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    Pricing the quality of differentiated services for media oriented real-time applications: a multi-attribute negotiation approach

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    The paper proposes a new algorithm for negotiating the price of quality of service in IP differentiated services networks. We focus on real-time media-oriented applications such as video conferencing, online gaming, broadcast TV and live events, streaming video, and audio on demand. The performance objectives of end-users are expressed as the end-to-end delay thresholds to be exceeded with a given maximum probability. The target of negotiation is a multi-attribute description of traffic profile and quality of service, rather than the simple raw-bandwidth attribute. The service class chosen for each traffic flow is the result of negotiation and depends on the user's and supplier's utility and quality functions and on their conceding versus selfish negotiation attitude. We model non-linear utility and quality functions in such a way to represent the user's and supplier's perception of quality of service parameters. This represents a fundamental contribution of this paper with respect to current approaches accounting for simple linear utility functions of the raw-bandwidth attribute. We analyze the utilization of network resources as well as the customer's and supplier's utility through simulation by comparing our algorithm with previous algorithms negotiating raw-bandwidth instead of end-to-end quality of service.clos

    Gli indicatori che influenzano la complessità assistenziale dei pazienti chirurgici. Il punto di vista degli infermieri

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    I determinanti della complessità dei pazienti (e della loro assistenza) sono uno dei pilastri dei sistemi di classificazione dei pazienti. Sono diversi i fattori che contribuiscono al giudizio di complessità: criticità, emergenza-urgenza, gravità, intensità dell’assistenza, dipendenza. La Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI sta sviluppando un modello per misurare la complessità per pianificare le risorse per l’assistenza. L’obiettivo del lavoro è di valutare la percezione degli infermieri della complessità dei pazienti chirurgici per avere dei dati bottom-up e validare il modello. Sono stati raccolti dati in 8 giornate indice, in due mesi, intervistando gli infermieri di 8 chirurgie del Friuli Venezia Giulia, chiedendo loro di classificare i pazienti in tre livelli di complessità (bassa, media ed alta) e elencare, in ordine di priorità, i criteri in base ai quali è stato definito il giudizio. Sono stati raccolti i principali dati demografici sugli infermieri e sul problema principale del paziente. I criteri sono stati classificati indipendentemente da tre infermieri e le discordanze discusse. Sono stati intervistati 64 infermieri e raccolti dati su 1287 pazienti: 729 pazienti (56.6%) sono stati classificati a bassa complessità; 393 (30.6%) a media complessità e 165 (12.8%) ad alta complessità. Il giudizio è influenzato dall’età del paziente (p<0.01) ma non dal sesso. I pazienti sono stati valutati più complessi se sottoposti ad interventi di chirurgia addominale, dei tessuti molli, gastrointestinale per cancro o vascolare. Sono stati descritti 1291 criteri (2.89 ±1.88 range 1-15 per paziente). I criteri più frequenti sono stati il livello di dipendenza nelle ADL, il bisogno di sorveglianza e monitoraggio, la presenza di presidi quali cvc, pompe, ed il tipo di malattia. Coincidono solo parzialmente con quelli previsti dal modello della Federazione. Il giudizio di complessità si basa più sui problemi clinici e sulla dipendenza del paziente che sulla sua capacità di adattarsi alla malattia e sulla sua partecipazione all’assistenza
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