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The European Court of Human Rights and the Hague Child Abduction Convention:prioritising return or reflection?
Le obbligazioni alimentari
LE OBBLIGAZIONI ALIMENTARI
Abstract
Il quadro della normativa internazionale uniforme in materia di obbligazioni
alimentari, a tuttâoggi in vigore, e composto da cinque convenzioni, risulta
complicato, datato nel tempo, limitato e circoscritto, sia sotto il profilo del campo di
applicazione materiale che di quello spaziale. Nel corso degli ultimi anni si è cosÏ, da
piĂš parti, avvertita lâesigenza di modernizzare e migliorare lâintero sistema
convenzionale in questo settore del diritto, tentando di riunire in un unico strumento
normativo regole inerenti a tutti i settori della cooperazione giudiziaria civile:
competenza giurisdizionale, diritto applicabile, riconoscimento ed esecuzione delle
sentenze e degli atti stranieri. Mirano a questo scopo i lavori attualmente in corso, da
un lato, nellâambito della Conferenza dellâAja di diritto internazionale privato
(progetto di convenzione sul recupero internazionale degli alimenti e progetto di
protocollo sulla legge applicabile alle obbligazioni alimentari, giugno 2007) e,
dallâaltro, quelli avviati in seno alla ComunitĂ europea (proposta di regolamento del
Consiglio presentata dalla Commissione il 15/12/2005 concernente la giurisdizione, la
legge applicabile, il riconoscimento e lâesecuzione delle sentenze e la cooperazione
amministrativa in materia di obbligazioni alimentari)
The European Court of Human Rights and the Best Interests of the Child in the Recent Case Law on International Child Abduction, in International Courts and the Development of International Law, Essays in Honour of Tullio Treves, Asser Press, The Hague, 2013, pp. 599-611.
Usufrutto, uso, abitazione nel diritto internazionale privato
USUFRUTTO, USO, ABITAZIONE NEL DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO
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ABSTRACT
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 Uso, usufrutto e abitazione sono diritti reali di godimento e, come tali, sotto il profilo della determinazione del diritto applicabile a fattispecie caratterizzate da elementi di estraneitĂ , risultano disciplinati dalle stesse norme che dispongono sul possesso e sulla proprietĂ , in quanto rientrano nellâespressione âaltri diritti realiâ di cui allâart. 51 della legge n. 218 del 31 maggio 1995 di riforma del sistema italiano di diritto internazionale privato. Tale norma ha un ampio campo di applicazione, poichĂŠ assoggetta alla lex rei sitae sia il possesso, sia tutti i diritti reali, vale a dire quelli di proprietĂ e quelli di godimento e di garanzia, costituiti su ogni tipo di bene, mobile o immobile, purchĂŠ materiale e idoneo ad una localizzazione stabile nello spazio. Altre norme della legge citata, inoltre, disciplinano specificamente l'acquisto e l'esercizio dei diritti di godimento in relazione alla varie categorie di beni: mobili, immobili, in transito e immateriali, e regolamentano altresĂŹ l'usucapione e la pubblicitĂ degli atti ad essi relativi. Il legislatore si è, in alcuni casi, limitato a codificare soluzioni giĂ accolte, piĂš o meno ampiamente a seconda del tema specifico, dalla dottrina e dalla giurisprudenza anteriori al 1995. L'apposita norma che contempla i diritti sui beni immateriali, l'art. 54, e che regola anche i diritti reali di godimento su tali beni, è invece frutto di una precisa scelta di politica legislativa: essa dispone l'adozione di  un criterio di collegamento unitario che richiama la legge del luogo nel quale avviene l'utilizzazione del bene. La sfera di applicazione dell'art. 54 risulta peraltro limitata da numerose convenzioni internazionali in vigore per l'Italia e da alcuni strumenti normativi elaborati nell'ambito dell'Unione europea. Quanto alla disciplina di rilievo processualistico, la giurisdizione in materia di diritti reali di godimento risulta attualmente regolata dal Reg. CE n. 44/2001 e, in via residuale, dagli artt. 3 e seguenti della legge n. 218 del 1995