122 research outputs found
Vascular risk factors in glaucoma: the results of a national survey
Background The role of vascular risk factors in glaucoma is still being debated. To assess the importance of vascular risk factors in patients with primary open-angle glaucoma (POAG), data from the medical history of 2,879 POAG patients and 973 age-matched controls were collected and analyzed. Methods Design: observational survey. Setting: 35 Italian academic centers. Study population: POAG patients and age-matched controls. In order to reduce bias consecutive patients were included. Observation procedures: data concerning vascular risk factors were collected for all patients with a detailed questionnaire. A complete ophthalmological examination with assessment of intraocular pressure (IOP), visual field, optic disc, and systemic blood pressure was performed. Main outcome measures: the ESH-ESC (European Society of Hypertension-European Society of Cardiology) guidelines were used to calculate the level of cardiovascular risk. Crude and adjusted estimates of the odds ratios (OR) were calculated for all cardiovascular risk factors in POAG and controls. Results The study included 2,879 POAG patients and 973 controls. POAG cases had a significantly higher systolic and diastolic blood pressure (p=0.001) and systolic perfusion pressure (p=0.02) as compared with controls. Also mean IOP was significantly higher in the POAG group (p=0.01), while diastolic perfusion pressure was not significantly different in the two groups. Myopia was more prevalent in the POAG group (23 vs 18%, p=0.005) as well as a positive family history for glaucoma (26 vs 12%, p= 0.004). POAG patients tended to have a higher cardiovascular risk than controls: 63% of glaucoma cases vs 55% of controls (OR: 1.38, p=0.005) had a “high” or “very high” cardiovascular risk. Conclusions The level of cardiovascular risk was significantly higher in glaucoma patients than in controls
Industrial Design
Il testo si propone di esaminare l'attivitĂ di design industriale di Bruno Morassutti. Una serie di progetti/realizzazioni significative sono poste in relazione a questioni tematiche generali che riguardano anche il rapporto fra architettura e industrial design, rapporto che ha anche caratterizzato l'opera del progettista
L’ARREDO ITALIANO FRA DOMESTICO E CONTRACT
Il testo si pone in relazione ad un percorso di ricerca sul tema del prodotto d'arredo per lo spazio domestico, da un lato, e, dall'altro, sui prodotti d'arredo per gli spazi della collettivitĂ /contract.
Il testo propone un articolato excursus sul ruolo dell'arredo italiano in rapporto al design, evidenziando significative questioni con riferimento al settore della domesticitĂ e del contract.
Il testo fa parte di una serie di contributi che sono stati raccolti e sistematizzati in relazione ad una rilevante iniziativa internazionale sul design italiano (I.Dot Italian Design on Tour
OspitalitĂ a Milano. fra ricerca, didattica e sperimentazioni progettuali.
il contributo fa parte del forum dedicato all'ospitalitĂ e ricettivitĂ , tema scelto per il numero della rivista. L'autore porta il proprio punto di vista in relazione ad esperienze didattiche e di ricerca presso il Politecnico di Milano, attraverso il riferimento alla FacoltĂ del Design, al dipartimento Indaco e al consorzio Polidesig
Nuove tipologie negli interni alberghieri
Il testo analizza alcuni spazi significativi all'interno dell'immobile alberghiero e alla loro evoluzione.
Nella tradizione italiana, architettura e progetto di interni sono strettamente connessi. Condividono teorie, metodi e tecniche operative
che confluiscono nella figura unica del progettista architetto.
L’irruzione della cultura del design, nei tardi anni ’60, apre nuove e più aggiornate prospettive: una concezione autonoma dello spazio interno prodotta da sottosistemi ambientali indipendenti dall’architettura, con dispositivi di funzionamento, configurazioni e qualità proprie.
Gli esiti di quella operazione, usciti dall’ambito sperimentale, sembrano oggi maturi per una sistematizzazione che questa antologia vorrebbe avviare. L’idea di progetto – e di progettista – che ne emerge, privilegia il confronto con l’innovazione, guarda all’industria e al mercato. Per rispondere alla rapidità delle trasformazioni sociali e delle dinamiche urbane, il progetto di interni abbandona la durata come valore, adotta una logica di processo, evolutiva e flessibile, verso nuove soluzioni per l’abitare contemporaneo.
Indice del volume
Luca Guerrini, Premessa. Trenta contributi per il design degli interni
Andrea Branzi, Introduzione. L’autonomia del design degli interni
Principi e presupposti
Gianpiero Bosoni, La scuola italiana e la cultura dell’abitare
Andrea Branzi, Il design primario
Andrea Branzi, Allestimento come metafora di una nuova modernitĂ
Le regole del gioco
Stefano Garaventa, Il design degli interni e la normativa tecnica
Stefania Rigamonti, Il design degli interni per una utenza ampliata
Intorno alla casa
Andrea Branzi, Un paese senza casa
Gabriella Zuco, I nuovi interni come luogo di ibridazione tra spazi e oggetti
Luisa Collina, Impianti tecnici e design
Luisa Collina, Il design della flessibilità nel progetto dell’abitare
Spazi che cambiano
Luciano Crespi, Allestimenti outdoor
Gianpiero Bosoni, La pelle tatuata dell’architettura contemporanea
Luca Guerrini, Sull’autostrada tra architettura e prodotto industriale
Francesco Scullica, Interior Design & Shopping Centers
Paola Vidulli, Alberto Campolunghi, Servizi pubblici in evoluzione
Alessandro Biamonti, L’università diffusa come strumento di sviluppo locale
Luisa Collina, Architettura e design nel progetto dell’ospitalitĂ
Francesco Scullica, Nuove tipologie negli interni alberghieri
Silvia Piardi, Progettare gli uffici: la qualità dell’aria interna
Cultura in transito
Gianpiero Bosoni, Per una storia degli allestimenti in Italia, 1930-2000
Pier Paride Vidari, Museografia
Pier Paride Vidari, Spazio, tempo e necessitĂ delle memorie
Fulvia Premoli, Allestire-Comunicare: il Museo oggi
Paola Vidulli, Cristina Ajroldi, Allestire il gioco: il caso dei Musei dei bambini
Spazi mobili
Gianpiero Bosoni, Abitare il corpo
Silvia Piardi, Sottocoperta
Silvia Piardi, Funny ship, fun design
Per una didattica innovativa
Paolo Padova, Silvia Piardi, Castelli di sabbia. Fare e disfare per progettare
Maurizio Rossi, Luce per gli interni, esperienze di laboratorio strumentale
Oggetti Ospitali, Contract Design e RicettivitĂ Alberghiera
L'articolo analizza il tema dei prodotti d'arredo contract per gli spazi alberghieri/ricettivi
Designing behaviours for well-being spaces. How disruptive approaches can improve living conditions
Spaces and their views are changing. The perception of physical and mental well-being is also shifting, especially because of the pandemic. We are experiencing a transitional time where new needs and requirements emerge, affecting human behaviour and the space definition at the macro and micro levels. New dynamics and perceptions are recognized, leading architects and designers to focus on studying and applying innovative methods.
The book explores the radical transformation of living and working spaces, in which the hybridization of interior and exterior requires a new vision able to interpret renewed people’s behaviours and needs, a challenging issue for the design discipline that has a multidisciplinary nature as well as a multiscale approach for both research and practice.
Many examples today demonstrate the importance of the therapeutic contribution of architecture and design, to redevelop places of hospitality and care, and create environments in which there is a deep harmony of space, light, and beauty. The interest in research concerning the quality of life has also increased a lot of studies on the complex question of the environmental perception and the importance of natural stimuli for health in interiors, in which the physiological effects of light and colour are fundamental to balance the of human beings’ equilibrium.
In the book, we present testimonies of international researchers and designers who propose disruptive scenarios and methodologies to improve wellbeing and mental health conditions overall life quality at the urban and personal living level through several examples: the city and the relations with the environment, commercial and hospitality areas, personal spaces, as well as outer space, in microgravity and confined environment, where the astronauts’ experience living in confined environments can be compared to the domestic space and office interiors.
Our ambition is to re-launch an aesthetic, sustainable, design-based approach to improve dwelling conditions, trying to implement care into different well-being dimensions – mental, physical, social, and global – looking at the new people’s behaviours, or even, generating new behaviours, through desig
Il progetto degli spazi interni nello scenario contemporaneo
il contributo indaga il settore dell'interpor design in relazione allo scenario contemporaneo e in rapporto al tema della decorazione, oggetto di analisi del testo
Nuove tipologie negli interni alberghieri. Dagli spazi comuni alle cellule camere
Il saggio traccia un riflessione sugli spazi interni alberghieri in relazione al design degli interni, evidenziandone specificitĂ storiche, tipologiche, tecnologiche e di attrezzamento arredativo
Nella tradizione italiana, architettura e progetto di interni sono strettamente connessi. Condividono teorie, metodi e tecniche operative che confluiscono nella figura unica del progettista architetto.
L’irruzione della cultura del design, nei tardi anni ’60, apre nuove e più aggiornate prospettive: una concezione autonoma dello spazio interno prodotta da sottosistemi ambientali indipendenti dall’architettura, con dispositivi di funzionamento, configurazioni e qualità proprie.
Gli esiti di quella operazione, usciti dall’ambito sperimentale, sembrano oggi maturi per una sistematizzazione che questa antologia vorrebbe avviare. L’idea di progetto – e di progettista – che ne emerge, privilegia il confronto con l’innovazione, guarda all’industria e al mercato. Per rispondere alla rapidità delle trasformazioni sociali e delle dinamiche urbane, il progetto di interni abbandona la durata come valore, adotta una logica di processo, evolutiva e flessibile, verso nuove soluzioni per l’abitare contemporaneo.
Indice
Luca Guerrini, Premessa. Trenta contributi per il design degli interni
Andrea Branzi, Introduzione. L’autonomia del design degli interni
Principi e presupposti
Gianpiero Bosoni, La scuola italiana e la cultura dell’abitare
Andrea Branzi, Il design primario
Andrea Branzi, Allestimento come metafora di una nuova modernitĂ
Le regole del gioco
Stefano Garaventa, Il design degli interni e la normativa tecnica
Stefania Rigamonti, Il design degli interni per una utenza ampliata
Intorno alla casa
Andrea Branzi, Un paese senza casa
Gabriella Zuco, I nuovi interni come luogo di ibridazione tra spazi e oggetti
Luisa Collina, Impianti tecnici e design
Luisa Collina, Il design della flessibilità nel progetto dell’abitare
Spazi che cambiano
Luciano Crespi, Allestimenti outdoor
Gianpiero Bosoni, La pelle tatuata dell’architettura contemporanea
Luca Guerrini, Sull’autostrada tra architettura e prodotto industriale
Francesco Scullica, Interior Design & Shopping Centers
Paola Vidulli, Alberto Campolunghi, Servizi pubblici in evoluzione
Alessandro Biamonti, L’università diffusa come strumento di sviluppo locale
Luisa Collina, Architettura e design nel progetto dell’ospitalitĂ
Francesco Scullica, Nuove tipologie negli interni alberghieri
Silvia Piardi, Progettare gli uffici: la qualità dell’aria interna
Cultura in transito
Gianpiero Bosoni, Per una storia degli allestimenti in Italia, 1930-2000
Pier Paride Vidari, Museografia
Pier Paride Vidari, Spazio, tempo e necessitĂ delle memorie
Fulvia Premoli, Allestire-Comunicare: il Museo oggi
Paola Vidulli, Cristina Ajroldi, Allestire il gioco: il caso dei Musei dei bambini
Spazi mobili
Gianpiero Bosoni, Abitare il corpo
Silvia Piardi, Sottocoperta
Silvia Piardi, Funny ship, fun design
Per una didattica innovativa
Paolo Padova, Silvia Piardi, Castelli di sabbia. Fare e disfare per progettare
Maurizio Rossi, Luce per gli interni, esperienze di laboratorio strumentale
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