7 research outputs found

    Esperienze formative nella prospettiva del Lifelong Learning: i progetti Car.Sek, Edueat e Edujob

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    Il lavoro di ricerca si articola in tre capitoli che trattano tre progetti differenti svolti durante il percorso di dottorato Eureka, il cui filo conduttore \ue8 il tema del life long learning, inteso come formazione continua e diffusa finalizzata al miglioramento della qualit\ue0 della vita dell\u2019essere umano. Prendendo in considerazione tre target diversi, anziani, bambini e adulti, il percorso di ricerca affronta tre diversi progetti di formazione tesi al benessere della persona, sia quando questo \ue8 legato alla conduzione di stili di vita salutari sia alla gratificazione legata al contesto professionale. Il primo capitolo della tesi riguarda un progetto pilota in ambito domotico realizzato dall\u2019azienda in collaborazione con l\u2019Inrca (Istituto Nazionale Riposo e Cura per Anziani). La cornice teorica di riferimento \ue8 quella offerta dalla psicologia del ciclo di vita. Tale prospettiva infatti offre supporto ai temi base della ricerca quali il lifelong learning e l\u2019invecchiamento attivo. Le criticit\ue0 emerse dal lavoro sul progetto Car.Sek hanno generato riflessioni all\u2019interno del gruppo di ricerca inerenti il ruolo della formazione come strumento di cambiamento inteso come ristrutturazione del sistema di significati della persona, avviando la ricerca verso due prospettive investigative: la formazione a stili di vita salutari e la formazione professionale. L\u2019acquisizione di corretti stili di vita, specialmente nel campo alimentare, \ue8 influenzata dai comportamenti e abitudini appresi durante l\u2019et\ue0 infantile, da qui deriva la necessit\ue0 di interventi di educazione alimentare nei primi anni di vita, in una fase in cui la plasticit\ue0 cerebrale \ue8 pi\uf9 attiva. L\u2019educazione alimentare dei bambini inoltre diviene strumento e motivazione per il cambiamento degli stili di vita dell\u2019intero nucleo familiare. A questo scopo il secondo capitolo della tesi si concentra sullo sviluppo del progetto Edueat, un percorso di educazione alimentare per bambini e adulti, basato sull\u2019esplorazione sensoriale del cibo e l\u2019approccio ludico. Partendo dall\u2019elaborazione di un Manifesto per un\u2019educazione alimentare sana e consapevole nella famiglia e nella scuola, il progetto prevede la strutturazione di diversi strumenti allo scopo di coinvolgere tutti gli attori che mediano l\u2019approccio del bambino al cibo: famiglia, scuola, pubblici esercizi. Nel progetto vengono presentati i dati provenienti da focus group condotti con le famiglie e i risultati di esperienze laboratoriali sviluppate insieme a genitori e bambini. Alla luce degli ultimi studi sulla formazione degli adulti, nel terzo capitolo si progetta un nuovo modello formativo basato sulla valorizzazione del formando come protagonista attivo, favorendo un percorso di apprendimento caratterizzato dalla ricorsivit\ue0 tra teoria e pratica e dallo sviluppo di competenze di autoriflessione e autovalutazione. L\u2019idea alla base \ue8 che percorsi di formazione gestiti in autonomia dall\u2019adulto producano apprendimenti pi\uf9 duraturi e incisivi rispetto a interventi costruiti e imposti dall\u2019esterno

    Linee guida per una formazione degli adulti di qualit\ue0

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    Il tema della formazione oggi \ue8 terreno di incontro di molteplici paradigmi e metodologie. Sono diverse le chiavi di lettura e le definizioni disponibili, tanto da generare spaesamento. L\u2019elemento condiviso \ue8 il concetto di cambiamento, il cui legame \ue8 evidenziato dalla stessa etimologia della parola formare: dare forma. La formazione d\ue0 luogo, attraverso la strutturazione di percorsi di apprendimento, a una nuova configurazione nel formando, di solito di tipo mentale (Nicolini, 2015). La complessit\ue0 nella formazione degli adulti deriva dal lavorare con soggetti che hanno gi\ue0 un\u2019organizzazione mentale radicata e sperimentata attraverso l\u2019esperienza quotidiana. Il formatore si scontra con un modello di credenze, competenze ed esperienze gi\ue0 convalidato, che il soggetto fa fatica ad abbandonare in favore dell\u2019acquisizione dei nuovi contenuti, in quanto funzionante e funzionale, dal proprio punto di vista. Quasi mai, infatti, il percorso formativo avviene per la necessit\ue0 avvertita dal formando, quanto piuttosto per i bisogni di ammodernamento dei processi che partono dall\u2019organizzazione del lavoro. L'articolo propone linee guida per superare alcune di queste impasse

    Soft Skills Identification for Guidance and Job Placement. Presentation of the Project UNIMC (Macerata University) for Soft Skills

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    The issue of recognition, validation and certification of skills, especially those developed in non-formal and informal fields, is becoming a current topic for all educative institutions, including University. Soft skills is a psycho-sociological term relating to a cluster of personality traits, social abilities, communication, language, personal attitudes that characterize relationships with other people. Soft skills complement hard skills which are the occupational requirements of a job and many other activities. In Italy the legal framework on skills is leaded by the Legislative Decree n. 13/13. According to the Decree, University should assure the effective implementation of lifelong learning through guidance and counselling services. The University of Macerata (UNIMC) has been involved from a long time in the field of soft skills with many activities, formal as well as informal and non-formal. A system to recognize and validate them has been experienced in the last years. The objective of the paper is to describe the designed procedures aimed to the recognition and validation of soft skills such as observation, active listening, communication in small group and problem solving. Each skill was operationalized through the identification of specific indicators to recognize three level of expertise: basic, intermediate, advanced. Moreover several tasks were tested in order to identify a set of activities useful for the aim of a kind of formal recognition

    A proposito di cibo: linee guida per un'educazione alimentare di qualit\ue0

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    Nell'anno dell'Exp\uf2 molti sono i progetti e le proposte sul tema dell'alimentazione. L'articolo fornisce indicazioni per scegliere in modo informato e consapevole i percorsi che garantiscono un'educazione alimentare di qualit\ue

    SSIC - Soft Skills Identification and Certification

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    Creare procedure testate e condivise per la certificazione delle soft skill

    Soft skills identification for guidance and job placement

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    Recognition, validation and certification of skills, especially those developed in nonformal and informal fields, is becoming a current topic for all educative institutions. This paper represents a good practice at the University of Macerata (IT) in the field of soft skills assessment. The aim of the project named \u201cUnimc for Soft Skills\u201d was to give feedback about the soft skills they possess to students coming from the secondary school and participating in the experience of work-based learning at the University. A list of characteristics for each chosen soft skill was designed as well as reliable procedures for soft skills assessment

    A proposito di classi 2.0: analisi dei risultati di un'esperienza

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    The aim of the research was to understand the impact of using tablet in school environment, both on learning results and on indirect psycho-social variables such as motivation, self representation, group dynamics, and use of new technologies in extra-scholastic contexts. We monitored the above variables in two classes of 11 to 12 years old students. The experimental class was provided of tablets and the control class attended a traditional path. We planned two online data collections through questionnaires at the beginning, and at the end of the scholastic year. At the second survey, in comparison with the control class, the students of the experimental class showed a greater motivation to learn, a larger positive development in their self representations, a deeper and more complex dynamics of peer's interaction within the class, and a frequent use of new technologies in extra-scholastic contexts
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