7,888 research outputs found

    Chacterization of CU tube filled with Al alloy foam by means of X-ray computer tomography

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    Copper tubes filled with aluminium foams were prepared by directly foaming metal powder compacts inside them. Compressive behaviour and foam-shell interface, that characterizes mechanical properties of reinforced tubes, were investigated by means of variable focus X-ray computer tomography. Compression tests were performed on empty and filled samples at increasing deformation steps: at each stage the samples were observed by tomography. A geometric evaluation of porosity on 2D sections was performed by calculating, for each pore, its area, equivalent diameter and circularity

    Regional Yield Insurance for Arable Crops in EU-27

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    Replaced with revised version of paper 11/18/08.Area yield insurance, index insurance, yield risk, Agricultural Finance, Risk and Uncertainty,

    Mapping climatic risks in the EU agriculture

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    Replaced with revised version of paper 11/18/08.Agrometeorological models, climatic risk, European Union, Vegetation indices, Environmental Economics and Policy, Risk and Uncertainty,

    Agricultural risk management in Europe

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    Replaced with revised version of paper 11/18/08Risk management policy, agricultural insurance, calamity funds, ad-hoc aids, natural disaster, Production Economics, Risk and Uncertainty,

    Oligodendroglioma cells lack glutamine synthetase and are auxotrophic for glutamine, but do not depend on glutamine anaplerosis for growth

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    In cells derived from several types of cancer, a transcriptional program drives high consumption of glutamine (Gln), which is used for anaplerosis, leading to a metabolic addiction for the amino acid. Low or absent expression of Glutamine Synthetase (GS), the only enzyme that catalyzes de novo Gln synthesis, has been considered a marker of Gln-addicted cancers. In this study, two human cell lines derived from brain tumors with oligodendroglioma features, HOG and Hs683, have been shown to be GS-negative. Viability of both lines depends from extracellular Gln with EC of 0.175 ± 0.056 mM (Hs683) and 0.086 ± 0.043 mM (HOG), thus suggesting that small amounts of extracellular Gln are sufficient for OD cell growth. Gln starvation does not significantly affect the cell content of anaplerotic substrates, which, consistently, are not able to rescue cell growth, but causes hindrance of the Wnt/β-catenin pathway and protein synthesis attenuation, which is mitigated by transient GS expression. Gln transport inhibitors cause partial depletion of intracellular Gln and cell growth inhibition, but do not lower cell viability. Therefore, GS-negative human oligodendroglioma cells are Gln-auxotrophic but do not use the amino acid for anaplerosis and, hence, are not Gln addicted, exhibiting only limited Gln requirements for survival and growth

    Priming Effects on Commitment to Help and on Real Helping Behavior

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    Years of research on bystander apathy have demonstrated that the physical presence of others can reduce the tendency to help individuals needing assistance. Recent research on the implicit bystander effect has suggested that simply imagining the presence of others can lead to less helping behavior on a subsequent unrelated task. The present study was designed to contribute to previous findings on the implicit bystander effect by demonstrating these effects on commitment to help and on real helping behavior, rather than simply on intentions to help. Studies 1a and 1b demonstrate that merely priming participants with the construct of being in a group at Time 1 created significantly less commitment to future helping on a subsequent task at Time 2. Study 2 aimed to extend this effect to behavioral measures and verified that participants exposed to a group prime helped less than those who were exposed to a single-person prime. The implications of these findings for the literature on the bystander effect are discussed

    Un modello 1D-2D di acque basse per il calcolo della propagazione di piene naturali

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    Le equazioni 2D del Saint-Venant (SV), o delle acque basse (shallow water), si utilizzano ampiamente per le simulazioni idrodinamiche in fiumi, laghi, zone di estuari e zone golenali. Come ampiamente descritto in letteratura, in base ai termini che si trascurano nell'equazione del momento, si possono distinguere modelli completi, cinematici, diffusivi e a zero inerzia convettiva. Escludendo eventi estremi di shock, nella normalità dei casi relativi a fenomeni di inondazione, si possono trascurare i termini inerziali nell'equazione del momento, ottenendo il modello diffusivo. La scelta del modello da utilizzare dipende anche dalla disponibilità e dall'accuratezza dei dati di input (Smith et al., 2004), nonché dall'accuratezza richiesta ai risultati dal problema gestionale che motiva l'uso del modello. I dati di input sono per esempio la topografia, le proprietà idrauliche dei tratti di fiume e delle zone golenali, la conoscenza degli idrogrammi di ingresso. La soluzione del modello completo è molto sensibile all'errore commesso nella stima delle quote topografiche (Aricò et al., 2011), mentre il modello cinematico non è in grado di simulare processi di backwater. Nel presente lavoro si propone un modello diffusivo che è particolarmente adatto alla simulazione degli eventi di piena, quando il dominio di calcolo è costituito dalla parte centrale del canale, in cui si realizza una propagazione di tipo sostanzialmente monodimensionale, nonché dalle fasce laterali, dove la corrente può divagare secondo uno schema tipicamente bidimensionale. Il modello proposto è di tipo predizione-correzione e garantisce la conservazione della massa, sia localmente che globalmente. Le equazioni di governo sono risolte su mesh miste, composte da domini 2D, discretizzati con elementi triangolari, e da domini 1D discretizzati da elementi quadrilateri. Nei domini 1D si assume una quota piezometrica costante nella direzione normale al flusso, nonché la relazione fra il gradiente piezometrico e la portata data dalla legge di resistenza propria delle sezioni di forma complessa. I flussi scambiati lateralmente con il dominio 2D sono calcolati invece in base alla discretizzazione spaziale degli elementi triangolari. Ciò consente di calcolare il flusso principale, nella direzione dell'alveo, tenendo conto mediante la legge di resistenza anche degli sforzi turbolenti causati dai vortici con asse verticale all'interno dell'alveo, sforzi che altrimenti verrebbero trascurati anche applicando un tradizionale modello completo 2D di acque basse. Utilizzando la schematizzazione suddetta è altresì possibile evitare un drastico aumento della densità della mesh all'interno dell'alveo, altrimenti necessario per una corretta rappresentazione del fondo. Un ulteriore vantaggio dell'approccio diffusivo consiste nel fatto che l'onere computazionale risulta poco più che proporzionale al numero di elementi di calcolo e non vi è per la stabilità delle soluzione alcuna restrizione del passo temporale, in base al massimo numero di Courant calcolato nel dominio di calcolo. L'approccio diffusivo consente infine di trattare facilmente le discontinuità esistenti lungo gli elementi 1D a causa di briglie o salti, ovvero a causa di pareti laterali sub-verticali. Il sistema di equazioni di governo alle derivate parziali si risolve ad ogni livello temporale frazionandolo in un sistema di predizione ed uno di correzione. Si dimostra che il sistema di predizione ha le caratteristiche funzionali di un problema puramente convettivo, mentre quello di correzione ha le caratteristiche funzionali di un problema puramente diffusivo. L'input del modello è costituito, per il dominio 1D, dalla geometria delle sezioni trasversali degli elementi 1D, assegnate mediante serie di punti quotati, nonché dalle linee di livello e/o da singoli punti quotati per quanto concerne il dominio 2D. Il software denominato NETGEN (Schöberl, 1997), genera quindi una o più mesh triangolari, separate dai canali del dominio 1D. Questi vengono eventualmente frazionati in più elementi di lunghezza inferiore, mediante l'inserimento di nodi che sono condivisi sia dai lati dei triangoli adiacenti che dai lati degli elementi quadrilateri. Nel modello proposto, le celle di calcolo sono in numero pari al numero dei nodi computazionali. Per i nodi che si trovano nel dominio 2D la cella di calcolo coincide con il poligono di Voronoi definito intorno al nodo, per i nodi che appartengono sia al dominio 2D che ai canali 1D, la cella di calcolo è data dall'unione dei poligoni di Voronoi relativi ai triangoli che condividono i due nodi sul lato generico del canale ortogonale alla direzione dell'alveo, più la metà della superficie di ognuno dei due elementi quadrilateri che condividono lo stesso lato. Il problema di predizione si risolve mediante una tecnica ad avanzamento spaziale e temporale (MAST), dove i flussi sono calcolati seguendo un approccio di tipo Euleriano e dove le celle di calcolo sono risolte secondo un particolare ordine, che garantisce la conoscenza dei flussi entranti in ogni cella immediatamente successiva a quelle già risolte. Nel problema diffusivo i flussi sono calcolati risolvendo un sistema lineare con M-matrice, sparsa, simmetrica e definita positiva. La dimensione del sistema è pari al numero delle celle di calcolo. La formulazione proposta è in grado di gestire processi wetting/drying senza richiedere alcun trattamento specifico. L'applicazione della suddetta procedura MAST è stata proposta in passato, coerentemente con l'approssimazione diffusiva, ignorando la presenza dei risalti idraulici. Nel presente lavoro la presenza dei risalti, e la conseguente dissipazione di energia, viene invece ricostruita ipotizzando un movimento lento del risalto, ed individuandone la posizione all'interno di tre sezioni. La prima sezione deve corrispondere ad una corrente veloce, la terza ad una corrente lenta. Il risalto viene localizzato tra la prima e la seconda sezione se la spinta totale della seconda è minore della terza, fra la seconda e la terza viceversa. Nel problema di predizione la sezione iniziale del risalto viene trattata come una sezione di valle con condizione al contorno di diffusione nulla. Nel problema di correzione si trascura invece la diffusione nel canale compreso fra le due sezioni precedente e seguente il risalto

    Optimization and characterization of tungsten thick coatings on copper based ally substrates

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    Tungsten is a promising armour material for plasma facing components of nuclear fusion reactors because of its low sputter rate and favourable thermo-mechanical properties. Among all the techniques able to realise W armours, plasma spray looks particularly attractive owing to its simplicity and low cost. The present work concerns the optimisation of spraying parameters aimed at 4–5 mm thickWcoating on copper–chromium–zirconium (Cu,Cr,Zr) alloy substrates. Characterisation of coatings was performed in order to assess microstructure, impurity content, density, tensile strength, adhesion strength, thermal conductivity and thermal expansion coefficient. The work performed has demonstrated the feasibility of thick W coatings on flat and curved geometries. These coatings appear as a reliable armour for medium heat flux plasma facing component
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