12 research outputs found

    Applicazioni e limiti delle indagini geofisiche in aree in frana

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    Si è valutata la possibilità di applicazione del metodo di prospezione gravimetrica per lo studio di corpi di frana caratterizzati da forte irregolarità delle superfici di scorrimento, da basso contrasto di densità rispetto alle rocce in posto e da superfici topografiche accidentate. Il rilievo gravimetrico è stato eseguito nell'area in frana situata ad ovest dell'abitato di Bisaccia (AV), distante 30 km dalla zona epicentrale del terremoto del 23.11.80, caratterizzata da colate,cedimenti e scoscendimenti in Argille varicolori. Utilizzando una procedura computerizzata, si sono costruiti modelli teorici, basati su informazioni geologiche e geofisiche, i cui effetti gravimetrici sono stati confrontati con i dati sperimentali. Il procedimento è stato iterato, modificando geometria e densità dei modelli, fino al raggiungimento di un accordo soddisfacente. Si è trovato che il contrasto di densità tra materiale in frana e roccia in posto è di circa -0.4 g/cm3 per la colata e di -0.2 g/cm3 per la frana complessa; quest'ultima è costituita da corpi franosi diversi che nell'insieme formano un corpo eterogeneo; il corpo di frana, costituito da due rami principali, presenta una zona di massimo speccore (circa 40 m) nella zona di confluenza. Tenute presenti anche precedenti indagini si è visto che i limiti di applicazione della prospezione gravimetrica non sono dovuti alla sensibilità del metodo ma sono riconducibili alla disponibilità di indicazioni affidabili da utilizzare in fase di interpretazione quantitativa

    Site effects of the 2002 Molise earthquake, Italy: analysis of strong motion, ambient noise, and synthetic data from 2D modelling in San Giuliano di Puglia

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    On October 31st and November 1st 2002 the Basso Molise area (Southern Italy) was stuck by two moderate magnitude earthquakes (Mw = 5.7 and 5.5). The epicentral area showed a high level of damage, attributable both to the high vulnerability of existing buildings and to the site effects caused geological and geomorphological setting. The town of San Giuliano di Puglia show a very peculiar departure from the local intensity pattern: it reached an intensity two degrees higher than neighbouring towns and also within the same S. Giuliano town the damage varied notably. The site response was initially evaluated by H/V ratios performed on microtremors, while a limited number of strong motion recordings from the most severe aftershocks was also available. Both data sets indicate the simultaneous presence of two amplification effects: one around 6 Hz (that previous studied attributed to the strong, shallow impedance contrast among landfill/clay and calcarenites), and another at 2 Hz related to the first S-wave arrivals and predominant on only one receiver component. A further study performed on weak-motion recordings showed also strong vertical amplification, thus indicating underestimation by HVSR technique. This set of phenomena has been investigated with a 2-D model, whose principal novelty is the geometry of the simulated geological structure consisting of a positive flower structure generated during the late orogenic transpressive regime. The numerical model allows to reproduce the location of occurrence, the amplitude and (partly) the frequency of the observed amplifications
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