29 research outputs found

    Listeners Sensitivity to Different Locations of Diffusive Surfaces in Performance Spaces: The Case of a Shoebox Concert Hall

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    Diffusive surfaces are considered as one of the most challenging aspects to deal with in the acoustic design of concert halls. However, the acoustic effects that these surface locations have on the objective acoustic parameters and on sound perception have not yet been fully understood. Therefore, the effects of these surfaces on the acoustic design parameters have been investigated in a real shoebox concert hall with variable acoustics (Espace de Projection, IRCAM, Paris, France). Acoustic measurements have been carried out in six hall configurations by varying the location of the diffusive surfaces over the front, mid, and rear part of the lateral walls, while the other surfaces have been maintained absorptive or reflective. Moreover, two reference conditions, that is, fully absorptive and reflective boundaries of the hall have been tested. Measurements have been carried out at different positions in the hall, using an artificial head and an array of omnidirectional microphones. Conventional ISO 3382 objective acoustic parameters have been evaluated in all conditions. The results showed that the values of these parameters do not vary significantly with the diffusive surface location. Moreover, a subjective investigation performed by using the ABX method with auralizations at two listening positions revealed that listeners are not sensitive to the diffusive surface location variations even when front-rear asymmetric conditions are compared. However, some of them reported perceived differences relying on reverberance, coloration, and spaciousness

    S&N-S LIGHT: IL DISPOSITIVO CHE CONTROLLA IL RUMORE ANTROPICO NEGLI AMBIENTI DENSAMENTE OCCUPATI INCORAGGIANDO IL COMPORTAMENTO ADATTIVO DI ABBASSAMENTO DEI LIVELLI DI VOCE

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    Il raggiungimento del comfort acustico negli ambienti pubblici è basato principalmente sul controllo dei parametri acustici oggettivi, quali il tempo di riverberazione e il livello di rumore di fondo, ai quali talvolta si affiancano indagini soggettive. Queste rivelano una scarsa consapevolezza degli utenti riguardo la qualità acustica, causata verosimilmente della mancanza di informazioni adeguate e dunque di conoscenza del problema. Si nota quindi la necessità di formare l’utente circa la consapevolezza del comfort acustico ottimale e di implementare strategie di controllo attivo che lo vedono direttamente coinvolto, così come sempre più comunemente avviene per il raggiungimento del comfort termico e visivo. Un approccio di questo tipo diventa rilevante per il controllo del rumore prodotto dal chiacchiericcio degli utenti in ambienti densamente occupati, quali scuole, ospedali, luoghi di lavoro e di svago. Il controllo personale della voce, volto a ridurre il rumore antropico all’interno di tali spazi, è dunque un comportamento adattivo auspicabile al fine di evitare effetti negativi in termini di performance, salute e qualità dell’ambiente. Nell’ottica quindi di incoraggiare gli utenti verso il personale controllo della voce, questo studio si occupa di valutare l’efficacia dell’utilizzo di un dispositivo fonometrico intelligente e recentemente brevettato, denominato Speech & Noise Stop-Light (S&N-S Light), che segnala il superamento di livelli sonori limite attraverso un feedback visivo. Quest’ultimo, basato sull’accensione dei colori verde-giallo-rosso, è controllato da un algoritmo che elabora il livello sonoro confrontandolo a livelli statistici limite e escludendo dal calcolo rumori dovuti a eventi istantanei. Tali livelli statistici sono precedentemente definiti sulla base della destinazione d’uso dell’ambiente. I risultati della campagna di monitoraggio, che ha coinvolto le aule di una scuola primaria, dimostrano come il personale controllo della voce determini un abbassamento dei livelli di rumore durante lo svolgimento delle attività scolastiche e quindi il miglioramento della qualità acustica dell’ambiente stesso

    Remote Working in the COVID-19 Pandemic: Results From a Questionnaire on the Perceived Noise Annoyance

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    Noisiness in the working environment was largely proved to have effects on the working activity and performance. To limit the spreading of the COVID-19 pandemic in the first wave between March and May 2020, Italian workers had massively started performing remote working. Insights on the subjective perception of noise annoyance under the remote working settings were thus necessary. Workers from a university and from several large and small Italian companies, resulting in 1,934 participants overall, answered to a questionnaire on the perception of noise annoyance in the remote working environment. A total of 57% of the responding workers stated to be sensitive to noise. The questionnaire was delivered online; data were recorded anonymously and then aggregated for statistical analyses. Results show that 55% of the workers perform their activity in an isolated room of the home environment, 43% in a shared room (e.g., kitchen, living room), and 2% in an outdoor space, with the majority of workers (57%) performing activity without other people in the environment. Among the noise sources investigated, 25% of workers recognize the noise generated by people (e.g., talking, moving, calling, listening to music) as the main source of disturbance. The negative consequences of noise annoyance during the remote working hours are mainly related to a loss of concentration and to a difficulty in relaxing. Furthermore, workers reported to get easily irritated by noise generated from the neighborhoods or from the housemates as it tends to distract from finishing a task

    Human CD1c+ DCs are critical cellular mediators of immune responses induced by immunogenic cell death

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    Chemotherapeutics, including the platinum compounds oxaliplatin (OXP) and cisplatin (CDDP), are standard care of treatment for cancer. Although chemotherapy has long been considered immunosuppressive, evidence now suggests that certain cytotoxic agents can efficiently stimulate antitumor responses, through the induction of a form of apoptosis, called immunogenic cell death (ICD). ICD is characterized by exposure of calreticulin and heat shock proteins (HSPs), secretion of ATP and release of high-mobility group box 1 (HMGB1). Proper activation of the immune system relies on the integration of these signals by dendritic cells (DCs). Studies on the crucial role of DCs, in the context of ICD, have been performed using mouse models or human in vitro-generated monocyte-derived DCs (moDCs), which do not fully recapitulate the in vivo situation. Here, we explore the effect of platinum-induced ICD on phenotype and function of human blood circulating DCs. Tumor cells were treated with OXP or CDDP and induction of ICD was investigated. We show that both platinum drugs triggered translocation of calreticulin and HSP70, as well as the release of ATP and HMGB1. Platinum treatment increased phagocytosis of tumor fragments by human blood DCs and enhanced phenotypic maturation of blood myeloid and plasmacytoid DCs. Moreover, upon interaction with platinum-treated tumor cells, CD1c+ DCs efficiently stimulated allogeneic proliferation of T lymphocytes. Together, our observations indicate that platinum-treated tumor cells may exert an active stimulatory effect on human blood DCs. In particular, these data suggest that CD1c+ DCs are critical mediators of immune responses induced by ICD

    S&N-S LIGHT: IL DISPOSITIVO CHE CONTROLLA IL RUMORE ANTROPICO NEGLI AMBIENTI DENSAMENTE OCCUPATI INCORAGGIANDO IL COMPORTAMENTO ADATTIVO DI ABBASSAMENTO DEI LIVELLI DI VOCE

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    Il raggiungimento del comfort acustico negli ambienti pubblici è basato principalmente sul controllo dei parametri acustici oggettivi, quali il tempo di riverberazione e il livello di rumore di fondo, ai quali talvolta si affiancano indagini soggettive. Queste rivelano una scarsa consapevolezza degli utenti riguardo la qualità acustica, causata verosimilmente della mancanza di informazioni adeguate e dunque di conoscenza del problema. Si nota quindi la necessità di formare l'utente circa la consapevolezza del comfort acustico ottimale e di implementare strategie di controllo attivo che lo vedono direttamente coinvolto, così come sempre più comunemente avviene per il raggiungimento del comfort termico e visivo. Un approccio di questo tipo diventa rilevante per il controllo del rumore prodotto dal chiacchiericcio degli utenti in ambienti densamente occupati, quali scuole, ospedali, luoghi di lavoro e di svago. Il controllo personale della voce, volto a ridurre il rumore antropico all'interno di tali spazi, è dunque un comportamento adattivo auspicabile al fine di evitare effetti negativi in termini di performance, salute e qualità dell'ambiente. Nell'ottica quindi di incoraggiare gli utenti verso il personale controllo della voce, questo studio si occupa di valutare l'efficacia dell'utilizzo di un dispositivo fonometrico intelligente e recentemente brevettato, denominato Speech & Noise Stop-Light (S&N-S Light), che segnala il superamento di livelli sonori limite attraverso un feedback visivo. Quest'ultimo, basato sull'accensione dei colori verde-giallo-rosso, è controllato da un algoritmo che elabora il livello sonoro confrontandolo a livelli statistici limite e escludendo dal calcolo rumori dovuti a eventi istantanei. Tali livelli statistici sono precedentemente definiti sulla base della destinazione d'uso dell'ambiente. I risultati della campagna di monitoraggio, che ha coinvolto le aule di una scuola primaria, dimostrano come il personale controllo della voce determini un abbassamento dei livelli di rumore durante lo svolgimento delle attività scolastiche e quindi il miglioramento della qualità acustica dell'ambiente stesso

    Uno strumento innovativo per incoraggiare gli studenti di una scuola primaria verso un comportamento adattivo utile a ridurre i livelli di rumore di fondo

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    Il rumore causato dal chiacchiericcio e dai movimenti degli studenti è la principale sorgente di disturbo presente nelle aule scolastiche. Coinvolgere e incoraggiare gli studenti verso il controllo del proprio livello di voce o, in generale, verso comportamenti volti a ridurre il rumore di fondo, può costituire una soluzione efficace da associare al trattamento acustico dell’ambiente. L’obiettivo di questo studio è di mostrare i risultati preliminari relativi all'utilizzo di un dispositivo innovativo per la misura e il controllo del rumore nelle aule scolastiche di una scuola primaria di Torino

    A Cross-Sectional Survey on the Impact of Irrelevant Speech Noise on Annoyance, Mental Health and Well-being, Performance and Occupants’ Behavior in Shared and Open-Plan Offices

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    This cross-sectional survey has compared subjective outcomes obtained from workers in shared (2–5 occupants) and open-plan (+5 occupants) offices, related to irrelevant speech, which is the noise that is generated from conversations between colleagues, telephone calls and laughter. Answers from 1078 subjects (55% in shared offices and 45% in open-plan offices) have shown that irrelevant speech increases noise annoyance, decreases work performance, and increases symptoms related to mental health and well-being more in open-plan than in shared offices. Workers often use headphones with music to contrast irrelevant speech in open-plan offices, while they take a break, change their working space, close the door or work from home in shared offices. Being female, when there are more than 20 occupants, and working in southern cities without acoustic treatments in the office, make it more likely for the occupants to be annoyed by irrelevant speech noise in open-plan offices. While, working in southern cities and with acoustic treatments in the office makes it more likely that noise annoyance will be reported in shared offices. Finally, more than 70% of the interviewed in open-plan offices were willing to reduce their voice volumes when advised by a noise monitoring system with a lighting feedback

    Perception of the acoustic environment in the remote working setting during the lockdown

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    To reduce the spreading of the COVID-19 pandemic, remote working has become a common practice worldwide since the first lockdown period in Spring 2020, and is still in course. A number of positive effects were already known with respect to, e.g., increase in working performance and employee satisfaction. However, a compulsory and prolonged period spent to live and work from the home environment was never experienced before, thus long-term effects are still largely unexplored. In this study, 1934 employees from a university and from several large and small Italian companies answered to an online questionnaire on the perception of noise annoyance in the remote working environment. Besides the identification of people talking, moving, calling and listening to music as main source of noise disturbance, negative consequences of the acoustics of remote working were mainly related to a loss of concentration and to a difficulty in relaxing
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