6,676 research outputs found
The KM3Net project: A neutrino telescope in the depths of the Mediterranean Sea
The KM3NeT Collaboration has started the first phase of construction of a next generation high-energy neutrino telescope in the Mediterranean Sea. With several cubic kilometers instrumented and thousand of optical sensors,
KM3NeT will be the largest and most sensitive high-energy neutrino telescope. Thanks to its location in the Northern hemisphere and to its large instrumented volume KM3NeT will be the optimal instrument to search for neutrinos from the
Southern sky and in particular from the Galactic plane, thus making it complementary to IceCube. The full KM3NeT detector will be a distributed, networked infrastructure comprising several detector blocks. In Italy, off the coast of Capo Passero, and in France, off the coast of Toulon, the construction of the KM3NeT-It and KM3NeT-Fr infrastructures respectively is in progress. In this work the technologically innovative component of the detector, the status of construction and the first results from prototypes of the KM3NeT detector will be described and its
capability to discover neutrino sources is reported as well
A search for Z' in muon neutrino associated charm production
In many extensions of the Standard Model the presence of an extra neutral
boson, Z', is invoked. A precision study of weak neutral-current exchange
processes involving only second generation fermions is still missing. We
propose a search for Z' in muon neutrino associated charm production. This
process only involves Z' couplings with fermions from the second generation. An
experimental method is thoroughly described using an ideal detector. As an
application, the accuracy reachable with present and future experiments has
been estimated.Comment: 13 pages, 3 figures, late
A teaser made simple: a didactic measurement of the spectral answer of a human-eye-calibrated lux meter
A simple didactic experiment has been designed and realized, in order to illustrate to undergraduate students in scientific faculties some basic concepts lying behind the fundamentals of geometrical optics. The spectral response of a human-eye-calibrated lux meter was measured using a very trivial experimental arrangement. The white light of a halogen lamp was decomposed into its spectral components through a diffraction grating, so that collecting the radiation at different dispersion angles allowed one to measure the intensity as a function of wavelength. The experiment can be used to effectively illustrate the concepts of spectral distribution, the radiometry versus photometry conversion and photopic response, and the famous historical experience by Herschel on the 'temperature of colours'
In-situ Investigation of the Early Stage of TiO2 epitaxy on (001) SrTiO3
We report on a systematic study of the growth of epitaxial TiO2 films
deposited by pulsed laser deposition on Ti-terminated (001) SrTiO3 single
crystals. By using in-situ reflection high energy electron diffraction, low
energy electron diffraction, x-ray photoemission spectroscopy and scanning
probe microscopy, we show that the stabilization of the anatase (001) phase is
preceded by the growth of a pseudomorphic Sr-Ti-O intermediate layer, with a
thickness between 2 and 4 nm. The data demonstrate that the formation of this
phase is related to the activation of long range Sr migration from the
substrate to the film. The role of interface Gibbs energy minimization, as a
driving force for Sr diffusion, is discussed. Our results enrich the phase
diagram of the Sr-Ti-O system under epitaxial strain opening the roudeficient
SrTiO phase.Comment: 8 pages, 7 figure
SELSE, vers. 1.0”. Un Database in formato Microsoft ACCESS per la digitalizzazione dei dati raccolti con la Scheda “geologica” di II livello per la “Valutazione degli effetti locali nei siti di ubicazione di singoli edifici (edilizia ordinaria, strategica e monumentale)”
È stato realizzato un database relazionale (figura 1), denominato SELSE (Scheda Effetti
Locali per il Singolo Edificio), che consente la digitalizzazione delle informazioni rilevate con la scheda “geologica” per la “Valutazione degli effetti locali nei siti di ubicazione di singoli edifici” (di seguito indicata come scheda “Effetti Locali”; Compagnoni et al., 2009)
O Sole Mio (Just Like the Sunrise)
[Verse 1]Fond recollections, they are mem’ry’s trea-suresWithin my treasure chest apart from all the rest,One recollection brings a thousand pleasures,The mem-’ry of the day when I first met you.
[Verse 2]Be-cause I love you, I shall always cherishThe golden past I knew so sweet because of you,Each memory of you can not fade or perish;In-to a life of dark-ness you brought sunshine
[Verse 1]Che bella cosa ‘na iurnata’e soleN’aria serena doppo ‘na tempesta!Pe’llaria fresca pare già ‘nà festaChe bella cosa ‘na iurnata’e sole.
Luceno e llastre d’a fenesta toia‘na la vannara canta’e se ne vanta,E petramente torce, spanne e canta,Luceno e llastre d’a fenesta toa.
[Chorus]Just like the sunrise you came to me,Just like the sun - rise from out the sea,Because my road was dreary You came one day to light my way.Just like the way.
Ma n’atu sole cchiù bello, ohi-ne,‘O sole mio sta nfronte a te.‘O sole, o sole mio sta nffronte a te, sta nfronteaMa n’atu te
Schede “geologiche” di I e II livello per la “Valutazione degli effetti locali nei siti di ubicazione di singoli edifici (edilizia ordinaria, strategica e monumentale)
Nell’ambito di un progetto GNDT del 1999 era stata predisposta una scheda di rilevamento
che permetteva una raccolta di informazioni geologiche e geomorfologiche per il sito di
ubicazione di un bene monumentale (Di Capua et al, 2005a e 2005b). Questo strumento si è
rivelato di grande utilità per il rilievo delle caratteristiche geologiche di sito anche in
occasione di eventi sismici recenti. Infatti, è stato utilizzato per raccogliere informazioni
preliminari sui siti di ubicazione delle chiese danneggiate dal terremoto del Molise (2002),
consentendo il rapido confronto delle caratteristiche morfo-litologiche dei diversi siti e
agevolando l’analisi delle possibili relazioni tra queste caratteristiche locali e il
danneggiamento sismico osservato negli edifici.
Nel condurre una campagna di censimento dati è importante poter disporre di uno strumento
schedografico affidabile, che consenta una raccolta omogenea delle informazioni disponibili
2/6
e una riduzione dei fattori soggettivi nel rilievo geologico e geomorfologico, che agevoli il
tecnico in una descrizione standardizzata dei vari elementi, evitando in questo modo che egli
possa dimenticare particolari importanti nella descrizione del sito.
Pertanto, nella Linea 10 del progetto Reluis è stato proposto di perseguire l’obiettivo di
ridefinire gli strumenti schedografici di tipo “geologico” per valutazioni dei possibili effetti
locali nei siti di ubicazione di edifici ordinari, strategici e monumentali
Una nuova scheda “geologica” per la valutazione degli effetti sismici locali in siti di ubicazione di singoli edifici
A partire dai terremoti del Friuli (1976) e dell’Irpinia-Basilicata (1980) la comunità scientifica ha approntato una serie di strumenti schedografici per il
censimento della vulnerabilità sismica, del danno e dell’agibilità degli edifici, raggiungendo così un duplice risultato: raccolta omogenea di dati
tipologico-strutturali finalizzati alla messa a punto di correlazioni tra i parametri sismologici ed i danni accertati e valutazione del livello di agibilità degli
edifici danneggiati. Invece, dal punto di vista geologico non c’è stata un’analoga attenzione per gli strumenti di rilievo; sebbene nel tempo ne siano stati
predisposti alcuni, essi non sono risultati mai esaustivi, pur considerando le necessarie e inevitabili semplificazioni che devono essere adottate per fare di
una scheda uno strumento pratico, di facile applicazione. Nell’ambito dell’Unità di Ricerca è stato quindi condotto un censimento delle schede di tipo
“geologico” già esistenti, al fine di integrare tutte le informazioni necessarie in un unico strumento schedografico.
La nuova scheda consente la raccolta sistematica e ragionata delle informazioni, permettendo una codifica omogenea delle caratteristiche morfolitologiche
locali e, laddove esistano sufficienti dati, una caratterizzazione geotecnica e geofisica del sottosuolo del sito esaminato.
La nuova scheda proposta, opportunamente compilata, permette di fornire una valutazione qualitativa degli effetti sismici locali ed in particolare
consente, a fronte di sufficienti dati raccolti e rilevati, una prima quantificazione degli effetti di amplificazione attesi (Fa) sulla base delle recenti normative nazionali e regionali di settore
Proton induced Dark Count Rate degradation in 150-nm CMOS Single-Photon Avalanche Diodes
Proton irradiation effects on a Single-Photon Avalanche Diodes (SPADs) device
manufactured using a 150-nm CMOS process are presented. An irradiation campaign
has been carried out with protons of 20 MeV and 24 MeV on several samples of a
test chip containing SPADs arrays with two different junction layouts. The dark
count rate distributions have been analyzed as a function of the displacement
damage dose. Annealing and cooling have been investigated as possible damage
mitigation approaches. We also discuss, through a space radiation simulation,
the suitability of such devices on several space mission case-studies.Comment: This is an author-created, un-copyedited version of an article
accepted for publication/published in Nuclear Instruments and Methods in
Physics Research Section A. The Version of Record is available online at
https://doi.org/10.1016/j.nima.2019.16272
- …