; tanto al fine di ottimizzare le misure di prevenzione, a tutela della salute. Inoltre verranno approfondite le tematiche relative alla normativa vigente in ambito di tutela del lavoratore al verificarsi di eventi avversi
The Network of Services for COVID-19 Vaccination in Persons With Mental Disorders: The Italian Social Health System, Its Organization, and Bioethical Issues
The adoption of restrictive measures aimed at curtailing the spread of SARS-CoV2
has had a harmful impact on socio-affective relationships, while limiting the scope
of interventions and activities to promote social inclusion, with considerable negative
repercussions for patients with mental disorders. Vaccination has been and will continue
to be a valid tool to overcome the barriers of social isolation and to protect the health
of this category of patients. In this paper we present an overview of the Italian network
of social and healthcare services for COVID-19 vaccination among patients with mental
disorders. Some aspects ofmedical ethics are discussed in order to share good practices
for improving the health of this vulnerable group of people. We then consider the
measures implemented by the health system in Italy to deal with the phenomenon of
vaccine hesitancy before addressing the issue of autonomy and restricted access to
vaccination points. Finally, we illustrate some of the perspectives already adopted by the
Italian system, which may be useful to the global scientific community
The will of young minors in the terminal stage of sickness: A case report
AbstractIntroductionIn Italy, both parents have parental responsibility, so they have the power to give or withhold consent to medical procedures on their children.MethodsThe present work reports the case of a 5-year-old boy diagnosed with neuroblastoma in the right adrenal loggia, who underwent several chemotherapy treatments that prolonged his life until the age of 10. Informed consent for treatments was requested exclusively of the parents, without taking into consideration the minor's will, not even when he asked for increased pain relief medication instead of other palliative treatments.ResultsThe authors thought it interesting to examine the case in the light of new Italian legislation on informed consent and to verify whether it promotes greater participation of minors in healthcare choices, given that the issue of acquisition of informed consent is becoming increasingly broad and complex.ConclusionThe case examined here indicates that current Italian legislation, even including the modifications introduced, does not allow for concrete and active participation of minors, especially those under the age of 12, in the discussion of choices about their health, not even in choices regarding the end of life, and not even when the minor manifests a mature capacity for discernment
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