9 research outputs found

    L\uc8D: Il Lavoro \uc8 un Diritto. Nuove soluzioni all\u2019auto-orientamento al lavoro e per il recruiting online delle persone con disabilit\ue0

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    INTRODUZIONE: Il presente progetto di ricerca nasce all\u2019interno di un Dottorato Eureka, sviluppato grazie al contributo della Regione Marche, dell\u2019Universit\ue0 di Macerata e dell\u2019azienda Jobmetoo by Jobdisabili srl, agenzia per il lavoro esclusivamente focalizzata sui lavoratori con disabilit\ue0 o appartenenti alle categorie protette. Se trovare lavoro \ue8 gi\ue0 difficile per molti, per chi ha una disabilit\ue0 diventa un percorso pieno di ostacoli. Nonostante, infatti, la legge 68/99 abbia una visione tra le pi\uf9 avanzate in Europa, l\u2019Italia \ue8 stata ripresa dalla Corte Europea per non rispettare i propri doveri relativamente al collocamento mirato delle persone con disabilit\ue0. Tra chi ha una disabilit\ue0, la disoccupazione \ue8 fra il 50% e il 70% in Europa, con punte dell\u201980% in Italia. L\u2019attuale strategia europea sulla disabilit\ue0 2010-2020 pone come obiettivi fondamentali la lotta alla discriminazione, le pari opportunit\ue0 e l\u2019inclusione attiva. Per la realizzazione di tali obiettivi assume un\u2019importanza centrale l\u2019orientamento permanente: esso si esercita in forme e modalit\ue0 diverse a seconda dei bisogni, dei contesti e delle situazioni. La centralit\ue0 di tutti gli interventi orientativi \ue8 il riconoscimento della capacit\ue0 di autodeterminazione dell\u2019essere umano, che va supportato nel trovare la massima possibilit\ue0 di manifestarsi e realizzarsi. Ci\uf2 vale ancora di pi\uf9 per le persone con disabilit\ue0, in quanto risultano fondamentali tutte quelle azioni che consentono loro di raggiungere una consapevolezza delle proprie capacit\ue0/abilit\ue0 accanto al riconoscimento delle caratteristiche della propria disabilit\ue0. L\u2019orientamento assume cos\uec un valore permanente nella vita di ogni persona, garantendone lo sviluppo e il sostegno nei processi di scelta e di decisione con l\u2019obiettivo di promuovere l\u2019occupazione attiva, la crescita economica e l\u2019inclusione sociale. Oggi giorno il frame work di riferimento concettuale nel campo della disabilit\ue0 \ue8 l\u2019International Classification of Functioning, Disability and Health (ICF), il quale ha portato a un vero e proprio rovesciamento del termine disabilit\ue0 dal negativo al positivo: non si parla pi\uf9 di impedimenti, disabilit\ue0, handicap, ma di funzioni, strutture e attivit\ue0. In quest\u2019ottica, la disabilit\ue0 non appare pi\uf9 come mera conseguenza delle condizioni fisiche dell\u2019individuo, ma scaturisce dalla relazione fra l\u2019individuo e le condizioni del mondo esterno. In termini di progetto di vita la sfida della persona con disabilit\ue0 \ue8 quella di poter essere messa nelle condizioni di sperimentarsi come attore della propria esistenza, con il diritto di poter decidere e, quindi, di agire di conseguenza in funzione del proprio benessere e della qualit\ue0 della propria vita, un una logica di autodeterminazione. OBIETTIVO: Sulla base del background e delle teorie di riferimento analizzate e delle necessit\ue0 aziendali \ue8 stata elaborata la seguente domanda di ricerca: \ue8 possibile aumentare la consapevolezza negli/nelle studenti/esse e laureati/e con disabilit\ue0 che si approcciano al mondo del lavoro, rispetto alle proprie abilit\ue0, competenze, risorse, oltre che alle limitazioni imposte dalla propria disabilit\ue0? L\u2019obiettivo \ue8 quello di sostenere i processi di auto-riflessione sulla propria identit\ue0 e di valorizzare il ruolo attivo della persona stessa nella sua autodeterminazione, con la finalit\ue0 ultima di aumentare e migliorare il match tra le persone con disabilit\ue0 e le imprese. L\u2019auto-riflessione permetter\ue0 di facilitare il successivo contatto dialogico con esperti di orientamento e costituir\ue0 una competenza che il soggetto porter\ue0 comunque come valore aggiunto nel mondo del lavoro. METODI E ATTIVIT\uc0: Il paradigma teorico-metodologico adottato \ue8 un approccio costruttivista: peculiarit\ue0 di questo metodo \ue8 che ciascuna componente della ricerca pu\uf2 essere riconsiderata o modificata nel corso della sua conduzione o come conseguenza di cambiamenti introdotti in qualche altra componente e pertanto il processo \ue8 caratterizzato da circolarit\ue0; la metodologia e gli strumenti non sono dunque assoggettati alla ricerca ma sono al servizio degli obiettivi di questa. Il primo passo del progetto di ricerca \ue8 stato quello di ricostruzione dello stato dell\u2019arte, raccogliendo dati, attraverso la ricerca bibliografica e sitografica su: l\u2019orientamento, la normativa vigente in tema di disabilit\ue0, i dati di occupazione/disoccupazione delle persone con disabilit\ue0 e gli strumenti di accompagnamento al lavoro. A fronte di dati mancanti sul territorio italiano relativi alla carriera e ai fabbisogni lavorativi degli/delle studenti/esse e laureati/e con disabilit\ue0, nella prima fase del progetto di ricerca \ue8 stata avviata una raccolta dati su scala nazionale, relativa al monitoraggio di carriera degli studenti/laureati con disabilit\ue0 e all\u2019individuazione dei bisogni connessi al mondo del lavoro. Per la raccolta dati \ue8 stato sviluppato un questionario ed \ue8 stata richiesta la collaborazione a tutte le Universit\ue0 italiane. Sulla base dei dati ricavati dal questionario, della letteratura e delle indagini esistenti sulle professioni, nella fase successiva della ricerca si \ue8 proceduto alla strutturazione di un percorso di auto-orientamento, volto ad aumentare la consapevolezza nelle persone con disabilit\ue0 delle proprie abilit\ue0 e risorse, accanto a quella dei propri limiti. In particolare, il punto di partenza per la costruzione del percorso \ue8 stata l\u2019Indagine Istat- Isfol sulle professioni (2012) e la teoria delle Intelligenze Multiple di H. Gardner (1983). Si \ue8 arrivati cos\uec alla strutturazione del percorso di auto-orientamento, composto da una serie di questionari attraverso i quali il candidato \ue8 chiamato ad auto-valutare le proprie conoscenze, le competenze, le condizioni di lavoro che gli richiedono pi\uf9 o meno sforzo e le intelligenze che lo caratterizzano, aggiungendo a questi anche una parte pi\uf9 narrativa dove il soggetto \ue8 invitato a raccontare i propri punti di forza, debolezza e le proprie aspirazioni in ambito professionale. Per sperimentare il percorso di auto-orientamento creato, nell\u2019ultima fase della ricerca \ue8 stato predisposto uno studio pilota per la raccolta di alcuni primi dati qualitativi con target differenti, studenti/esse universitari/e e insegnanti di scuola superiore impegnati nel tema del sostegno e dell\u2019orientamento, e utilizzando diversi strumenti (autopresentazioni, test multidimensionale autostima, focus group). CONCLUSIONI: I dati ottenuti dallo studio pilota, seppur non generalizzabili, in quanto provenienti da un campione esiguo, hanno evidenziato come il percorso di auto-orientamento attivi una riflessione sulla visione di s\ue9 nei diversi contesti e un cambiamento, in positivo o in negativo, nell\u2019autostima e nella valutazione di s\ue9 in diverse aree, ad esempio nell\u2019area delle relazioni interpersonali, del vissuto corporeo, dell\u2019emotivit\ue0 ecc. Tali dati ci hanno permesso soprattutto di evidenziare punti di forza e debolezza del percorso creato e di apportare modifiche per una maggiore comprensione e adattabilit\ue0 del prodotto stesso. Il valore del percorso orientativo \ue8 connesso al ruolo attivo di auto-valutatore giocato dal candidato con disabilit\ue0, affiancando a questa prima fase di autovalutazione un successivo confronto dialogico con un esperto, tale da permettere un ancoraggio alla realt\ue0 esterna, al contesto in cui il soggetto si trova a vivere. In questo senso, l\u2019orientamento assume il valore di un processo continuo e articolato, che ha come scopo principale quello di sostenere la consapevolezza di s\ue9 e delle proprie potenzialit\ue0, agendo all\u2019interno dell\u2019area dello sviluppo prossimale della persona verso la realizzazione della propria identit\ue0 personale, sociale e professionale

    Soft Skills Identification for Guidance and Job Placement. Presentation of the Project UNIMC (Macerata University) for Soft Skills

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    The issue of recognition, validation and certification of skills, especially those developed in non-formal and informal fields, is becoming a current topic for all educative institutions, including University. Soft skills is a psycho-sociological term relating to a cluster of personality traits, social abilities, communication, language, personal attitudes that characterize relationships with other people. Soft skills complement hard skills which are the occupational requirements of a job and many other activities. In Italy the legal framework on skills is leaded by the Legislative Decree n. 13/13. According to the Decree, University should assure the effective implementation of lifelong learning through guidance and counselling services. The University of Macerata (UNIMC) has been involved from a long time in the field of soft skills with many activities, formal as well as informal and non-formal. A system to recognize and validate them has been experienced in the last years. The objective of the paper is to describe the designed procedures aimed to the recognition and validation of soft skills such as observation, active listening, communication in small group and problem solving. Each skill was operationalized through the identification of specific indicators to recognize three level of expertise: basic, intermediate, advanced. Moreover several tasks were tested in order to identify a set of activities useful for the aim of a kind of formal recognition

    PERLA - PERcorsi di auto-orientamento al Lavoro e formazione alle Abilit\ue0 di vita

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    Creare una piattafroma per l'auto orientamento al lavoro per alunni disabili e corsi di formazione del personale docent

    Orientamento al lavoro, l'esperienza del Career day

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    Analisi di follow up sulle valenze formative del career day nella costruzione dei percorsi di accompagnamento al mondo del lavoro di studenti universitari e neo-laureat

    SSIC - Soft Skills Identification and Certification

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    Creare procedure testate e condivise per la certificazione delle soft skill

    Soft skills identification for guidance and job placement

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    Recognition, validation and certification of skills, especially those developed in nonformal and informal fields, is becoming a current topic for all educative institutions. This paper represents a good practice at the University of Macerata (IT) in the field of soft skills assessment. The aim of the project named \u201cUnimc for Soft Skills\u201d was to give feedback about the soft skills they possess to students coming from the secondary school and participating in the experience of work-based learning at the University. A list of characteristics for each chosen soft skill was designed as well as reliable procedures for soft skills assessment

    Orientamento in itinere e azioni per il job placement all'Universit\ue0 di Macerata

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    Sono illustrate alcune buone pratiche di accompagnamento di studenti universitari al mondo del lavoro, utilizzando una prospettiva di longlife learnin

    A proposito di classi 2.0: analisi dei risultati di un'esperienza

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    The aim of the research was to understand the impact of using tablet in school environment, both on learning results and on indirect psycho-social variables such as motivation, self representation, group dynamics, and use of new technologies in extra-scholastic contexts. We monitored the above variables in two classes of 11 to 12 years old students. The experimental class was provided of tablets and the control class attended a traditional path. We planned two online data collections through questionnaires at the beginning, and at the end of the scholastic year. At the second survey, in comparison with the control class, the students of the experimental class showed a greater motivation to learn, a larger positive development in their self representations, a deeper and more complex dynamics of peer's interaction within the class, and a frequent use of new technologies in extra-scholastic contexts

    Insight from an Italian Delphi Consensus on EVAR feasibility outside the instruction for use: the SAFE EVAR Study

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    Background: The SAfety and FEasibility of standard EVAR outside the instruction for use (SAFE-EVAR) Study was designed to define the attitude of Italian vascular surgeons towards the use of standard endovascular repair (EVAR) for infrarenal abdominal aortic aneurysm (AAA) outside the instruction for use (IFU) through a Delphi consensus endorsed by the Italian Society of Vascular and Endovascular Surgery (Società Italiana di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare - SICVE). Methods: A questionnaire consisting of 26 statements was developed, validated by an 18-member Advisory Board, and then sent to 600 Italian vascular surgeons. The Delphi process was structured in three subsequent rounds which took place between April and June 2023. In the first two rounds, respondents could indicate one of the following five degrees of agreement: 1) strongly agree; 2) partially agree; 3) neither agree nor disagree; 4) partially disagree; 5) strongly disagree; while in the third round only three different choices were proposed: 1) agree; 2) neither agree nor disagree; 3) disagree. We considered the consensus reached when ≥70% of respondents agreed on one of the options. After the conclusion of each round, a report describing the percentage distribution of the answers was sent to all the participants. Results: Two-hundred-forty-four (40.6%) Italian Vascular Surgeons agreed to participate the first round of the Delphi Consensus; the second and the third rounds of the Delphi collected 230 responders (94.3% of the first-round responders). Four statements (15.4%) reached a consensus in the first rounds. Among the 22 remaining statements, one more consensus (3.8%) was achieved in the second round. Finally, seven more statements (26.9%) reached a consensus in the simplified last round. Globally, a consensus was reached for almost half of the proposed statements (46.1%). Conclusions: The relatively low consensus rate obtained in this Delphi seems to confirm the discrepancy between Guideline recommendations and daily clinical practice. The data collected could represent the source for a possible guidelines' revision and the proposal of specific Good Practice Points in all those aspects with only little evidence available
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