24 research outputs found
I tumori del rene
non presente (capitolo di libro
Embriogenesi e malformazioni dell’apparato urinario e genitale maschile
Non previsto perché trattasi di capitolo di libr
Carcinoma del rene
La chirurgia renale conservativa
ha trovato sempre maggiore
applicazione nella pratica
clinica per tumori di dimensioni
< 4 cm di diametro, consentendo
livelli di sopravvivenza
libera da recidiva e a lungo
termine simili a quelli osservati
con la nefrectomia radicale.
Di contro, esistono alcune evidenze
di maggior rischio di
insufficienza renale cronica e
di malattia cardiovascolare in
seguito a nefrectomia radicale;
pertanto le recenti raccomandazioni
dell’Associazione
degli Urologi Americani sconsigliano
questa procedura
nella maggior parte dei piccoli
tumori renali
Smoking, diabetes, blood hypertension: Possible etiologic role for Peyronie's disease? Analysis in 279 patients with a control group in Sicily
Objective: To assess the proportion of patients with Peyronie's Disease (PD) and the possible association with its potential risk factors in the general population of the central and western Sicily in our weekly andrological outpatient clinic. Materials and methods: We recruited a sample of 279 consecutive patients consulting our andrological outpatient clinic. Two arms were created: the first one composed by PD patients (men with symptoms suggestive for PD), the second one composed by patients with other andrological diseases (control arm). For each patient we evaluated the age, cigarette smoking, diabetes, blood hypertension and erectile function. In the PD arm we administered validated questionnaires to determine the erectile function status by the International Index of Erectile Function 5 (IIEF-5) and the pain status during erection by the Visual Analogue Scale (VAS). A univariate analysis was conducted using R software. Results: We enrolled 279 consecutive patients. The number of PD patients was 97 (34,7%). The univariate analysis showed a correlation between PD and cigarette smoking (p = 0.0242), blood hypertension (p < 0.001), erectile dysfunction (p < 0.001). No significant association was observed between diabetes and PD (p = 0.358). The median age of PD arm was 60 years and the median age of the control arm was 63,5 years; therefore the median age of PD arm resulted lower than the median age of the control arm (p = 0,031). Conclusions: Peyronie's disease is more common than we might think; furthermore it can be diagnosed among young patients. According to our results, cigarette smoking and blood hypertension may be considered statically significant risk factors for developing PD. On the contrary diabetes seems not to be a risk factor for PD. According to our results PD should be sought also in young patients. Further studies are necessary to confirm that removing the indicated risk factors may reduce the incidence of PD
Uretroplastica con innesto dorsale di mucosa buccale: è ancora il metodo di scelta nella stenosi uretrale a lungo termine? – P18.
INTRODUZIONE E OBIETTIVO DELLO STUDIO: Risultati a lungo termine dell'uretroplastica con innesto dorsale di mucosa buccale e fattori predittivi negativi della metodica.
MATERIALI E METODI: Analisi retrospettiva di 27 pazienti sottoposti a uretroplastica con innesto di mucosa buccale (prelievo del graft della guancia di circa 4x2,5 cm) per stenosi uretrale nel periodo 2010-2015 (mediana 42 mesi). Flusso massimo (Qmax), residuo post-minzionale (RPM), ecografia del corpo spongioso uretrale, test IPSS (solo domanda su QoL) e percezione soggettiva allo svuotamento sono stati ottenuti prima e dopo l’intervento (un mese e dopo mediana di 3,5 anni). L’età media del campione era di 43,2 anni (range 24-77). Tre pazienti (11,12%) avevano molteplici stenosi, 1 paziente (3,7%) stenosi peniena anteriore, 19 pazienti (70,37%)stenosi bulbari e 4 pazienti (14,81%) stenosi membranosa. Lunghezza media della stenosi: 1,65cm.
RISULTATI: La tecnica è stata considerata di successo in più dell’80% dopo una mediana di 42 mesi. La percentuale di pazienti liberi da recidiva è stata del 91,4% (1 anno), 82,1% (mediana 3,5 anni). Il Qmax post-operatorio è aumentato da un valore medio di 7,4 ml/s (range 5-11 ml/s) a 23 ml/s (range 5-42 ml/s) al primo mese è di 21,16 ml/s a 5 anni dopo l’intervento. Il punteggio medio dell’IPSS-QoL preoperatorio è stato 5,86, mentre nel periodo post-operatorio era 3,4 in 5 anni di follow-up (mediana 3,5). L’ecografia del corpo spongioso non ha registrato cambiamenti significativi nel periodo pre e post-operatorio. Stenosi maggiori di 2 cm hanno tassi di successo più bassi rispetto a stenosi più brevi.
CONCLUSIONI: l’uretroplastica con innesto dorsale di mucosa buccale è considerato il metodo di scelta nel trattamento della stenosi uretrale. secondo il nostro studio, c’è una bassa percentuale di fallimento in una media di 3,5 mesi dopo la procedura. La lunghezza della stenosi sembra essere il principale fattore predittivo negativo
Smoking, diabetes, blood hypertension: possible etiologic role for Peyronie’s disease? Analysis in 279 patients with a control group in Sicily
Objective: To assess the proportion of patients with Peyronie’s Disease (PD) and the possible association with its potential risk factors in the general population of the central and western Sicily in our weekly andrological outpatient clinic. Materials and methods: We recruited a sample of 279 consecutive patients consulting our andrological outpatient clinic. Two arms were created: the first one composed by PD patients (men with symptoms suggestive for PD), the second one composed by patients with other andrological diseases (control arm). For each patient we evaluated the age, cigarette smoking, diabetes, blood hypertension and erectile function. In the PD arm we administered validated questionnaires to determine the erectile function status by the International Index of Erectile Function 5 (IIEF-5) and the pain status during erection by the Visual Analogue Scale (VAS). A univariate analysis was conducted using R software. Results: We enrolled 279 consecutive patients. The number of PD patients was 97 (34,7%). The univariate analysis showed a correlation between PD and cigarette smoking (p = 0.0242), blood hypertension (p < 0.001), erectile dysfunction (p < 0.001). No significant association was observed between diabetes and PD (p = 0.358). The median age of PD arm was 60 years and the median age of the control arm was 63,5 years; therefore the median age of PD arm resulted lower than the median age of the control arm (p = 0,031). Conclusions: Peyronie’s disease is more common than we might think; furthermore it can be diagnosed among young patients. According to our results, cigarette smoking and blood hypertension may be considered statically significant risk factors for developing PD. On the contrary diabetes seems not to be a risk factor for PD. According to our results PD should be sought also in young patients. Further studies are necessary to confirm that removing the indicated risk factors may reduce the incidence of PD
Può la TECAR (Trattamento Energetico Capacitivo Resistivo) Terapia avere un effetto terapeutico sulla malattia di La Peyronie? Studio di fase 2, randomizzato, in singolo cieco, con gruppo di controllo sham su 96 pazienti: rapida riduzione del dolore.
Introduzione e obiettivo dello studio
Abbiamo condotto uno studio di fase 2 randomizzato in singolo cieco con gruppo di controllo sham per valutare gli effetti terapeutici della TECAR terapia su 96 pazienti affetti dalla malattia di La Peyronie (IPP).
Materiali e metodi
96 pazienti affetti da IPP randomizzati con rapporto 2:1 sono stati suddivisi in 2 grupp (trattamento vs sham) e sottoposti a 3 sedute di TECAR terapia in 3 giorni consecutivi. Prima del primo trattamento (V1) e ad 1 (FU1), 3 (FU3) e 9 (FU9) mesi dal termine del trattamento abbiamo valutato il dolore (spontaneo o in erezione) tramite VAS (Visual Analogue Scale), il grado di curvatura peniena misurando l'angolo spontaneo di curvatura peniena con un goniometro utilizzando l'autofotografia peniena e la capacità erettile (IIEF-5) dei componenti di entrambi i gruppi.
Risultati
L'analisi statistica è stata effettuatat con il Test T-Student. Una significatività statistica è stata assunta a un p ≤ 0,05. Tutti i dati sono stati analizzati con software statistico Social Science Statistics. In nessun soggetto di entrambi i gruppi si è ottenuta una riduzione della curvatura peniena statisticamente significativa. Già al termine della sessione di trattamento, poi a FU1, si è riscontrata una riduzione di almeno 2 punti VAS (p<0.01) del dolore in 37 (58%) dei pazienti del gruppo trattato. Nel gruppo sham, al contrario, la riduzione del dolore non ha mostrato alcuna validità scientifica (p0.23). Nel gruppo trattato rispetto al gruppo sham, abbiamo ottenuto un miglioramento del punteggio IIEF-5, seppur non statisticamente significativo (p 0.06). I dati ottenuti a FU1, sono sovrapponibili a quelli ottenuti a FU3 ed a FU9, in entrambi i gruppi. La compliance è stata elevata: tutti i pazienti hanno portato a termine il trattamento. Nessun paziente ha riportato eventi avversi.
Discussione Scopo primario del nostro studio era quello di trovare una terapia efficace e scevra da effetti avversi per l'IPP. La TECAR, metodica di facile esecuzione e bel tollerata dai pazienti, ha dato eccellenti risultati per il trattamento di patologie fibrotiche del tessuto connettivo. Abbiamo utilizzato lo stesso protocollo terapeutico utilizzati per la cura della malattia di Dupuytren. Dopo uno studio di fase 1 condotto al fine di valutare la sicurezza e la tollerabilità del trattamento, abbiamo avviato uno studio di fase 2 randomizzato a singolo cieco con gruppo sham per la valutazione dell'efficacia di trattamento. I risultati ottenuti hanno evidenziato un'efficacia solamente nella riduzione del dolore. Questo potrebbe essere l'inizio di un nuovo protocollo randomizzato TECAR vs antiinfiammatorio relativamente alla riduzione del dolore. Conclusioni
Questo è il primo studio randomizzato singolo cieco, con gruppo sham, che dimostra l'efficacia della TECAR nel ridurre rapidamente il dolore nell'IPP. La facilità di esecuzione e la tollerabilità del trattamento lo rendono un'attraente nuova opzione terapeutica per i pazienti affetti da IPP
Multiplicity and history have a detrimental effect on survival in patients with T1G3 bladder tumors selected for conservative treatment.
Purpose: In the absence of Tis tumor we assessed whether history and multiplicity have a detrimental effect on conservative
treatment in carefully selected patients with T1G3 bladder carcinoma.
Materials and Methods: Between January 1976 and December 1999, 165 select patients with T1G3 bladder tumors were
conservatively treated with transurethral resection plus adjuvant intravesical therapy. Patients with concomitant or
previous Tis, previous T1G3, tumor size greater than 3 cm and more than 3 lesions were excluded from analysis. Repeat
transurethral resection was not routinely performed. However, cytology had to be negative for atypia before the start of
adjuvant intravesical therapy.
Results: Recurrence-free survival at 1, 3 and 5 years was 71.8%, 55.6% and 45%, respectively. Of the cases 14 (8.4%)
progressed with a median progression-free survival of 149 months. A total of 23 patients (14%) died. The 5-year recurrencefree
survival rate was 52%, 34% and 15% in cases of single and/or primary, multiple and recurrent tumors, respectively.
Median overall survival was 144 months. The 5-year disease-free overall survival rate was 85%, 83%, 79% and 69% in cases
of primary, single, multiple and recurrent tumors, respectively. An intact bladder was maintained in 137 patients (83%) with
a mean disease-free overall survival of 102.7 months. Patients with recurrent and/or multiple T1G3 tumors showed worse
survival (p 0.0021 and 0.0142, respectively).
Conclusions: History and multiplicity are relevant predictors of survival even in highly selected patients with TIG3 bladder
tumors that are conservatively treated.
Key Words: carcinoma, transitional cell; survival; chemotherapy, adjuvant; neoplasms, multiple primary; recurrenc