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Arte in Puglia dal Medioevo al Settecento. Il Medioevo
La scheda è relativa ad una nota scultura in pietra conservata a Barletta di chiara ispirazione crociata, attribuita ad uno scultore proveniente dall'Oriente latino dopo il 1187. La scheda, in base all'analisi degli inventari del Museo Civico, dove l'opera è conservata, corregge la tradizionale ipotesi di una provenienza del manufatto dal rosone della cattedrale, attribuendone l'origine al medievale monastero benedettino femminile di Sant'Andrea, ubicato fuori dalle mura e distrutto nel 1528
I rapporti con l'area dalmata
Le schede, a corredo del saggio di Pina Belli D'Elia 'I rapporti con l'area dalmata', testimoniano degli scambi avvenuti tra XII e XIV secolo tra le due sponde dell'Adriatico, riguardanti principalmente i cantieri degli edifici sacri, attaorno ai quali si concentravano le forze economiche, civili e spirituali delle cittÃ
Katsion
Del tutto inedito, il piccolo oggetto in bronzo è stato ritrovato all’interno del campanile normanno di Melfi. Il raro oggetto appartiene alla categoria dei katzi (katzion, katsi, katzen, katsiterion). Si tratta di una tipologia di incensieri in metallo a forma di ciotola o vaso privi di catenelle, con un manico ovale decorato e un’ estensione cilindrica utilizzata per reggere più agevolmente la coppa, assente nel caso in esame. Estremamente limitata è la quantità di esemplari conservatisi, concentrati soprattutto in Grecia e in area balcanica e genericamente datati tra XII e XIV secolo. L’andamento spigoloso e stilizzato delle sagome dei pavoni e dei decori, che caratterizza lo stile del manufatto e che appartiene piuttosto alla tradizione islamica che a quella bizantina, si inserisce nella composita cultura artistica dell’Italia meridionale, dove tra XII e XIII secolo sono presenti, in particolare nell’area lucana, maestranze con una profonda conoscenza dei problemi della metallurgia e delle tecniche artistiche. Tra tutti, l’autore della porta bronzea del Mausoleo di Boemondo a Canosa, Rogerius Melfie campanarum
Presenze e influenze musulmane in Puglia
Il gruppo di schede riguarda 7 opere di manifattura islamica conservate nell'area del nord barese, a corredo del saggio di Clelia Sarnelli Cerqua 'Presenze e influenze musulmane in Puglia' esposte in occasione della mostra svoltasi nel Castello di bari dal 14 giugno al 16 novembre 1997, organizzata dal Consorzio Idria cin collaborazione con l'Università degli Studi di Bari , la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia e la Soprintendenza per i Beni Ambientali Architettonici Artistici e Storici della Pugli
Barletta
La voce ricostruisce della città costiera pugliese le trasformazioni urbanistiche tra XVII e XVIII secolo, dedicando sintetici approfondimenti alle principali vie del centro storico, scenari privilegiati della committenza privata e religiosa, nonchè all'edilizia religiosa e civile, che trasforma significativamente il volto dell'antica città medievale
Arte in Puglia dal Medioevo al Settecento
La scheda ha come oggetto un manufatto inedito appartenente alle collezioni del Museo Civico di Barletta, raffigurante un angelo adorante in pietra, pervenuto in uno stato frammentario, databile tra la fine del XII secolo e gli inizi di quello successivo. Proveniente dalla distrutta chiesa di Santa Maria di Nazareth a Barletta, riflette modelli culturali e artistici di matrice gerosolimitana
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