82 research outputs found

    Analisi dei siti web istituzionali dei musei statali italiani di proprietĂ  del Ministero dei Beni e delle AttivitĂ  Culturali (MIBAC) nei capoluoghi di provincia

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    Today's society is increasingly devoted to the use of the network to find information and is often influenced by the viral and captivating disclosure of news, so websites and Facebook pages stand today as the main channels of communication. Especially the museums, should therefore focus a great deal on these channels in order to perform their marketing activities both for an endogenous improvement of their services, through the evaluation of users, and for an optimal fruition of their resources by visitors. This article, in this general framework, proposes the results of a field survey conducted to evaluate the digital and communicative skills of Italian museums, through the analysis of the relevant institutional websites and their official Facebook pages

    Le catene globali del valore tra specializzazioni produttive, rischi logistici, costi ambientali

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    La divisione internazionale dei comparti produttivi, produce differenti collocazioni all'interno della geografia della competizione globale. Descrizione dei casi studio

    Migrants on the move. Exploring contemporary migrations in Italy

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    2015 was a difficult year. More than 149,000 immigrants arrived at the Italian coasts and about 85,000 requested international protection from Italy. The continued increase in migratory flows in Italy, which continues unabated, has requested, and is requiring, an extraordinary effort. Despite the great solidarity, humanitarian spirit and civic awareness shown at this juncture, the first months of 2016 have made it clear that what is needed is greater programming, ability to prevent and efficient regulatory and economic instruments in order to address and manage arrivals, within a framework of widespread, optical, structured and organized hospitality throughout the national territory aimed at ensuring the best performance in the community involved in the process. The contribution presented here intends to briefly describe the characteristics of migration flows involving Italian territory and main migration policies implemented over time, in order to highlight strengths and weaknesses in a changing context requiring more support for the policies of growth, innovation and social inclusion

    La narrazione della memoria. Esperienza e partecipazione per lo sviluppo delle destinazioni turistiche

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    La transizione da un’economia intensamente segnata dal senso del "materiale" verso un'economia in cui sempre più prepotentemente prende il sopravvento una dimensione "simbolica-culturale" del bene che aggrega domanda ed offerta, si riflette sui criteri e sui processi di valutazione, scelta ed acquisto, modificando in maniera netta la composizione della “shopping list” individuale e il valore stesso delle transazioni che ne concretizzano le dinamiche. In particolare, l’orientamento del mercato verso un’enfatizzazione degli attributi dell’esperienza e dell’emozionalità ha alimentato, almeno nell’ultimo ventennio, lo sviluppo di una particolare formula turistica che, complementare al turismo tradizionale, si avvale del patrimonio storico dei luoghi per rispondere alla necessità del ricordo, per diffondere la conoscenza e la comprensione di quanto, evento esemplare, si è compiuto in uno o più luoghi unificati dalla comune esperienza maturata: il turismo di memoria. Tale formula turistica può essere considerata una sorta di rivisitazione del viaggio di formazione dove le tracce della storia diventano vettori di conoscenza a beneficio del visitatore e fonti insostituibili di scoperta, di conoscenza, di riflessione e di trasmissione di valori; valori che trovano nella percezione emozionale di un itinerario doloroso la dimensione di un rito collettivo che induce non solo alla conoscenza del passato quanto ad una partecipe costruzione dell’identità del territorio attraversato dal viaggio. Muovendo dalle considerazioni esposte, il contributo si propone di indagare, attraverso l’analisi di un caso, quello del cassinate, regione bellica simbolo del sopravvento alleato nella seconda guerra mondiale, limiti ed opportunità di un simile « genere » di modello di offerta turistica. Riflettendo su tale prospettiva, inoltre, si affrontano tematiche di natura geoeconomica, in termini di opzioni di sviluppo locale, sottese all’esperienza documentale dell’Historiale e al progetto di valorizzazione turistica che ruota intorno all’attrattiva rappresentata da una suggestiva evocazione della memoria di luoghi profanati e di vite insanguinate dalla grande battaglia epocal

    Geografia dello spazio culturale: proiezioni territoriali e dinamiche organizzative

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    Nel volume è affrontato lo studio delle complessità del territorio quale oggetto principale di un itinerario di ricerca teso ad analizzare i caratteri del divenire innovativo degli aspetti spaziali. Ne scaturisce una complessità indubbiamente ricca di contraddizioni e, tuttavia, espressiva di quella continua ricerca del "nuovo" che trae origine, per l'appunto, dalle incessanti interazioni tra "varietà" della natura e "complessità" della società umana. La "ricostruzione" del luogo è, di per sé, pratica squisitamente geografica, nel senso che rappresenta il prodotto di interazioni complesse tra fisicità e socialità dello spazio d'intervento e, parimenti, è effetto di scelte politiche condivise, sollecitate da esigenze di utilità innovativa del complesso spaziale. La comune chiave di lettura delle ricerche raccolte in questo volume nasce dalla consapevolezza che la costruzione del territorio sia il prodotto di un dialogo incessante tra fattori culturali, opzioni politiche e decisioni partecipative nella "produzione" di "nuova" geografia

    I rifiuti e la Campania tra vincoli e buone pratiche

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    Le questioni connesse al ciclo dei rifiuti, hanno assunto negli ultimi decenni proporzioni sempre maggiori in relazione al miglioramento delle condizioni economiche, al veloce progredire dello sviluppo industriale, all’incremento della popolazione e delle aree urbane. La produzione e la moltiplicazione della tipologia dei rifiuti è, infatti, progressivamente aumentata quale sintomo del progresso economico e dell’aumento dei consumi, con effetti sempre più nocivi per l’ambiente. Un’ulteriore fonte di rifiuti è, inoltre, attualmente rappre-sentata dalle iniziative messe in atto dalla collettività per far fronte ad altre emergenze ambientali quali l’inquinamento idrico e atmosferico; per certi aspetti, il crescere del volume di rifiuti così generati darà adi-to ad ulteriori problemi; ne sono un esempio i fanghi o i residui di de-purazione degli impianti di combustione. La quantità totale dei rifiuti rappresenta indubbiamente una misura dell’impoverimento delle risorse, sebbene l’impatto generato sull’ambiente non dipenda solo dalla quantità, ma anche e soprattutto dalla qualità dei rifiuti; le sostanze pericolose in essi contenute, anche in piccole quantità, possono generare, infatti, notevoli impatti sull’ambiente. Con l’aumentare della ricchezza e della produttività, cresce anche la domanda di prodotti che, tra l’altro, hanno cicli di vita sempre più brevi; tale situazione determina un aumento della quantità di rifiuti de-rivanti dai prodotti ormai fuori uso e dai relativi cicli di estrazione e di fabbricazione. Parallelamente, molti prodotti diventano sempre più complessi, es-sendo costituiti da più materiali e sostanze con maggiori rischi per la salute e per l’ambiente legati alla gestione degli stessi una volta dive-nuti rifiuti. Se gli attuali modelli di consumo non subiranno modifiche sarà i-nevitabile una crescita consistente di rifiuti, in molti casi anche perico-losi. Di conseguenza, la problematica rappresentata dall’aumento delle quantità di rifiuti non può, infatti, essere arginata solamente tramite una gestione più efficiente ed un maggiore tasso di riciclo; emerge, in maniera sempre più netta, l’esigenza di analizzare e gestire il proble-ma rifiuti come una componente dei flussi totali di materia che attra-versano la società, inserendo la gestione dei rifiuti all’interno di una strategia integrata di sviluppo sostenibile, che abbia, tra le priorità, la riduzione dell’utilizzo delle risorse, il minore consumo di energia e la minimizzazione delle emissioni alla fonte. In generale, la gestione dei rifiuti deve avere come obiettivo prin-cipale l’uso razionale e sostenibile delle risorse ed essere impostata seguendo un rigoroso ordine gerarchico di priorità: • riduzione della produzione e soprattutto della pericolosità dei ri-fiuti; •sostituzione delle sostanze pericolose per l’ambiente contenute nei prodotti con altre meno pericolose; • raccolta di frazioni merceologiche omogenee con un miglior gra-do di purezza e quindi più facilmente collocabili sul mercato del recupero; • valorizzazione energetica del rifiuto residuo dotato di buon potere calorifico; • smaltimento in condizioni di sicurezza dei soli rifiuti che non hanno altra possibilità di recupero o trattamento. Nel contesto della gestione integrata dei rifiuti, la discarica, non avendo alcuna funzione di valorizzazione delle risorse, e comportando un rischio per l’ambiente, rappresenta, pertanto, l’opzione per i rifiuti ultimi non più suscettibili di essere riusati o trattati nelle condizioni tecniche ed economiche del momento e deve avvenire con modalità tali da ridurre al minimo le conseguenze negative per la salute e l’ambiente

    La dimensione economico-finanziaria della contesa sulle terre rare

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    Negli ultimi quarant’anni gli elementi delle terre rare hanno acquistato sempre più importanza sia in campo economico che geopolitico. Non tanto per il loro valore assoluto ma per l’importanza rivestita dagli elementi rari nella produzione high-tech. Utilizzando un approccio diacronico, questo articolo si pone l’obiettivo di ricostruire e gettare nuova luce sullo sviluppo dell’industria delle terre rare, sulla loro influenza nel mercato globale nonché sui fattori che ne influenzano il prezzo. In particolare, si analizzerà la posizione di quasi monopolio che la Cina ha assunto nell’estrazione e nella raffinazione dei composti rari individuando le diverse strategie d’esportazione che Pechino ha adottato nel corso del tempo. Le conclusioni di quest’articolo tendono a sottolineare che, sebbene la Cina abbia accresciuto enormemente il suo peso in questo settore, le sue ultime azioni hanno condotto ad effetti controintuitivi e potenzialmente controproducenti

    Turismo, turismi e sviluppo dei territori

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    Il turismo è una risorsa importante per lo sviluppo di un territorio, soprattutto quando fattori artistici, culturali e ambientali offrono attrazioni tali da rendere i luoghi capaci di accogliere persone e di proporre esperienze positive a tutti, anche a coloro ai quali l'accesso ai beni è reso più difficile da un qualche fattore di difficoltà fisica o psicologica. Questo libro raccoglie saggi di autori di diversa provenienza scientifico-culturale e prova a mettere a fuoco alcune coordinate di azione per la realizzazione di progetti di turismo a servizio dello sviluppo umano. Vengono proposti, sia approfondimenti dei presupposti teorici su cui si basa la possibilità di legare in modo positivo turismo e sviluppo, sia studi di "casi" che mettono in risalto aspetti centrali di questo legame complesso e non scontato; lo si fa o presentando "buone prassi" o provando ad indicare vie alla politica, anche a quella dell'Unione Europea, per una adeguata valorizzazione della risorsa turismo
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