87 research outputs found

    Torre Astura tra passato e presente. Memoria e attualità di un paesaggio storico

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    La ricerca si è focalizzata sulle architetture, di straordinaria rilevanza storico-artistica, situate all’interno dell’area di Torre Astura; tra queste, oltre alla fortificazione di origine medievale – da cui prende il nome l’intero sito – anche gli edifici ad essa strettamente relazionati, in primo luogo la cosiddetta ‘Finanziera’, un casino di caccia costruito dai Borghese nel 1932 laddove un tempo sorgeva la seicentesca chiesa della SS. Annunziata, distrutta o comunque abbandonata in tale occasione e oggi scomparsa. Il valore storico e l’interesse scientifico per questo sito pluristratificato sono evidenti e anche avvalendosi della disponibilità offerta dalle autorità militari a consentire l’accesso alle aree normalmente interdette, il gruppo di ricerca si prefigge di realizzare uno studio complessivo e interdisciplinare, supportato da rilievi accurati delle strutture murarie e architettoniche. Uno studio che, nel riorganizzare e comparare quanto finora emerso, tanto in ambito archeologico quanto in quello architettonico, approfondisca, sviluppi e completi le conoscenze su alcuni aspetti ad oggi poco approfonditi o addirittura trascurati. La ricerca mira inoltre a delineare alcune strategie per la valorizzazione dell’area, nell’intento di far convivere le necessità di sicurezza militari con quelle di una fruizione, controllata e consapevole, da parte del pubblico, di un sito di straordinario interesse storico e ambientale

    Storia, disegno e restauro nei materiali d’archivio. Un patrimonio da gestire e condividere

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    Il patrimonio documentario – grafico e fotografico –frutto delle attività didattiche e di ricerca svolte nelle Facoltà di Architettura e Ingegneria italiane, è stato negli ultimi anni valorizzato attraverso progetti di catalogazione e diffusione in rete. All’interno del Dipartimento di Storia Disegno e Restauro dell’Architettura della “Sapienza” i progetti di catalogazione e di digitalizzazione dei materiali sono stati avviati alla fine degli anni Novanta del secolo scorso e si sono sviluppati, nel tempo, adattandosi da un lato alle mutate esigenze dell’utenza, dall’altro alle diverse possibilità offerte dalle nuove tecnologie. Tra le finalità quella di comunicare verso l’esterno i prodotti della ricerca e della didattica e di conseguenza valorizzare il patrimonio legato alla fondazione e allo sviluppo della Scuola Superiore di Architettura e poi della Facoltà di Architettura. Il complesso documentario conservato, un patrimonio costituito da oltre 40.000 disegni e 25.000 immagini, raccolti a partire dagli anni Quaranta del secolo scorso, riveste una notevole importanza in termini di conoscenza e di testimonianza storica, non solo con riferimento agli edifici analizzati. Di moltissimi edifici e complessi monumentali si conservano infatti rilievi, fotografie, analisi e mappature ormai piuttosto datati, che aiutano a ricostruire fasi significative della loro vita costruttiva. Attraverso i disegni è però anche possibile riflettere sui mutamenti, avvenuti nel corso degli anni, nella didattica delle tre discipline – storia, disegno e restauro - all’interno della nostra Facoltà.During recent years, the outcomes of research and didactic activities regarding documentary heritage – graphic and photographic – in Italian faculties of Architecture and Engineering has been widely appreciated thanks to cataloguing projects and web sharing. At Sapienza University’s Department of History, Representation and Restoration of Architecture, cataloguing and digitisation projects began in the late ’90s. Since then, they have adapted to both the changes in user demands and the potential offered by new technologies. The main purpose is to share research and didactic results and increase the value of our heritage, from the foundation of the Scuola Superiore di Architettura up to the Faculty of architecture. This rich documentary asset – which boasts over 40,000 sketches and 25,000 images, collected since the 1940s – is particularly important due to the knowledge and historical evidence found there. Old measurements, pictures, analyses and maps of many buildings and monuments help us to study their evolution over the years. The sketches also make it possible to consider the changes in the way three disciplines of our faculty – history, representation and restoration – are taught

    Il sistema degli antichi mulini ad acqua nell’alto Lazio. Conoscenza, documentazione e valorizzazione

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    L’industria agraria ha svolto un ruolo fondamentale nella storia dell’economia laziale, in particolare la lavorazione dell’olio ha costituito uno dei sistemi portanti del territorio sabino fin da epoca molta antica, mentre la macinatura delle granaglie, realizzata per lo più tramite mulini ad acqua, era diffusa capillarmente tramite una rete di piccoli opifici dislocati nel territorio ma anche all’interno dei centri urbani. Tale patrimonio, di notevole interesse storico-culturale comprende una vasta gamma di beni materiali e immateriali relativi alla trasformazione dei prodotti agricoli, di cui le architetture e i pochi resti di macchinari ancora sopravvissuti al decadimento e alla distruzione, costituiscono le testimonianze più evidenti. La ricerca si è posta alcuni obiettivi particolari che, nell’insieme, confluiscono nell’obiettivo generale della proposizione di metodi e strumenti per la conservazione e la valorizzazione di questi particolari edifici. Un processo che, muovendo dalla conoscenza approfondita e dalla comprensione dei luoghi, degli edifici e dei processi produttivi che in questi si svolgevano, porti alla realizzazione di progetti che sappiano rileggerne e reinterpretarne la storia, attraverso forme e contenuti compatibili. Nello specifico le indagini e i sopralluoghi sul territorio del Lazio settentrionale hanno portato all’individuazione e al censimento di oltre settanta mulini situati nelle provincie di Roma, Viterbo e Rieti, all’interno di tre aree geografiche che fanno riferimento ai bacini fluviali lungo i quali si attesta la maggior parte dei manufatti (ad ovest il torrente Mignone; al centro il fiume Arrone; ad est, infine, i fiumi Velino e Farfa e il fosso Corese); sono stati quindi selezionati alcuni esempi paradigmatici, sui quali sono stati compiuti studi più approfonditi e redatte delle schede descrittive accompagnate da foto e da grafici di rilievo e di conoscenza

    La questione degli Stadi fra tutela e adeguamento

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    Questo volume è dedicato ad un tema che interessa assai da vicino gli studiosi di storia dell’architettura e di restauro, ma anche i progettisti e più in generale tutti coloro che hanno a cuore il patrimonio architettonico e quindi necessariamente il "Centro di Studi per la Storia dell’Architettura", per competenze e per consolidati trascorsi. Vengono, infatti qui presentati una quantità consistente di contributi incentrati su di un tema divenuto purtroppo di attualità quale è quello dell’art. 55 bis della proposta di conversione in legge del Decreto del 16 luglio 2020, n. 76, il cosiddetto ‘emendamento sbloccastadi’, che minaccia di mettere a rischio alcuni capisaldi fondamentali del Codice dei Beni Culturali del 2004, posti a garanzia della stessa procedura di tutel

    Il castello di Itri

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    L'articolo presenta le prime indagini ed in particolare il rilievo (topografico, diretto e in parte fotogrammetrico) del castello di Itri, realizzato in vista del consolidamento e del restauro della struttura fortificata

    Los grandes concursos de arquitectura en Italia entre los siglos XV y XVII

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    Tra il XV e il XVII secolo si svolsero in Italia, o con la partecipazioni di artisti italiani, numerosi concorsi di progettazione, alcuni dei quali videro la partecipazione di straordinari architetti, tra i più famosi della loro epoca. Lo scopo di tali confronti era quello di risolvere particolari e complessi problemi costruttivi, quali quelli connessi alla costruzione di cupole di notevoli dimensioni o di dare compiutezza a edifici, per lo più religiosi o di notevole significato simbolico e rappresentativo per la comunità, fornendo soluzioni non solo di carattere tecnico-costruttivo ma, per lo più, di ordine formale e stilistico. Tra i numerosi esempi possibili, gli autori si soffermano sui concorsi per la facciata della chiesa di San Lorenzo a Firenze (1515), per la chiesa di San Giovanni dei Fiorentini a Roma (1519), per la facciata della basilica di San Petronio a Bologna (1543 e 1580) e per il Louvre a Parigi (1664). Abstract Numerous planning contests were held in Italy, or with the participation of Italian artists, between the XV and the XVII century, in which took part some of the most extraordinary architects of their times. Purpose of these contests was that of solving particular and complex building problems, like those associated with the building of domes of remarkable scale or in creating buildings, mostly religious or of highly symbolic value and very representative for the community, while finding solutions of not only a technical-constructive nature, but of a more formal-artistic one. Among the many possible examples, authors tend to linger on the contests for the facade of the church of Saint Lawrence in Florence (1515), for the church of Saint John the Baptist of the Florentines in Rome (1519), for the facade of the basilica of Saint Petronius in Bologna (1543 and 1580) and for the Louvre in Paris (1664)

    Usi e riusi. Strategie di riqualificazione tra borghi e castelli della Valdelsa senese (Italia)

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    Accoglienza e ospitalità sono sempre stati di casa fra queste colline ma negli ultimi decenni una serie di interventi a scala urbana e territoriale hanno messo in evidenza una capacità a nostro avviso esemplare: quella di individuare temi strategici da cui far partire un processo di riqualificazione dei piccoli borghi finora ignoti al grande pubblico. Nuove modalità di conoscere e vivere il territorio attraverso ricostruzioni storiche o festival di musica, arte, teatro (come avviene da diversi anni a Monteriggioni e nella fortezza di Poggio Imperiale a Poggibonsi, più recentemente a Staggia), sono diventate un volano di crescita e sviluppo che pian piano sta allargando le sue maglie dai centri maggiori (Monteriggioni, Casole d'Elsa, Colle di Val d'Elsa, Poggibonsi) ai piccoli paesi e castelli limitrofi. Il borgo di Abbadia Isola (Monteriggioni), per esemplificare, quasi abbandonato fino alla fine del secolo scorso, è tornato a vivere grazie ad alcuni interventi di recupero con finalità ricettive e ad attività legate all'enogastronomia e alla cultura del territorio che, in sinergia con il restauro del monastero e della chiesa, hanno riportato al suo interno turisti e abitanti.Welcome and hospitality have always been part of these hills, but during last decades some urban and territorial interventions have highlighted an excellent ability, in our opinion: finding strategic themes making start a requalification process of small villages so far unknown to general public. Among several themes, urban scale accessibility, squares and streets requalification and relationship between contemporary art and tradition are highlighted. Particular focus is put on the recent carried out projects in Casole d'Elsa, Colle di Val d'Elsa, Certaldo and in Poggibonsi

    Colori e spartiti architettonici. Alcuni interventi romani

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    Il restauro del colore negli edifici e nelle città storiche introduce una serie di problemi complessi che sono stati messi in evidenza da numerosi studi e ricerche approfonditi sotto diversi punti di vista e che, negli ultimi trent’anni, hanno portato a risultati di notevole livello scientifico. Sfortunatamente, a fronte di questi ottimi contributi scientifici, la prassi operativa, in molte città italiane, non sembra aver raggiunto i medesimi livelli, infatti non sono rari interventi di scarsa qualità che, in molti casi, costituiscono dei veri e propri orrori. Molti di questi episodi negativi derivano dalla scarsa conoscenza che svolge il ruolo del colore negli edifici storici, anche da parte di seri professionisti. Infatti il problema del colore è, sostanzialmente, un problema di restauro e come tale deve essere affrontato; a partire da una serie di studi preliminari che portino alla profonda conoscenza dell’opera e del suo intorno, fino alla ricostruzione del clima culturale e storico nel quale fu realizzato, senza dimenticare le tecniche costruttive e i materiali usati per la sua realizzazione. A partire da una premessa di carattere teorico e metodologico, il contributo prende quindi in esame alcuni recenti interventi di ri-coloritura, realizzati nel centro di Roma. Content: The restoration of the colour in the buildings and in the historical cities introduces a series very complex problems, that have been put into evidence by studies and searches developed by various point of view with results of notable scientific level in the last thirty years. Unfortunately, in front of these good scientific contributions, the daily praxis, in many cities, does not seem have reached the same levels; in fact, wrong interventions are not rare and, in some cases, they constitute real horrors. Some of these derive from the scarce knowledge about the role of the colour in the historical housebuilding, also by serious professionals. In fact the problem of colour, is, substantially, a problem of restoration that must be faced; a series of preliminary studies that lead to the deep acquaintance of the work and its around, up to the reconstruction of the cultural and historical climate that has generated it is necessary, without neglecting the constructive techniques and the materials for its realization

    L'uso della riflettanza: un nuovo capitolo per il restauro delle superfici

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    Il saggio documenta i primi risultati in merito a una ricerca che indaga le nuove prospettive, nel campo della conoscenza e della conservazione delle superfici architettoniche, offerte dalle indagini eseguite con il laser scanner. Ci si sofferma nello specifico sulla lettura e sull’analisi dello stato di degrado delle superfici con particolare riferimento alle informazioni ottenute tramite la misura della riflettanza. Le indagini condotte, tra le altre, sulla cupola di Santa Sofia a Costantinopoli e sul fronte laterale del Pantheon a Roma, hanno infatti evidenziato interessanti correlazioni, ancora in corso di approfondimento, tra il valore della riflettanza e particolari condizioni di degrado e/o presenza di interventi manutentivi o trasformativi
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