31 research outputs found

    EFFETTI DELLA SOMMINISTRAZIONE DI LARVE VIVE DI HERMETIA ILLUCENS SULLE PERFORMANCES DI CRESCITA E SULLA SALUTE INTESTINALE DI POLLI A COLLO NUDO IN ALLEVAMENTO BIOLOGICO

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    L’obiettivo di questa tesi è stato valutare l’effetto di una dieta contenente larve vive di Hermetia illucens nel pollo a collo nudo. In particolare ci si è concentrati sull’effetto che la dieta ha avuto sulle performances di crescita, sulle caratteristiche della carcassa e sulla salute intestinale, valutando morfologia intestinale ed espressione delle mucine. Si sono inoltre valutati il grado di infiammazione e di degenerazione dei principali organi detossificanti e linfoidi per valutare la riposta sistemica dei polli alla dieta. La dieta sperimentale, contenente il 10% sul tasso di ingestione giornaliero di larve vive, non ha influenzato le performances di crescita, le caratteristiche della carcassa, la morfologia della parete intestinale e l’espressione delle mucine. Al contrario, ha avuto effetti significativi sugli indici di conversione alimentare e sul peso degli organi linfoidi. In, particolare ha causato l’aumento di peso di milza e borsa di Fabrizio, dimostrando che gli insetti possono avere un effetto immunostimolante benefico per la salute del pollo grazie al loro contenuto di chitina. Inoltre, la presenza delle larve nella dieta ha migliorato la conversione in energia del mangime fino ai 28 giorni di età, dimostrandosi un valido sostituto proteico dall’alto valore biologico, soprattutto nel primo mese di vita. Infine la dieta sperimentale ha mantenuto le differenze di performances, caratteristiche della carcassa e morfologia intestinale tra i due sessi così come ha preservato il gradiente prossimodistale degli indici morfometrici. Il mantenimento di queste ben note differenze fisiologiche, dimostra l’idoneità della dieta. In conclusione, questi risultati confermano la possibilità di utilizzare le larve vive di Hermetia illucens al 10% del tasso di ingestione giornaliera nell’allevamento biologico di polli a collo nudo, rappresentando un potenziale strumento a favore dell’economia circolare, dell’ecosostenibilità e del benessere animale. Tuttavia ulteriori studi sono necessari per valutare l’influenza della razza avicola e del substrato utilizzato per la crescita delle larve sulle performances di crescita e sulla salute intestinale nonché per identificare la dose di chitina più adeguata per massimizzarne gli effetti benefici evitando, però, effetti deleteri sulla digeribilità dell’alimento. Ulteriori studi sugli effetti della somministrazione di larve vive di altre specie d’insetto come Tenebrio molitor o Musca domestica, potrebbero anche fornire dati interessanti circa il loro utilizzo nell’allevamento avicolo

    EFFETTI DELLA SOMMINISTRAZIONE DI LARVE VIVE DI HERMETIA ILLUCENS SULLE PERFORMANCES DI CRESCITA E SULLA SALUTE INTESTINALE DI POLLI A COLLO NUDO IN ALLEVAMENTO BIOLOGICO

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    L’obiettivo di questa tesi è stato valutare l’effetto di una dieta contenente larve vive di Hermetia illucens nel pollo a collo nudo. In particolare ci si è concentrati sull’effetto che la dieta ha avuto sulle performances di crescita, sulle caratteristiche della carcassa e sulla salute intestinale, valutando morfologia intestinale ed espressione delle mucine. Si sono inoltre valutati il grado di infiammazione e di degenerazione dei principali organi detossificanti e linfoidi per valutare la riposta sistemica dei polli alla dieta. La dieta sperimentale, contenente il 10% sul tasso di ingestione giornaliero di larve vive, non ha influenzato le performances di crescita, le caratteristiche della carcassa, la morfologia della parete intestinale e l’espressione delle mucine. Al contrario, ha avuto effetti significativi sugli indici di conversione alimentare e sul peso degli organi linfoidi. In, particolare ha causato l’aumento di peso di milza e borsa di Fabrizio, dimostrando che gli insetti possono avere un effetto immunostimolante benefico per la salute del pollo grazie al loro contenuto di chitina. Inoltre, la presenza delle larve nella dieta ha migliorato la conversione in energia del mangime fino ai 28 giorni di età, dimostrandosi un valido sostituto proteico dall’alto valore biologico, soprattutto nel primo mese di vita. Infine la dieta sperimentale ha mantenuto le differenze di performances, caratteristiche della carcassa e morfologia intestinale tra i due sessi così come ha preservato il gradiente prossimodistale degli indici morfometrici. Il mantenimento di queste ben note differenze fisiologiche, dimostra l’idoneità della dieta. In conclusione, questi risultati confermano la possibilità di utilizzare le larve vive di Hermetia illucens al 10% del tasso di ingestione giornaliera nell’allevamento biologico di polli a collo nudo, rappresentando un potenziale strumento a favore dell’economia circolare, dell’ecosostenibilità e del benessere animale. Tuttavia ulteriori studi sono necessari per valutare l’influenza della razza avicola e del substrato utilizzato per la crescita delle larve sulle performances di crescita e sulla salute intestinale nonché per identificare la dose di chitina più adeguata per massimizzarne gli effetti benefici evitando, però, effetti deleteri sulla digeribilità dell’alimento. Ulteriori studi sugli effetti della somministrazione di larve vive di altre specie d’insetto come Tenebrio molitor o Musca domestica, potrebbero anche fornire dati interessanti circa il loro utilizzo nell’allevamento avicolo

    Gut health of horses: effects of high fibre vs high starch diet on histological and morphometrical parameters

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    BACKGROUND: The conventional feeding management of horses is still characterized by high starch and low fibre diets, which can negatively affect horse’s gastrointestinal health. Thus, the aim of this study was to compare the effects of a high-starch (HS) vs. a high-fibre (HF) diet on gut health in horses. A total of 19 Bardigiano horses destined for slaughter and aged 14.3 ± 0.7 months were randomly allotted to two dietary groups: HS (5 fillies and 4 colts,) and HF group (7 fillies and 3 colts). They received the same first-cut meadow hay but different complementary feeds for 72 days: HS group was fed 8 kg/animal/day of a starch-rich complementary feed while HF group was fed 3.5 kg/animal/day of a fibre‐rich complementary feed. At slaughter, stomachs were separated and washed for the evaluation of the glandular and squamous regions. Also, duodenum, jejunum, ileum, apex of the caecum, sternal flexure, pelvic flexure, right dorsal colon, rectum and liver were excised and submitted to histomorphometrical evaluation. RESULTS: The glandular region of HS group presented more severe gastric mucosa lesions compared to the HF group (P = 0.006). Moreover, a statistical tendency (P = 0.060) was found for the squamous region, presenting a higher score in HS than HF diet. Regarding morphometry, in jejunum villus height to crypt depth (Cd) ratio was influenced by sex, being greater in males than in females (P = 0.037) while in ileum Cd depended on interaction between sex and diet, being greater in males of HS group (P = 0.029). Moreover, in the duodenum and right dorsal colon the severity of the inflammation depended on sex (P = 0.024 and 0.050), being greater in females than in males. On the contrary, in the jejunum and in the pelvic flexure, inflammation was influenced by diet, being more severe in HS than in HF group (P = 0.024 and 0.052). CONCLUSIONS: These results suggested that HS diet provoked more severe mucosa lesions in the glandular region of the stomach and a higher inflammation both in the jejunum and pelvic flexure. The present study can represent a starting point for further investigations on gut health in horses

    Effects of Dietary Supplementation of Lactobacillus acidophilus on Blood Parameters and Gut Health of Rabbits

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    SIMPLE SUMMARY: Gastrointestinal diseases are one of the most common causes of death in rabbits. Thus, maintaining a proper gut health is fundamental to guarantee adequate growth performance and welfare of the animals. Probiotics (e.g., Lactobacillus acidophilus) have been proposed as valuable alternatives to positively modulate gut health. The aim of this study was to evaluate the effects of Lactobacillus acidophilus D2/CSL on biochemical parameters, faecal score, cecal pH, gut histomorphometry, microbiota composition and faecal short-chain fatty acids in rabbits. Overall, the dietary inclusion of 1 × 10(9) cfu/kg feed once a day of Lactobacillus acidophilus D2/CSL did not impair rabbit productive performance, blood biochemical parameters, faecal score, gut morphometry, cecal pH, microbiota and short-chain fatty acids concentration. However, it reduced disease incidence and animal death, suggesting that it could improve disease resistance in rabbits. ABSTRACT: This study aimed to evaluate the effects of Lactobacillus acidophilus D2/CSL (L-1 × 10(9) cfu/kg feed/day) on biochemical parameters, faecal score (FS), cecal pH, gut morphometry, microbiota and cecal short-chain fatty acid (SCFAs) in rabbits. Three zootechnical trials were performed and in each trial 30 rabbits were allotted to two groups; a probiotic group (L) and a control group (C). At slaughter (day 45), samples of blood, duodenum, jejunum, ileum, liver and spleen were collected and submitted to histomorphometric analyses. Blood biochemical analyses, cecal microbiota and SCFAs determination were also performed. In trial 1 and 3, L. acidophilus D2/CSL did not affect productive parameters (p > 0.05). However, L group of trial 1 showed a lower morbidity and mortality compared to the control. In trial 2, C group showed a higher daily feed intake (p = 0.018) and a positive statistical tendency for live weight and average daily gain (p = 0.068). On the contrary, albumin was higher and ALFA-1 globulin was lower in the C group compared to L (p < 0.05). In all the trials, FS, cecal pH, histomorphometry, microbiota and SCFAs were unaffected. In conclusion, L. acidophilus D2/CSL did not impair growth performances, gut and rabbit’s health, reducing morbidity and mortality

    The Disturbed Habitat and Its Effects on the Animal Population

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    Changes in the “habitat” may interfere with the normal functioning of all biological systems. The existence of relationships between environmental changes and health in humans and animal species is well known and it has become generally accepted that poor health affects the animal’s natural behaviors and animal welfare and, consequently, food safety and animal production quality. Microclimate alterations, husbandry-management conditions, quality of human-animal interactions, feeding systems, and rearing environment represent the main factors that could negatively affect animal welfare and may produce behavioral, biochemical, endocrine, and pathological modifications in domestic and wild animals. Particularly, high stress levels can reduce the immune system response and promote infectious diseases. Adverse socio-environmental factors can represent a major stimulus to the development of different pathologies. This chapter will discuss the main pathological modifications described in domestic and wild animals due to “disturbed habitat” paying more attention to critical points detected in standard breeding systems
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